martedì 30 settembre 2014

Gargano il gladiatore

"Togliti la maglia non sei degno di indossarla". "Vai via mercenario". "Torna all'Inter"...queste le frasi più gentili rivolte al Mota. Durante le amichevoli ad agosto Walter Gargano è stato umiliato e offeso ogni santo giorno. Duro com'è di carattere ha continuato a lavorare senza dare peso alle parole dei "tifosi". Di sicuro soffriva ma non ha mai ceduto. Il presidente più volte lo ha messo sul mercato, più volte Benitez ha detto di aspettare, voleva vedere con i propri occhi se poteva dare una mano alla causa del Napoli. Eccome che può dare una mano! 

Grande visione di Rafa Benitez. Paok Salonnico, Feralpisalò, P.S.G, Barcellona..piano piano Gargano si è conquistato il posto da titolare e quando non gioca, alla faccia dei suoi detrattori, si sente la sua mancanza. Ci sono ancora quelli che lo offendono? Penso che abbiano consumato un bel po' di limoni! Domenica a Reggio Emilia contro il Sassuolo ha mostrato la grinta e la voglia di vincere. Ha subito fallo, non è passato nemmeno un secondo e il colletto della maglia avversaria stava già stretto nella sue mani. Non c'è stata nessuna azione degli emiliani che non sia stata intercettata, rallentata o bloccata da Gargano. Aiutato da Lopez, hanno tenuto in piedi un reparto da soli. Chi di noi ha pensato per un solo minuto a Inler o Jorginho? Anzi quando è entrato il brasiliano/italiano è subito ammonito. I pensieri non proprio gentili li abbiamo rivolti a Benitez! Dopo la sconfitta contro il Chievo Verona, si vociferava da più parti che era stato lui a fare la voce grossa e riportare tutti all'ordine. 

Ci vanno i big sotto i riflettori. Si intervistano i vari Callejon, Higuain, Hamsik...lui sta sempre nell'ombra. Non lo vediamo quasi mai davanti ai microfoni. In campo invece, si fa notare sempre a differenza dei suoi più famosi compagni. Arrivati a questo punto, farebbe bene a parlare un po' con suo cognato, Hamsik, e cercare magari di tirarlo fuori da queste sabbie mobili in cui si è impantanato. Schema, condizione fisica o qualsiasi altra cosa, vorremmo riavere il vero Marechiaro. 
Francesco Ricciuto

domenica 28 settembre 2014

Pagelle Sassuolo - Napoli

Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Rimaniamo con i piedi per terra. Una squadra meglio organizzata, come successo nelle precedenti partite, ci avrebbe castigato. C'è tanto da lavorare sopratutto nel reparto difensivo, anche oggi ci sono stati svarioni in momenti dove i calciatori azzurri provavano a gestire la partita. Il problema è che ci mancava poco alla fine della gara, non so se avremmo avuto la forza di reagire. Voti:


Rafael 5 - Indeciso quando deve uscire. Quando lo fa crea danni. Sulla linea di porta non da sicurezza. Impreciso nei lanci, non ne becca uno dei compagni.



Albiol 5 - Inizio partita deciso. Concentrato, fa sentire i tacchetti a Zaza. Gli ultimi 15' perde due volte l'attaccante in area. Fortuna vuole che il suo compagno di reparto recupera e salva il risultato.



Britos 5 - Un voto di fiducia. Ha corso di più, si è proposto più volte in attacco, ma non è quello che deve fare. Nel finale capisce che non deve lasciare la propria area, pianta i piedi e bada al sodo. Ringraziando la scarsità degli attaccanti avversari.



Koulibaly 6,5 - Da solo mantiene l'intero reparto. Chiude, spazza il pallone in tribuna e fuori lo stadio. Non disdegna di venire avanti e lo fa con sicurezza. Salva i 3 punti recuperando uno svarione di Albiol. 



Gargano 7 -  Alla faccia di chi lo fischiava. Con tutti i suoi limiti dimostra ardore e grinta in campo. Non bada a prendere per il colletto l'avversario di turno. Chiude tutti gli spazi della sua zona, di la non si passa. Nel secondo tempo viene sostituito da Jorginho, voto 4,5. Si fa ammonire dopo solo due minuti, inconsistente la sua prova, incolore.



David Lopez 6,5 -  Si completa con Gargano. Ha fisicità e piedi gentili, usa a turno le due cose. Sbaglia pochi palloni e da copertura alla difesa e centrocampo.



Zuniga 6 -  Il voto è per la deviazione difensiva seppur fortuita del tiro andato a stamparsi sulla traversa. Per il resto rimane sempre l'oggetto del mistero.



Hamsik 4,5 - Non si diverte, non incide. A differenza di ciò che ha detto ieri a proposito dell'essere uniti, andate a vedere quando segna il Napoli lui dov'è, la sua espressione. Dal capitano ci si aspetta tutt'altro atteggiamento. Al suo posto De Guzman senza voto.



Callejon 6,5 - A pensare male si fa peccato, ma spesso si indovina. In tribuna c'erano emissari dell'Atletico Madrid...



Insigne 6,5 - Benitez fa bene ad utilizzarlo. Per il momento. Titolare in trasferta in modo da avere meno pressioni. Corre di più sulla fascia, non crea ancora superiorità numerica non rischiando mai l'uno contro uno, ma lo si vede anche in difesa ad aiutare. Buoni spunti nel cercare i compagni avanzati con passaggi che tagliavano il campo in due.



Higuain 7,5 - Un diavolo per tutto il primo tempo. Si carica la squadra sulle spalle e la trascina con forza in attacco. Da lui partono le azioni più pericolose..come rifinitore. Servono 11 Higuain in mezzo al campo. Non ha segnato, ma i 3 punti sono tutti suoi. Sostituito da Zapata, voto 5, non torna mai quando c'è bisogno di chiudere gli spazi, in attacco è flebile.



Benitez 6 - Di stima, non può dire che il Napoli deve lavorare ogni giorno...quando stesso lui dice che i calciatori hanno bisogno di riposo concedendogli quasi sempre due, tre giorni di risposo dopo le partite.



Francesco Ricciuto


Sassuolo - Napoli 0-1

Napoli: Rafael, Zuniga, Albiol, Koulibaly, Britos, Gargano, David Lopez, Insigne, Hamsik, Callejon, Higuain. Benitez mette in campo i quasi titolari, siedono in panchina Inler e Jorginho. Centrocampo tutto muscolare con Gargano e Lopez. In attacco fiducia ad Insigne, chiaro l'utilizzo del napoletano lontano dal San Paolo. In attacco si aspetta il gol del Pipita, da un po' di tempo a secco. C'è da sperare che in difesa Britos e Albiol non commettano i soliti errori. 

Prima nota positiva: la maglia azzurra! Basta con il mercato dello sponsor. Pronti via: il Napoli mette in chiaro subito che il gioco fisico la farà da padrona. Al terzo minuto contropiede del Napoli, Higuain punta dritto alla porta, tre contro due, allarga a Callejon che invece di tirare mette al centro per Hamsik. Tiro debole in mano al portiere del Sassuolo. Higuain scatenato, è dappertutto, ruba palla, propone per i compagni, solo la fretta non gli permette di arrivare al gol. Il Napoli ha voglia di fare bene, gli azzurri pressano, corrono...ricordiamoci che è sempre il Sassuolo la squadra avversaria. Eusebio Di Francesco intuisce che il Napoli vuole chiudere  la partita ed ordina ai suoi di rintanarsi in area. Non ha fatto i conti con Higuain. Un diavolo, gioca fuori dall'area per dare spazio ai compagni. Al 27° minuto l'argentino mette Callejon in condizione di gonfiare la rete. Cross che taglia tutta l'area e arriva allo spagnolo: gol! Vantaggio meritato per concentrazione di gioco e voglia di fare, componenti che nelle ultime uscite azzurre erano state inesistenti. Il Sassuolo non riesce a rendersi pericoloso, Zaza non allunga la sua squadra, troppo solo davanti. Sembrava strano che per 42 minuti di gioco la dietro, nel cuore della nostra difesa, non succedesse nulla. Solito svarione di Albiol nei pressi dell'area, Zaza può puntare dritto Rafael, Koulibaly salva in exstremis. Disattenzioni che possono costare caro. Finisce il primo tempo, il Napoli visto fino a questo momento è andato meglio, molto meglio delle ultime partite. Gargano e Lopez danno sicurezza a centrocampo. La differenza la sta facendo Higuain, non ha segnato, ha fatto segnare ed è l'anima della squadra

Inizia il secondo tempo, il Sassuolo scende in campo un tantino nervoso. Chiede falli inesistenti in area o nei pressi della stessa. Non ha la forza giusta per superare i difensori napoletani. Il Napoli è concentrato, non cade in questi tranelli anzi ci va a nozze con Gargano capo banda. Al 15° Benitez effettua il primo cambio: De Guzman per un sempre più spento Hamsik (deve ritrovarsi e sopratutto deve ritrovare la voglia di giocare). Lorenzo Insigne inizia ad essere una spina nel fianco degli emiliani, non salta l'uomo come vorrebbe Benitez e noi tifosi, ma cerca sempre il compagno con passaggi di prima. Seconda sostituzione: Zapata per Higuain, l'argentino non sembra contento ma in silenzio accetta. Con questo cambio il Sassuolo inizia a spostare il suo baricentro più avanti. L'opera si completa con il cambio Gargano-Jorginho. Gli azzurri da questo momento in poi perdono sicurezza, come una perfetta provinciale si chiude in difesa ed inizia a soffrire. Jorginho si fa ammonire dopo 2 minuti dalla sua entrata. Zapata non torna dietro a dare una mano come faceva il Pipita. Negli ultimi minuti riaffiorano un pò le incertezze difensive, Rafael non esce manco a pagarlo. Non da sicurezza anzi mette fin troppa ansia ai compagni di reparto. Albiol un paio di volte si lascia superare con facilità da Zaza e Sansone. Vuoi per la mediocrità del Sassuolo, vuoi perchè la dea bendata (visto che giocava solo il Napoli), si è girata dalla nostra parte, riusciamo a mantenere il risultato in nostro favore. Finisce la partita, seconda vittoria esterna in campionato, 7 punti in classifica, forza e coraggio che il campionato è lungo.
Francesco Ricciuto

giovedì 25 settembre 2014

Sin Prisa Sin Pausa..Benitez sei sicuro?

Sin prisa sin pausa, caro Benitez mi sa che devi cambiare il tuo motto in: "dammece na mossa".
Guardando la partita del Napoli, almeno a me è capitato così, vedevo lo schermo, vedevo due squadre in campo: una con la maglia blu e l'altra con la maglia bianca. Uno stadio dove c'erano pochi intimi, striscioni delle curve capovolti. Fissavo lo schermo e stavo in silenzio, senza nessuna emozione, senza nessuna paura di perdere o emozione di vincere. In poche parole non me fregava nulla di quei 22 giocatori che rincorrevano un pallone senza nessun criterio..non era il mio Napoli. Non era la mia squadra che pure se perde ti da Emozioni. Ed è un segnale brutto, brutto assai. 

Sarebbe potuta finire lo stesso 3-3. Ne saremmo stati contenti uguale,  se gli azzurri avessero disputato un  partitone. O, al contrario, se fosse stato il Palermo a farlo. Invece nulla. Voglio bene a Benitez, vogliamo bene a Benitez perche è una persona buona ed intelligente. Dico sempre che non è spagnolo, ma napoletano-spagnolo. Amiamo ancora Reja, nostante  l'ultimo periodo dove non vedevamo l'ora che se ne andasse così per Mazzarri. Ieri, ancora una volta, ho visto scelte che non rispecchiano l'allenatore. Scusate ma il gol di Belotti, un marcantonio di un metro e ottanta, la marcatura, la poteva mai fare Gargano? Perchè c'era lui e non un altro? Se doveva starci un altro difensore...dove stava? Il gol del 3-3? Manco alla play station riescono queste giocate. Rabona e tunnel ai danni di un difensore napoletano, palla all'ala siciliana, cross a centro arriva l'attacante palermitano e mette in rete. Primo difensore utile napoletano: dietro di 2 metri. Ma che gioco è? Di che parliamo? Ascolti le interviste a fine partita e senti Inler "il rapporto con il mister ed i compagni è buono". Ascolti Bigon "non c'è nessuna spaccatura interna allo spogliatoio". Senti Benitez "non ho bisogno di sentire il presidente ogni minuto siamo una buona squadra". Scusatemi, com'è che abbiamo 4 punti e collezioniamo solo figuracce? 

Higuain non schierato nei titolari perchè affaticato. Poi lo butti in mezzo al campo, se ha problemi li ha dal primo minuto all'ultimo minuto di gioco. Che manfrina è? Tutti gli addetti ai lavori dicono, e scrivono, che non bisogna attaccare la squadra ed il mister. Penso l'esatto contrario. Muoverci adesso per non ritrovarci con un anno fallimentare. Perchè dire che questa squadra non ha problemi ed è buona è l'ennesima pigliata per i fondelli e scusate se scrivo fondelli, ci vorrebbe un altro aggettivo. Abbiamo giocato e giocheremo, le prossime partite, contro squadre che nel campionato avranno l'unico obiettivo di salvarsi. Ne abbiamo perse due, una pareggiata e l'altra vinta non sappiamo nemmeno noi come...meno 8 dalle due in testa e 10 posto in classifica. A chi dobbiamo aspettare? Quanta pazienza possiamo avere vedendo questo schifo? Ma quando mai al San Paolo ci stati solo 15.000 spettatori? E per di più annoiati e incazzati nel vedere dal vivo questo schifo? Lo riscrivo: il Napoli ha 11 titolari di una certa caratura e devono schiattare fino a gennaio! Chi sta in panchina può restarci seduto comodamente. Dato sconfortante, ulteriormente, ieri Mertens è entrato in questo vortice di non gioco. Se i big iniziano a non giocare la vedo dura, molto dura recuperare. In città, Napoli, ci sono cartelloni pubblicitari che dicono " We need you" riferito a noi tifosi...siamo sicuri che è per noi? Non è meglio mettere noi tifosi sui cartelloni e chiedere ai giocatori "we need you"? Noi napoletani accettiamo tutto, vittorie, sconfitte, razzismo, ma non chiedeteci di diventare TRISTI!
Francesco Ricciuto

lunedì 22 settembre 2014

State umiliando la maglia azzurra

Tutti colpevoli, nessuno escluso. Partendo da De Laurentiis (padre e figlio), scendendo a Bigon, passando per Benitez e finendo con la squadra. In questo Napoli non si salva nessuno. L'indegno spettacolo al quale abbiamo assistito ieri ad Udine deve far riflettere tutti. Mi rifiuto di vedere ancora una squadra che scende in campo giusto perchè non può tirarsi indietro. Calciatori senza anima. Senza gioco. Senza agonismo. Poche idee ma ben confuse. Uno snervante 61% di possesso palla inconcludente. Fatta eccezione per quel tentativo di Gargano finito sul palo. Tutto il resto un inutile possesso palla a centrocampo che non si è mai trasformato in azioni da gol. Mai. Al contrario, solito cross al centro dell'area di rigore, in mezzo ai due centrali del Napoli, ed ancora un altro gol che è costato i tre punti. Unica variante dei gol presi dalla squadra di Benitez è la provenienza dei cross. Talvolta direttamente da calci d'angolo. Altre dopo ripartenze in velocità. Ieri è stata la volta del calcio di punizione (da 30 metri). Classica traiettoria morbida di Di Natale al centro dell'area di rigore, tutt'altro che irresistibile, ENNESIMO colpo di testa sbilenco di Koulibaly che ha servito Danilo appostato sul secondo palo. Scivolata e palla che è finita alle spalle di un pietrificato Rafael. Era il minuto 71. Oltre 20' durante i quali il Napoli avrebbe potuto almeno tentare la reazione ed invece cosa è successo? Ancora avanti con questo possesso palla INUTILE senza tirare in porta. Giustamente l'Udinese si è rintanata ancora di più a ridosso della propria area ed ha aspettato il triplice fischio. 

Ora ne abbiamo abbastanza. Di tutti. Anche di Benitez che ho sempre difeso e continuo a pensare che abbia subito qualche torto. Però è arrivato il momento di mettere le carte in tavola e piantarla con questa pagliacciata. Allora...se c'è un problema con il Presidente è giunto il momento che l'allenatore spagnolo lo ammetta. Quella che ha schierato ieri è una squadra che avrebbe perso anche in serie C. Con tutto il rispetto per la categoria. Per di più in un momento in cui il Napoli ha bisogno di trovare la vittoria con costanza per tirarsi fuori dalla crisi, non si può giocare con un terzino adibito a trequartista (Zuniga), un oggetto misterioso alle spalle di Higuain (Michu) che invece di aiutarlo lo ha costretto a tornare a centrocampo a prendersi il pallone, e per completare l'opera un Insigne alla ricerca della posizione perduta. Ma fosse stato solo questo. Ieri ha esordito anche la coppia di mediani: David Lopez-Gargano. Abbiamo potuto ammirare di nuovo Britos terzino sinistro. Un capolavoro di formazione. Non c'è che dire. Così avremmo perso anche con il Napoli Primavera. 

Cosa si voleva dimostrare mio caro Benitez?! Che quando c'è bisogno di fare turnover questa è la formazione che si trova costretto a mettere in campo? Comprendo lo sdegno e magari la delusione per aver presentato una lista al Presidente con nomi ben diversi, ma allora parla!!! Adesso stai perdendo anche la stima e la fiducia di chi ti ha sempre sostenuto. Non cerchiamo di difendere "l'azienda" a tutti i costi in quanto dipendente della stessa. Così facendo si distrugge l'ambiente e lo spogliatoio. Ci credo bene che Higuain a fine partita era un "tantino" nervoso. Avrei voluto farvi vedere noi tifosi come ci sentivamo. Avremmo voluto incontrare il Presidente, poi suo figlio che non ha mancato l'occasione di tornare a tirare pugni alle vetrate degli spogliatoi, poi l'allenatore ed infine tutti quelli che al Friuli hanno indossato la maglia azzurra. Perchè, senza retorica, ieri nessuno è stato degno di indossarla quella maglia. Titolari (o pseudo tali), riserve, allenatore, dirigenti tutti...la maglia azzurra ieri è stata mortificata. Ed è colpa vostra! Di tutti voi! Se non siete capaci di riparare la "giostra" che si è rotta, fatevi da parte che altre ditte più capaci di voi si trovano! 

di Giuliano Bara

domenica 21 settembre 2014

Tutto apposto..e niente in ordine!

Allora: la calma è la virtù dei forti. Vedere i lati positivi, la pazienza è l'essenza della vita...io in questo momento sono l'esatto contrario di queste dicerie o chiamatele come volete. 28 punti persi l'anno scorso con le medio-piccole (cioè a questo punto quelle squadre come noi). Su 9 punti a disposizione in queste prime tre partite ne abbiamo presi 3 con una "botta di culo". Non si può dire botta di culo? Giusto con un pizzico di fortuna. La sostanza non cambia. Contro tre squadre che lotteranno per la medio bassa classifica, sommati ai 28 dell'anno scorso stiamo a 34. Facendo un rapido calcolo, se Benitez rimanesse sulla panchina del Napoli fino al 2050, forse potremmo vincere lo scudetto. Ma ho paura. Semplicemente avendo io 45 anni adesso, nel 2050 ne avrò 81 anni e se arriverà questa gioia, lo scudetto, dalla contentezza potrei lasciare questa valle di lacrime per qualche malore. Quindi verimm c'amma fà! 

Non scrivo pagelle, approfondimenti...scrivo come sempre quello che vedo e che sento. Partiamo da Benitez che nell'intervista a Sky dice" tutto sotto controllo". Cosa? Quando? Di che parla? Stai giocando contro l'Udinese, squadra che ha paura della sua ombra. Rintanata nella sua area, intenta a portare a casa un pareggio o non prendere un'imbarcata clamorosa. Abbiamo fatto un tiro solo, uno di numero, con Gargano che ha preso il palo. Poi? Chi di voi ha visto altro? Ma il problema non è questo. Fai il turnover  perchè mercoledì prossimo giocherai contro il Palermo, giovedì scorso hai giocato contro il Praga (mediocri al 100%), ed hai paura che i tuoi giocatori non ce la facciano in questo tour de force? Ma poi quale allenatore toglie cinque elementi cardini dagli undici titolari? Stanno cercando una forma e assimilando il gioco, tu che fai? Hamsik, Inler, Callejon, Mertens, Jorginho li tieni in panchina? Ma dove hai visto mai fare queste cose Benitez? Ma fai riposare due il primo tempo e tre li fai giocare o viceversa, ma non puoi snaturare una squadra che ha solo undici giocatori titolari: Mertens ancora fuori ed il sempre più inutile Insigne in campo. Prima che qualcuno mi risponda che al napoletano lo critico sempre, queste sono le sue statistiche: 14 palloni toccati, 3 persi, 3 ricevuti a centrocampo e passati a Rafael. Un calcio d'angolo buttato direttamente fuori, 4 cross lanciati 10 metri più avanti dei suoi compagni e 3 palloni persi in contrasti. Vorrei sapere chi è il santo in paradiso che dice a Benitez di far giocare questo mediocre elemento. Il gol? Avete visto da che parte è arrivato? Dal lato di Britos fermo con il compagno di merende Maggio, cercavano il fuorigioco...Henrique? che ha fatto bene dove stava? 

Ve lo giuro non so che pensare. Posso passare sopra che è un momento critico, ma diciamo la verità: stasera l'Udinese tornava nel suo anonimato se non ci pensava il Napoli a "resuscitarlo". Passano i minuti, stiamo al 25° del secondo tempo, passaggi e passaggetti e non si va mai in porta. A chi aspetti per cambiare subito? Perchè nell'intervallo non mandi a scaldare gli uomini della panchina, cosi dopo 10 minuti sono pronti per entrare invece di aspettare mezz'ora? Non ho paura di scriverlo, Benitez non vuole stare a Napoli, da Signore che è andasse via. Non è fatto per il nostro calcio, cinico e spietato, dove la cattiveria sportiva si deve allenare ogni giorno. Sarò contentissimo se succedesse il contrario, che rimanesse, sarei felice come una Pasqua, ma vedo tante cose che non vanno. Tante facce buie, tanti casini post partita, come stasera a Udine nello spogliatoio. Quelli di Sky hanno detto che Pipita Higuain era una furia, io non ho visto, ma da ex atleta posso immaginare. Non meritiamo questo, pure se non vinceremo lo scudetto, non vogliamo essere presi in giro da chi amiamo. Anzi da chi indossa la nostra maglia. Vogliamo rispetto.
Francesco Ricciuto

venerdì 19 settembre 2014

Standing Ovation per Mertens ed Higuain

Giochiamo ancora un solo tempo. E questo è decisamente un problema. Risolvibile ma un problema. Anche nella sfida di Europa League di ieri, contro un modesto Sparta Praga, siamo riusciti comunque a trovarci in difficoltà. Oltre che sui calci piazzati, uno dei quali tramutatosi in gol, anche in semplici ripartenze. Albiol è fuori forma. Posso spiegarmi solo così le sue prestazioni opache. E' un difensore assai migliore di quello che stiamo vedendo in questo inizio di stagione. Troppi errori. Anche banali, di lettura delle traiettorie. Spesso e volentieri si fa scavalcare dagli avversari lasciandogli campo aperto. Koulibaly è capace di impressionare sia in positivo che in negativo. Effettua dei recuperi, delle chiusure, diagonali che vedendo la sua stazza non ci si aspetterebbe mai. Ed invece le fa in maniera impeccabile. Poi però arrivano degli improvvisi blackout. E paradossalmente arrivano in quelli che dovrebbero essere i suoi fondamentali migliori: i colpi di testa. E' successo in campionato come in Coppa. Non è possibile! 

Ad ogni modo sono sicuro che se riusciamo a scrollarci di dosso questo trauma della Champions, il Napoli può davvero togliersi soddisfazioni in campionato. Seppur con una rosa incompleta ed indebolita rispetto allo scorso anno. Non dico lo scudetto, o per lo meno, non giurerei che possiamo giocarcela alla pari con Juve e Roma fino alla fine del campionato. Ma creargli qualche grattacapo si. E gli azzurri devono farlo! Per loro, per l'allenatore e per i tifosi. Anche perchè ieri in campo abbiamo visto due fenomeni. Due calciatori che abbiamo solo noi e non hanno eguali in Italia. Mi riferisco a Gonzalo Higuain e Dries Mertens. Loro assolutamente sopra gli altri e non di poco. Buona la prova anche di Callejon (finalmente, anche se può e deve dare ancora di più). Accettabile Hamsik, ancora qualche passaggio sbagliato di troppo ma almeno lo abbiamo visto muoversi tra le linee e proporsi. Ancora un Napoli bello a metà insomma. E ancora troppe difficoltà in difesa. Ma sicuramente migliore di quello visto contro il Chievo. 

Le pagelle di Napoli-Sparta Praga:
Rafael 6. Non ha colpe sulla carambola (anche fortunosa) che ha portato lo Sparta in vantaggio. Per il resto solo tanto spavento ad inizio ripresa per quel colpo di testa finito di poco a lato. Normale amministrazione tutto il resto della gara. 
Henrique 6. E' il "tuttofare" di Benitez. Ieri schierato lungo l'out di destra in difesa non ha fatto sentire la mancanza di Maggio. Come il suo compagno titolare ha sbagliato qualche cross ma si è mosso benino sulla fascia coprendo tutto il campo. A differenza di Maggio ha corso per tutta la partita permettendo in diverse occasioni la superiorità numerica in attacco. Che è quello che chiede Benitez. 
Albiol 5. Purtroppo i centrali di difesa stanno facendo vacillare tutta la squadra. Lo scorso anno reggeva il reparto da solo. Copriva gli errori che gli altri facevano. E se ora lui è in difficoltà, il Napoli ne risente. Non è questione di svogliatezza. E' fuori forma. Commette errori che la scorsa stagione non gli abbiamo mai visto fare. Speriamo per lui e per noi che ritrovi quanto prima la strada smarrita.
Koulibaly 5.5. Nel bene e nel male riesce sempre a stupire. Il punto è che se perde la marcatura e il Napoli prende gol vengono vanificati tutti i recuperi eccellenti che compie nel corso della gara. Al momento non può nemmeno contare più di tanto sull'aiuto del compagno di reparto. E' un buon difensore ma deve ancora maturare. Ha velocità, senso della posizione ma deve imparare a restare lucido per tutta la gara evitando errori grossolani quali passaggi a un metro oppure, e soprattutto, deve imporsi nel gioco aereo che dovrebbe essere il suo punto di forza. 
Britos 5.5. Non è un terzino. E' un centrale di difesa (nemmeno di grandissima caratura). Il tecnico gli ha chiesto di coprire la fascia (anche perchè i calciatori a disposizione sono contati) e lui si è reso disponibile. Lodevole ma non possiamo pretendere più di tanto. Sta imparando i movimenti e, tutto sommato, ieri non se l'è cavata nemmeno malissimo. Ma è ancora al di sotto della sufficienza.      
Inler 6. Non una partita eccellente ma nemmeno scadente. Fa il compitino, qualche sbavatura nel momento di difficoltà della squadra ma mostra impegno in fase di recupero. Quando poi riuscirà anche a velocizzare il gioco con verticalizzazioni precise per i compagni sarà tutta un'altra storia.  
Gargano 6.5. Si sarà mortificato per quei fischi alla prima apparizione in campo ed intende quindi mettere tutti a tacere...con certezza non lo sappiamo. Fatto sta che le sue prestazioni finora (tutte) sono sempre state buone. Quello che è nelle sue corde, recuperare palloni dal primo all'ultimo minuto, lo fa alla grandissima. Certo...quando gli si chiede di impostare il gioco o sovrapporsi sulla fascia va in difficoltà. Ad ogni modo ancora una volta ha fatto una buona prova. E se quel tiro all'incrocio dei pali allo scadere si fosse insaccato...ora sarebbe sulle prime pagine di tutti i giornali. 
Callejon 6.5. Finalmente non è sembrato svogliato. Ha giochicchiato, ha colpito una traversa impressionante. Si è procurato il rigore. Si è tornato a vedere sul rettangolo di gioco. Aspettiamo torni ad essere quello della scorsa stagione. 
Hamsik 6.5. Tutto il gioco del Napoli passa da lui. Quando si fa vedere e serve i compagni, gli azzurri sono pericolosi. Sempre. Quando non riesce a trovare la giusta posizione sparisce dal terreno di gioco e la squadra subisce. Ieri qualcosina ha fatto vedere ma può sicuramente (e deve) essere ancora di più il capitano (sotto tutti i punti di vista). 
Mertens 8. Il secondo gol è un capolavoro assoluto. Dribbling, velocità, resistenza e cattiveria agonistica. Dries Mertens è l'esempio da cui bisogna ripartire per tornare ad essere la squadra della scorsa stagione. Quando scende in campo non è mai banale. E' sempre utile alla squadra e sa farsi trovare al posto giusto al momento giusto. Un alieno! 
Higuain 8. Sembrava non dovesse nemmeno essere in campo. E ce lo siamo ritrovati sul tabellino dei marcatori e scelto come uomo del match. Che è un bomber di razza ormai l'hanno capito anche le pietre. Anche quelli che rimpiangevano Cavani. Qualche dubbio, forse, poteva rimanere in qualità di assist-man. Ma di fronte alla serprentina micidiale sulla fascia destra, conclusa con un passaggio PERFETTO al centro dell'area di rigore per Mertens che ha dovuto solo spingerla dentro, credo ci sia soltanto da alzarsi in piedi ed applaudire.  

di Giuliano Bara
    

Napoli-Sparta Praga 3-1. Eppur si muove..

In un San Paolo per pochi intimi, 15.000 spettatori circa, il Napoli vince la prima gara del suo girone con i cechi dello Sparta Praga. L'obiettivo era vincere, in qualunque modo, anche giocando male. Servivano i 3 punti per morale, spirito e fiducia nel lavoro che si sta facendo. E sono arrivati. Non nel modo più facile, anzi, andando in svantaggio ancora una volta. Con l'unica azione fatta dai cechi, per di più su calcio d'angolo. Al 13' del primo tempo Husbauer ha insaccato alle spalle di Rafael dopo una respinta corta dei nostri difensori.

Fino a quel momento si erano rintanati tutti e 11 nella propria metà campo. Anzi negli ultimi 35 metri ed il Napoli era apparso un po' svogliato. Benitez ha deciso di schierare quasi tutta la formazione titolare, fatta eccezione per Maggio, Zuniga, Jorginho e Insigne. Al loro posto Henrique, Britos, Gargano e Mertens. Sotto di un gol gli uomini più importanti del Napoli sono venuti fuori. Hamsik, Higuain e Callejon, in questa precisa sequenza hanno dato una spinta notevole per raggiungere almeno il pareggio. L'argentino ha trovato Hamsik al centro dell'area di rigore, quest'ultimo ha saltato il suo avversario e con  un pallonetto ha preso la traversa. Quindi è stata la volta del Pipita. Di nuovo dal dischetto, grazie a Callejon, stesso tiro di domenica scorsa basso e angolato ma con esito diverso: stavolta ha fatto gol. Infine lo spagnolo che con un tiro da fuori ha scheggiato la traversa portando a due il conto dei legni. In 10 minuti gli uomini chiave hanno dato la svolta per ritrovare la strada persa. Ed è ciò che si aspettava Benitez ed il Napoli. 

Ma non illudiamoci, di fronte avevamo un avversario modesto, nonostante tutto abbiamo avuto più di un problema in difesa sempre dalla parte di Albiol. Più di una volta ha perso visivamente e fisicamente i tagli degli attaccanti cechi. E' fuori forma e lo si nota subito. Il pareggio ha dato tranquillità agli uomini di Benitez. Fin troppa visto che ad inizio ripresa la prima azione degli avversari procura non poca paura a Rafael che ha visto uscire di poco un colpo di testa di Brabec. Azione successiva: palla ad Higuain che sulla fascia si è portato dietro mezza difesa per poi mettere al centro un comodo pallone per Dries Mertens. Non poteva finire diversamente: 2-1 per gli azzurri e risultato capovolto! Il Napoli ha provato a chiudere la partita, qualche volta (ma ancora troppo poco) ha pressato i portatori di palla avversari fin dentro la loro area e gli effetti si sono visti. Hanno rubato palla con Gargano e Inler e con gli stessi attaccanti azzurri hanno creato disagi alla retroguardia avversaria. Una nota positiva Benitez la riscontra nel folletto belga, in campo per 90 minuti ed è già tanto. Mertens con un numero di alta scuola ha seminato tre avversari in area in spazi strettissimi e ha realizzato il gol sul lato beffando il portiere sul suo palo. Roba d'altri tempi. Gli azzurri hanno così blindato il risultato ed è arrivata la prima vittoria.

Come dicevo all'inizio, da oggi fino a domenica lavoreranno con un pò di ansia in meno. Fermo restando che il tecnico spagnolo deve lavorare tanto in difesa  e trovare il modo di arginare le difese bunker che fanno gli avversari. Possiamo trovare tutti i difetti per gli azzurri, ma giocare contro un  muro ogni santa partita, trovarsi 11 persone nel giro di 35, 40 metri non deve essere tanto facile. Ci vuole pazienza, tanta pazienza. Ieri sera al San Paolo non si è registrato nessun incidente tra tifosi locali, ospiti e forze dell'ordine. Gli agenti di viaggio di Praga avevano allertato i propri concittadini nel non portare oggetti di valore e non visitare determinate zone di Napoli. Si saranno sbagliati...era Napoli non..Roma!
Francesco Ricciuto

martedì 16 settembre 2014

Benitez siamo con te ma aiutaci a capire.

Il problema c'è e si vede. Gli indizi che portano a trovare la soluzione pure ci sono. La soluzione c'è...ma non si trova. Il Napoli assomiglia, in questo momento, ad un pugile che ha subito un pugno da K.O. e che barcolla. Adesso i casi sono due: o vai al tappeto e vieni contato, oppure incassi il colpo e reagisci. C'è solo un particolare: siamo alla seconda di campionato e alle spalle abbiamo:  una partita vinta e l'altra persa. La prima (forse) immeritata, arrivata all'ultimo respiro. La seconda invece contro la solita squadretta rintanata che gioca di contropiede. Tante azioni da gol tentate ma nessun gol. E' mancata la zampata finale, oltre la grinta e la cattiveria agonistica giusta. 

Personalmente sto dalla parte di Benitez. Allo stesso tempo, rifletto su quanto lui ha detto in merito a beghe societarie. Sul mercato azzurro non dico niente più , oramai è inutile! Si deve aspettare solo gennaio per la seconda finestra di mercato per capire se viene qualcuno. Dicevamo di Benitez. Sabato scorso, davanti le telecamere Sky, affermava che guardando Michu, De Guzman e Lopez in panchina, aveva l'idea di una squadra forte. Va bene, il problema è capire perchè contro il Chievo ad un certo punto è entrato Zapata? Il ragazzone ha i numeri, ma contro i veronesi chiusi in area, cosa poteva fare? Fa sempre lo stesso movimento: riceve spalle alla porta, si gira (con tutta calma) e tenta il colpo. Michu? Mister lo hai detto tu: "panchina forte se vedo Michu"...Sempre dalle sue parole "ho una squadra forte più forte dell'anno scorso" non ho motivo di credere il contrario. Domenica è stata una giornata negativa e ci può stare, ma per piacere Benitez mio caro ci stanno delle cose che, noi  tifosi, intelligenti (detto sempre da te) e conoscitori di calcio (come la tua bocca ha proferito) notano: cioè  Callejon! Non prendiamoci in giro. Il suo mancato trasferimento all'Atletico Madrid, desiderio anche di Lady Callejon, è stata una botta tremenda. Svogliato, irritante, strafottente, pur di non dare il massimo si è messo come quarto uomo di centrocampo. Fermo, ogni tanto si muove e quando lo fa, al 100% fidatevi, sbaglia il passaggio o effettua un tiro senza animaIntanto in panchina ci sarebbe De Guzman, potrebbe anche ricoprire il ruolo dello spagnolo. Tu però non lo fai giocare in quella posizione. 

Seconda riflessione: Maggio. Cristian Maggio è l'anticalcio fatto persona. Ha dato tanto, ed il massimo lo ha dato nei primi due anni di Mazzarri che lo ha spremuto per bene e già al terzo anno dava segnali che quella fascia non era più di sua competenza. Non ha più la forza fisica e la precisione nei cross, sua arma forte. Domenica contro il Chievo ha sbagliato l'impossibile. Colpiva l'avversario nel fare il cross. Sarebbe quantomeno da rottamare. Meglio...Mesto?! Provarlo a questo punto non sarebbe così fuori dal mondo. Al massimo sbaglia come fa Maggio ma almeno fai un tentativo. Capitolo centrocampo. Statistiche dell'anno scorso. Le prime 12 partite il Napoli non guardava in faccia a nessuno. Qualche stop, è vero ma seguito da reazione immediata. Una media due gol a partita. Mole incredibile di gioco. Inler, Hamsik e lo stesso Callejon al massimo della forma e sempre tra i migliori in campo. In tutto questo c'è un comune denominatore: in campo c'era Valon Bherami. Lo so che non è Maradona ma il suo lavoro si vedeva. Recuperava, rincorreva, tamponava e tutto questo lo faceva per tre. Liberava Inler ed Hamsik dall'ingombro di difendere rimanendo liberi di avanzare e lo svizzero mesciato da solo manteneva il reparto. Poi le cose sono andate come sapppiamo, è arrivato Jorginho. Bherami ha trovato meno spazio e piano piano è uscito dallo scacchiere azzurro. Sempre spulciando l'anno scorso, c'era un altro giocatore che nella sua esasperata lentezza, vedeva la porta come pochi e il pallone dentro lo metteva spesso e volentieri: Goran Pandev. Adesso abbiamo Michu. Non voglio pensare, Benitez, che uno come il macedone non ti poteva essere di aiuto. Non ha dato mai fastidio solo che hai avallato Michu..da te etichettato forte e che domenica in campo non c'era

Capitolo Insigne. Il ragazzo ha le capacità ma non s'impegna. Come si scrive nella pagella scolastica. Se per questo la volontà la teneva pure Vargas ma non era da Napoli. Lo stesso vale per lui, è un mio pensiero, meglio che si faccia le ossa da qualche altra parte poi quando sarà il momento si vedrà. Benitez sei stato costretto a dire si alle cessioni o sei stato tu a non volere più questi giocatori? Lo stesso Fernandez, perchè tanta fretta di venderlo? Facevamo il preliminare li "usavamo" e dopo li mandavamo via. Le richieste arrivavano lo stesso. Trattenendo questi giocatori e dando spazio ai nuovi arrivati quest'anno, avevi  la possibilità di dire "guardo in panchina e vedo Pandev, Bherami, Fernandez..ho la panchina forte".

Francesco Ricciuto

lunedì 15 settembre 2014

Napoli, quando la stampa s'impegna sa essere davvero stupida

Ma davvero vogliamo credere che la sconfitta del Napoli sia dovuta alle "ferie" di Benitez?! No, mettiamo subito le cose in chiaro perchè se parte (nemmeno irrilevante) della stampa partenopea individua questa come la ragione che ci ha portato a perdere contro il Chievo allora davvero non abbiamo argomentazioni valide. Veramente non abbiamo capito ancora niente. Siamo al limite del ridicolo. Prima di ogni altra cosa, vorrei sottolineare che tanto stupore si verifica solo in Italia. In Inghilterra e nel resto d'Europa, non è affatto strano che un allenatore (che ha passato tutta l'estate lontano dalla famiglia) CHIEDA CON LARGO ANTICIPO AL SUO PRESIDENTE di poter trascorrere qualche giorno a settembre con la moglie ed i figli. E non è nemmeno "inusuale" che il principale rappresentante della Società Sportiva gliele conceda. Detto questo, veniamo al nocciolo della questione

Sembra quasi che Benitez, partendo per Liverpool, abbia lasciato i calciatori allo sbaraglio. "Io me ne vado in ferie, arrangiatevi da soli". Casomai servisse specificarlo, non è così. L'allenatore ha tutto uno staff di collaboratori che lavorano insieme a lui. Tutti gli allenatori, compreso Benitez. Quindi, l'allenamento e la preparazione per la sfida contro la bestia nera Chievo il Napoli l'ha fatta. E le indicazioni che sono state date ai calciatori, erano ovviamente quelle che il tecnico aveva impartito a chi doveva sostituirlo durante la sua assenza. Anche questo è banale ma se siamo a questo punto allora meglio specificare tutto. Allora che senso ha tutta questa inquisizione e tutto questo colpevolizzare per forza l'allenatore spagnolo? Almeno avessero detto: "ha sbagliato a dare le indicazioni" l'avrei potuto anche capire (pur senza condividere il pensiero). Ma dargli la colpa perchè ha usufruito delle ferie no! E' da folli. Ma se fosse stato a Castel Volturno cosa avrebbe fatto Benitez se non quello che hanno fatto i suoi assistenti?! Gli avrebbe fatto la benedizione dall'alto come lo Spirito Santo? Mah.

E già che mi trovo la dico tutta. A mio modesto parere, il Napoli non ha nemmeno sbagliato la partita. Ha commesso i soliti ODIOSI errori difensivi che ci sono costati caro. Magari trasformando in gol 2 di quelle 33 azioni che hanno portato alla conclusione verso la porta avversaria, il risultato sarebbe stato diverso. Forse. Oppure togliendo dall'undici in campo un irriconoscibile ed irritante Callejon già al primo del secondo tempo, e quindi dare spazio a Mertens che non si sarebbe ritrovato a dover giocare con altri 10 fantasmi facendo la stessa fine nel giro di pochi minuti. Con un tempo intero a disposizione avrebbe avuto più margine per suonare la carica come suo solito. Potrei andare avanti con tanti altri piccoli esempi ma che senso avrebbe? Ormai i tre punti al Chievo (altri 3), li abbiamo regalati. Guardiamo avanti. Cerchiamo di iniziare questa stagione calcistica. Perchè finora non l'abbiamo ancora cominciata. Abbiamo solo fatto brutte figure! E con la squadra che abbiamo e con l'allenatore che abbiamo (soprattutto), non ce lo possiamo permettere!!!

Giuliano Bara 

domenica 14 settembre 2014

Napoli - Chievo 0-1 !!

Napoli- Bardi 0-1!! Chievo Verona-Juve: papera di Bardi e la Juve vince. A Livorno: 5 papere di Bardi e 5 gol subiti. Under 21: ancora papere a non finire...ed oggi ha parato l'impossibile. Ma questo giusto per rispolverare la memoria, non certo per giustificare l'oscena prestazione del Napoli. Nessun alibi per chi fa promesse che poi vengono disattese. L'anno scorso i veneti ci fecero "il servizio" sempre al San Paolo. Allora il Napoli era in piena corsa scudetto e aveva una squadra che giocava bene. Adesso? Togliamo la delusione di Bilbao, togliamo le chiacchiere inutili, togliamo la difesa a spada tratta di Benitez sul calciomercato, sui giocatori a disposizione, sullo stare uniti. Con il Chievo abbiamo (ri)perso

Per piacere non parliamo di sfortuna, di se e di  ma. A partire dal rigore di Higuain, se lo segnava cambiava la partita. Ne siamo sicuri? Giochiamo male, senza grinta, senza senso. Avete visto il gol del Chievo? Valter Birsa brucia letteralmente Inler sulla fascia. Lo svizzero lo spinge, lo tira ma niente. Non riesce a fermarlo. Anzi non lo vede perchè troppo veloce. Palla al centro, Albiol 5-6 metri dietro Maxi Lopez. No, fermi tutti. Ma scherziamo? Dicevo prima della sfortuna, questo non è calcio, è anti calcio. Un centrale difensivo che si lascia sorprendere da un giocatore trentenne. Vogliamo parlare di un irritante Callejon? Benitez ha le palle di mandarlo a fare un po' di panchina? Vuole andare via? A questo punto porte aperte a chi sta "schiattato" in corpo nel vestire la maglia del Napoli. Gioca perchè chiamato in campo ma dipendesse da lui se ne starebbe a casa. E' il lontano parente del giocatore dell'anno scorso. Non ci serve così! Una cosa che non mando giù è questa ipocrisia verso Insigne: NON E' DA NAPOLI!! Puoi applaudirlo quanto vuoi, lo puoi sostenere per 120 minuti. Quello è! E più di quello non farà. Caro il mio Benitez, ti ammiro e spero che ci farai ricredere e rimangiare tutto quello che diciamo e scriviamo ma renditi conto che questo schema a Napoli non va bene. Un solo attaccante, Higuain, non fa paura a nessuno. Non hai nessuno che lo serve come si deve, il rigore se lo è procurato da solo.

Maggio non è buono nemmeno a piantare semi di pomodori o carciofi. Mertens...Mertens, personalmente lo voglio in campo dal primo minuto. Se non ci sta, assillo chi sta vedendo la partita con me: "metti Mertens ,metti Mertens".  E' stato schierato a partita in corso ma si è perso nello schifo generale che c'era in campo in quel momento. Inler e Jorginho, l'ho scritto l'anno scorso e vi annoio nel riscriverlo quest'anno, sono giocatori persi in queste posizioni. Uno davanti la difesa, il brasiliano. Prende palla e la serve a Inler due metri più avanti. L'allenatore avversario, non appena se ne accorge mette uomini su di loro, li raddoppia e li annienta. Possibile mai che uno con l'esperienza di Benitez non se ne accorge? Non prova altro? O si da la zappa sui piedi da solo? Il problema sei veramente tu, Benitez? Non ci voglio pensare nemmeno. Ma ancora una volta i fatti ti danno torto e quando uno ha torto, la credibilità va a farsi benedire. Questi cambi umorali che subiamo noi tifosi, sono deleteri. Controproducenti. A Napoli basta poco per esaltarci ma basta ancora meno per deluderci. Trentatrè tiri in porta (33), il 63 % di possesso palla del Napoli contro il 27% del Chievo. Due tiri in porta un gol. C'è bisogno di reagire e reagire subito. Mettersi l'animo in pace e lavorare, giocare due tempi e non uno soltanto. Se andiamo in difficoltà e subiamo gol, o la sfortuna di non segnare, non dobbiamo abbatterci. Su questo devi lavorare Benitez. Più che in campo il problema è sulla testa dei giocatori.  A proposito, ascoltando la tua intervista mi è venuto in mente un nostro vecchio allenatore, Mondonico. Ogni partita che il Napoli perdeva diceva: "non era questa la partita da vincere". Benitez vuoi sapere come andò a finire?...No, dai non lo scrivo. Sono solo amareggiato!
Francesco Ricciuto

sabato 13 settembre 2014

Lezione di vita e di sport di Rafa Benitez.

Non risparmia nessuno Rafa Benitez. Mette in fila dal primo all'ultimo giornalista e tira fuori tutto il suo dissapore per le troppe, ed inutili, chiacchere che gli addetti ai lavori hanno fatto rendendo il clima irrespirabile a Napoli. Inizia spiegando la sua assenza: "Ho saputo che qualcuno è rimasto sorpreso della mia assenza, ma se hai una famiglia lontano e hai trascorso un'estate lontana da loro, è giusto tornare a Liverpool per stare con loro. Il nostro non è un momento delicato. Parlo coi miei calciatori ogni giorno. Il capitano deve avere fiducia nel suo staff e nel momento delicato io sono qui". Per la serie "informatevi e poi scrivete". Presi contro tempo, i presenti vanno subito al sodo (sempre secondo loro). Gli viene posta la domanda sulla fiducia o non fiducia che De Laurentiis ha nei suoi confronti. "Mi ha sorpreso sentir dire che non ho un buon rapporto con lui. E' un uomo di cinema, ma nel calcio sta facendo benissimo. Abbiamo avuto una riunione come tante, abbiamo parlato molto della squadra e della Supercoppa soprattutto. Rinnovo contrattuale? Lui andrà negli Stati Uniti, appena tornerà ne parleremo e vedremo se sarà possibile continuare insieme. Stiamo preparando la squadra per gennaio e per il futuro" . 

Ed ancora hanno continuato a cercare un argomento su cui poterlo attaccare, ma Benitez in forma smagliante, ha ribattuto colpo su colpo, senza risparmiarsi. Mister lo scudetto? " Non abbiamo paura di pronunciare la parola scudetto" ha spiegato Benitez. "Dobbiamo andare avanti insieme, voi giornalisti e tutti i tifosi che vogliono vincere. Se i tifosi non ci saranno perderemo il 20%. La squadra ha dimostrato che fino alla fine vuol vincere le partite. Ho fatto cambi per vincere, non per pareggiare a Genova. Sappiamo che qualche società è più forte di noi, ma dobbiamo viaggiare tutti nella stessa direzione"...In sala sembra di essere protagonisti di un esame universitario. Uno parla e tutti zitti, farebbe comodo questa situazione per tutto l'anno. L'attenzione poi si sposta alla partita di domani contro il Chievo Verona "Il Napoli sta bene come stava bene a Genova. Abbiamo sofferto in alcune circostanze, ma vedere Michu, de Guzman e altri in panchina mi fa pensare che la rosa sia forte. Abbiamo fatto un mercato fantastico, perchè la storia del Napoli lo dice. Il presidente ha fatto un miracolo, ha portato la società dalla C alla Champions utilizzando determinati parametri. Il lavoro di Bigon a gennaio è stato ottimo, è arrivato il centrocampista che serviva. Chi è andato via non ha giocato contro Juve, Roma e le gare più importanti perchè erano riserve. Se Jorginho passa su Behrami è un problema di Behrami. Noi abbiamo fatto ciò che volevamo fare. La nostra squadra è forte". Disarmante la facilità e l'autorevolezza di Benitez nel non nascondersi dietro un dito. A ruota libera. Solo chi è sicuro di se, pulito dentro l'anima ed intelligente può permettersi di affrontare a viso aperto chiunque. Gli viene fatto notare che la gente, il pubblico sta tutto dalla sua parte, come non è mai accaduto nella storia del Napoli. "Io simbolo del Napoli? Credo che i tifosi napoletani siano intelligenti e i calciatori napoletani sono i più bravi. Qui c'è un calcio fatto di sentimento. Perchè Immobile deve lavorare a Dortmund? Perchè Insigne viene fischiato? Vogliamo crescere, vogliamo essere più forti. Un giornalista che lavora a Torino fa un titolo contro il Napoli, ma un giornalista che lavora a Napoli deve pensare prima di scrivere e creare casini. La nostra voce dev'essere unita,  Io abito qui, lavoro sedici ore al giorno. Non devo fare ulteriori precisazioni. Voi non sapete come abbiamo lavorato durante, prima e dopo l'estate. Proviamo a fare il meglio, l'abbiamo fatto, per capire che abbiamo una squadra fortissima". Arriva la fatidica domanda che da due anni sta assillando, tifosi, giornalisti e chiunque segui il Napoli. La posizione in campo di Marek Hamsik."Ho pensato di farlo giocare terzino sinistro così arriva da dietro, scherzo. Quando il Napoli attacca viene attaccato da cinque pedine avversarie. Ha fatto benissimo al fianco di Cavani perchè il Napoli giocava di ripartenza. Il Napoli è diventato più offensivo. Hamsik non trova spazi, per questo va in difficoltà. Non c'è spazio". Ultima domanda riguardante il valore della difesa, se Benitez è contento degli uomini che ha disposizione. "Ogni giorno lavoriamo su tutto. Non è difficile sapere cosa ha fatto bene la squadra e cosa ha sbagliato. Non è semplice cambiare tutte le cose in un anno, lavoriamo sodo e la squadra ha dimostrato che sa cosa fare". Dalla parola di Benitez, andiamo in pace e Forza napoli Sempre!
Francesco Ricciuto

Domani c'è il Chievo: Vincere!

E' tornato giovedi. Ha tenuto a rapporto la squadra, negli spogliatoi è rimasto chiuso non più di mezz'ora. Avrà di sicuro dettato, anzi ridettato, le sue regole interne. Evidentemente ce n'era bisogno visti gli atteggiamenti di qualche giocatore. Da domenica in poi non si dovrebbero più vedere quelle scenate al momento del cambio. Fin qui potrebbe andare tutto bene, nella normalità, un allenatore deve fare queste cose e le deve pretendere, anche se di fronte ci sono dei "professionisti" e determinate situazioni non dovrebbero in alcun modo verificarsi. Comunque andiamo avanti e speriamo che si riesca a chiudere questo circolo vizioso che si è creato dopo la disfatta di Bilbao. 

A Castel Volturno c'erano anche Aurelio De Laurentiis con Bigon. Di sicuro avranno parlato con il mister, lo avranno ascoltato. La curiosità è sapere cosa gli avranno potuto dire il gatto e la volpe. Non avete la sensazione che quando si parla del Napoli sia una bomba pronta a esplodere? La miccia la si accende e poi si spegne. Prima o poi arriverà alla fine e vedremo cosa succederà. Domenica c'è il Chievo Verona, battuto in casa loro nello scorso campionato e pari al San Paolo al ritorno. Pareggio che tappò le ambizioni di recuperare la Juve e la Roma. Un piccolo portafortuna c'è ed è Marek Hamsik. Quattro volte ha giocato contro i veneti andando a segno tre volte. Benitez dovrebbe schierare i soliti...undici: Rafael, Maggio, Albiol, koulibaly, Zuniga, Jorginho, Inler, Callejon, Hamsik, Insigne, Higuain. Gioca Zuniga perchè Ghoulam non è riuscito a recuperare in pieno la forma dopo l'infortunio a Bilbao. Benitez potrebbe anche provare De Guzman davanti alla difesa, in questo caso uno tra Inler e Jorginho lascerebbero il posto al nuovo arrivato. Personalmente non darei spazio ad Insigne, un po' di panchina gli farebbe capire che deve crescere mentalmente e niente gli è dovuto e se permettete Mertens è di un paio di categorie più forte di Insigne.
 Francesco Ricciuto 

venerdì 12 settembre 2014

Le soste non fanno mai bene

Aveva ragione ed ha ancora ragione Zeman a proposito delle soste del campionato di calcio. Fanno male! Fanno male ai giocatori per la forma fisica, perdendo quella adrenalina che serve quando si scende in campo ma sopratutto fa male a chi deve scrivere di calcio. Non sapendo dove scovare qualche notizia, ci si rivolge a tutti, cartomanti, veggenti, scienziati, addetti ai lavori che anche Dio se li è dimenticati e tutti sanno cose che nè Benitez e nè Bigon conoscono. Ieri è stata la volta dell'ex capo tifoso della Curva b del San Paolo, Gennaro Montuori. Lui sà che: Fabio Quagliarella ha chiamato con il suo cellulare Aurelio De Laurentiis e si è proposto al Napoli.  

dico io: si sono lasciati non bene, anzi...con quale coraggio e con quale faccia uno chiama l'altro e chiede di ritornare? E' vero che siamo nella città del "taralluccio e vino" però un poco di dignità ci vuole e non penso nemmeno che il patron azzurro, visto la non simpatia verso lo stabiese sia rimasto più di tanto al cellulare. E poi: ammettiamo che sia vero, Quagliarella informa Montuori di questa cosa, come minimo gli avrebbe chiesto di non dirlo a nessuno. Qualcosa tipo: "M'arraccumann Gennà, ò dico a te e a nisciune cchiù". E Gennaro che fà? Appena può lo sputtana? Insomma troppe cose che non quadrono, troppo immaginario. Oppure ognuno vuole il suo momento di notorietà visto che in questo momento è ai margini del calcio a Napoli. Guarda caso ieri a chi hanno intervistato? Uno che se ce lo troviamo davanti manco sappiamo chi è: Gianfranco Cicchetti! Avete letto bene, Cicchetti, l'agente F.I.F.A. Chi di voi non lo conosce? Comunque lui sa che Benitez non è soddisfatto del mercato, non è arrivato nessuno di quelli presenti sulla famosa Lista Segreta data alla società. Non è soddisfatto dei non lavori ai campi di allenamento, che aspira a diventare allenatore di una nazionale e che a fine anno non rinnova perchè vuole la Premier di nuovo. Aspettavamo lui...a Cicchetto..pendiamo dalle sue labbra per queste verità occulte. Ma per piacere, siamo seri! Adesso alla faccia di tutti, dobbiamo aspettare solo domenica, il Napoli batte il Chievo, Benitez firma, andiamo a Praga e vinciamo. Battiamo chiunque incontriamo, De Laurentiis esce pazzo e compra due giocatori che arriveranno a gennaio. Due forti, due veramente buoni, Higuain sfonda tutte le porte avversarie, Insigne diventa Magic Box, Callejon anche dopo la partita continua a correre sulle fasce e Maggio ogni partita azzecca 5/6 cross. Lo sò, anche queste, forse, sono frottole inventate. Però essendo tifoso, pagante tanto allo stadio quanto per le pay tv, me lo posso permettere! Mi diverte scriverle NON FACENDO DI MESTIERE IL GIORNALISTA!
Francesco Ricciuto

giovedì 11 settembre 2014

Presentata la seconda maglia e David Lopez

Alle 12:00 di oggi è stata presentata la seconda maglia del Napoli, che poi doveva essere la terza, per poi decidere che la si userà in trasferta ed infine la indosseranno domenica prossima in casa contro il Chievo Verona. A Napoli ci piacciono queste cose, della serie "meno capimm meglio è". Formato polo-jeans, con il colletto e bottoncini di antica memoria musicale riguardante il famoso film di Nino D'angelo "nu jeans e na maglietta". Capisco lo sponsor, soldi, visibilità e quant'altro ma a Napoli nello stadio San Paolo, De Laurentiis deve capire che la maglia deve essere azzurra e di nessun altro colore. Vi ricordate la maglia gialla l'anno scorso? Nun se poteva guardà! Il patron azzurro evidentemente è più attaccato alle entrate economiche dei prodotti che ai colori azzurri. Anche di questo proveremo a farcene una ragione, ma prima o poi capiterà l'effetto boomerang e il numero uno azzurro dovrà rendere conto. 

Nella stessa sede è stato presentato anche l'ultimo acquisto David Lopez, voluto fortemente da Benitez. Solite domande di rito, sempre le stesse (ahimè). La prima: "Sei venuto per vincere?" Ma secondo voi, cari amici, noi al posto di Lopez che potevamo dire? Io mi sarei alzato e me ne sarei andato. Ma si possono fare queste domande? Speriamo che in cuor suo, Lopez, non stia pensando male. "Ho parlato con Benitez, mi ha detto cosa vuole da me in campo, sarò il collante tra difesa e centrocampo". Altra domanda sorge spontanea: al posto di chi giocherà? Incalzano le domande. Quella che nessuno fà mai: "a chi t'ispiri?". Risposta: "mi ispiro a Busquets e Xabi Alonso. Sono pronto a giocare  ogni tre giorni. Il preparatore ci sta aiutando. Mi sento bene fisicamente, ho già giocato con l'Espanyol la prima di campionato". Gli viene fatto notare che giocare al San Paolo non è facile, i tifosi chiedono tanto e sono delusi della eliminazione dalla Champions. Infine, cosa ne pensa delle offese ricevute su Twitter da qualche pseudo tifoso "Napoli non mi spaventa, ho sempre lavorato per arrivare ad un punto come questo. E' giunta l'ora. Capisco la delusione dei tifosi, mi sembra inutile promettere qualcosa. Lo dimestrerò in campo, non ho paura, anzi ciò mi stimola. Ci sono stati anche messaggi carini e di benvenuto. Il fatto che mi abbiano offeso non mi dà fastidio, la gente non mi conosce, è normale". La parola passa ad Eduardo De Laurentiis, se lo potevano anche risparmiare considerato la risposta. Infatti, alla domanda: "cosa ne pensa la società sul malumore dei tifosi?", De_La junior ha risposto così: "Malumore dei tifosi? ce ne frega e non ce ne frega, ogni anno abbiamo sempre portato risultati a casa". A Napoli c'è un vecchio detto "à pazziell mman e creature". A parte che tu, Eduardo, il tuo ruolo nel Napoli non si è mai capito qual è? Che fai? E a che servi realmente? Non ti pare che forse ne devi mangiare ancora di pane con i denti di latte che ti ritrovi? E poi forse ti puoi permettere di dire una cosa del genere? Un consiglio personale. Prova a fare un lavoro faticoso e duro, capisci che significa portare la pagnotta a casa e dopo quando ti sei formato come uomo puoi giocare a fare il dirigente con i soldi di papà.
Francesco Ricciuto

martedì 9 settembre 2014

Scelte obbligate in attesa di gennaio

Vi sono mai capitate tante situazioni da affrontare e dover fare di necessità virtù? Con i mezzi a disposizione insufficienti e cercare di risolvere al meglio creando meno danni possibili? Probabilmente si, anche se nel nostro caso si parla di vita vissuta. Riportiamo tutto al calcio, precisamente al Napoli ed a Benitez. Dalle mie parti si dice "è nu burdello esagerato". Andiamo con oridine: gli uomini a sua disposizione quelli sono, lo sappiamo. Ne sono venuti due (De Guzman, Lopez) lo sappiamo. C'è da capire come utilizzare al meglio e ridare entusiasmo a quelli presenti, anche questo lo sappiamo. Non sapevamo (e non potevamo aspettarci) l'infortunio di Ghoulam, l'incosistenza di Hamsik, il malessere di Insigne, la voglia insodisfatta di Callejon di tornare a Madrid, sponda Atletico. Sommando il tutto possiamo solo immaginare che Benitez farà uso di "Moment" a iosa per i continui mal di testa. 

Ghoulam è alle prese con la frattura al braccio. Non sarà della partita contro il Chievo, (forse) ci sarà per la prima di Europa League. Poi arriva dicembre e, ce lo auguriamo, quando la difesa avrà assimilato i movimenti di Benitez, l'algerino partirà per la Coppa d'Africa e starà fuori un mese. Che fai mio caro Benitez? In panchina tieni Mesto, sarà pure un buon atleta ma...quello è. Tieni Zuniga, è un destro naturale ma da due anni gioca a sinistra. Male non è ma la paura è che oggi lo tieni e domani no..lo sappiamo. C'è Britos, ehhhhh!! Ha fatto danni, lui dovrebbe essere un centrale, ma ci sono Albiol e Koulybali che stanno bene insieme (escludendo le amnesie personali). Quando Britos è stato impiegato sull'esterno della difesa ha fatto danni e molto rilevanti. Rimane Henrique uomo capace di coprire tutti i ruoli. Quel poco che ha giocato nel Napoli ha dimostrato di cavarsela bene. Ma non è un esterno di difesa. Altra pillola per il mal di testa per Benitez è Marek Hamsik. Sta giocando male e non da poco tempo, a parte il gol a Bilbao. Parliamoci chiaro: incide poco, molto poco, rispetto al suo potenziale. Adesso gioca più avanti o gioca più dietro lui deve dare una mano. Così non serve nè a noi nè a se stesso. Il tecnico spagnolo può farlo sedere in panchina e schierare uno dei nuovi arrivati e mettere insieme Insigne e Mertens con Inler e Jorginho a centrocampo diventando un po' meno tecnico e più  fisico. Cosa che Benitez non vuole e lo si è visto con la cessione dei due svizzeri. 

Insigne a sua volta sta combattendo su più fronti. Patisce la poca consistenza delle sue giocate, mal digerisce i fischi del San Paolo. Lui in una partita ne gioca tre e se non trova la tranquillità giusta la vedo dura per la permanenza nel club azzurro. Poi, Benitez la penultima pillola la prende per capire se Callejon è ancora quel giocatore che  ha voluto fortemente a Napoli. Per adesso è apparso il lontano parente di quello visto l'anno scorso. Potrebbe farlo sedere in panchina ma è un peccato enorme escludere un capitale del genere dal gioco. Devono sforzarsi sia il giocatore che il mister per trovare un compromesso e arrivare a giugno, poi si vedrà il da farsi. Per finire la scatolina di "Moment" resta l'ultimo aspetto che, più degli altri, stringe il cerchio alla testa di Benitez e fa male. Gli uomini sono quelli, poche scelte da sfruttare e rischiose perchè in tanti snaturerebbero il proprio ruolo. Magari qualche acquisto in più da parte del presidente, quindi più opzioni tra le quali scegliere, avrebbe alleviato la sofferenza del tecnico spagnolo. Senza nemmeno pretendere i top player perchè col modus operandi di De Laurentiis lo capirebbe anche un bambino che non arriverebbero mai. Semplicemente qualche pedina in più, con un poco di qualità.   Ma la storia la conosciamo e non la ripetiamo altrimenti il mal di testa viene a noi tifosi e penso che non ce lo meritiamo...e pure questo lo sappiamo!

Francesco Ricciuto

lunedì 8 settembre 2014

Signori e Signore: Camillo Zuniga

14, 18, 21, 24, 28, 2, 5...non sto dando i numeri del superenalotto o del lotto. Anche se...me li giocherò. Sono le date che vedranno il Napoli impegnato in campo a partire dal prossimo impegno di domenica nella gara interna contro il Chievo Verona del presidente sosia di Harry Potter: Campedelli. Ancora assente Benitez, con la sua famiglia a Liverpool, vacanze programmata a luglio o giù di lì con la società azzurra e non perchè sta tramando di andare via, meglio precisare. Basta scorrere nei vari social le sue interviste si trova facilmente questo capitolo, perchè questo tiro a bersaglio contro il tecnico spagnolo da parte di chi vuole per forza lo sgoop (Biscardi docet) è di una noia esagerata. 

Chievo, Praga, Udinese, Palermo, Sassuolo, Bratislava, Torino. Queste sono le squadre che il Napoli incontrerà nel tour de force dal 14 settembre in poi. Quattro incontri casalinghi e 3 in trasferta. La squadra si sta allenando sotto gli ordini di Fabio Pecchia, Benitez tornerà giovedi per condurre gli ultimi allenamenti, ancora non sono disponibili i vari nazionali impegnati in amichevoli o qualificazioni con le rispettive squadre. A Castel Volturno è ritornato Gonzalo Higuain, dopo i vari accertamenti alla gamba che escludono qualsiasi danno serio, l'argentino si sta allenando con intensità. A furor di popolo è stato eletto come uomo squadra, caparbio mai domo. Caso strano, si così dobbiamo dire, si sta allenando con continuità anche Camillo Zuniga. Un anno o poco più la sua assenza dal campo di gioco. Si è rivisto al Marassi e proprio da lui è iniziata l'azione del gol decisivo di De Guzman. Prima si avevano notizie di un colombiano che con la sua nazionale in Brasile, giocava quasi tutte le partite in modo più che sufficiente e ci chiedevamo noi tifosi del Napoli se fosse la stessa persona che il Napoli aveva nelle sue fila. Da non credere nemmeno il fallo fatto sulla stella brasiliana Neymar. Non abbiamo mai avuto il  piacere di vedere uno Zuniga martello degli attaccanti rivali. 

La storia del contratto rinnovato fino al 2018 la conosciamo, appena rinnovato, il giocatore "pretende" di farsi operare al ginocchio per una pulizia dell'arto, non si prospettano tempi lunghi per il recupero ma ...Zuniga lo rivediamo per l'ultima di campionato contro la Sampdoria. Come sempre si sono aperte tante discussioni su questi atteggiamenti. Lo voleva mezza Europa, mezza Italia pallanora, poi quando si arrivava al dunque e si chiedeva al Napoli a quanto ammontava il costo del colombiano c'era un dietrofront immediato. C'è una clausola di rescissione del contratto di 30 milioni di euro! Con tutto il bene che gli vogliamo, ma 30 milioni di euro per Zuniga mi sembrano un poco esagerati. Anzi senza il poco.."sò assai". Adesso non ci resta che pazientare 6 giorni, digerire i gossip che verranno fuori in questa settimana, fino a domenica quando potremo sfogare finalmente la nostra passione.
Francesco Ricciuto

domenica 7 settembre 2014

Senza il Napoli non è Domenica, ma ci pensano loro..

Domenica, senza la serie A, senza il Napoli. Martedi c'è il test ufficiale della nuova Nazionale. Per quanto possiamo amare l'Italia ma la domenica senza il nostro "ciuccio" è triste. Vinca o perda non è importante (giusto per sembrare sportivo). Quello che conta è che prima della partita e sopratutto dopo abbiamo di che discutere, osannare, criticare, bestemmiare e...aggiungete voi il resto. Riguardo al discutere del Napoli, noi tifosi lo facciamo quasi esclusivamente dopo avere assistito alla partita "poteva mettere questo o quello, cambia modulo, metti 3 attaccanti, togli tre difensori" ma sempre dopo avere VISTO! Invece in questi ultimi dieci giorni, e se vogliamo da Bilbao in poi, non passa un minuto che non venga fuori il sapientone di turno, colui che sa la verità, anche quella delle appirizioni degli UFO. Basta entrare in Twitter, Facebook o altri social netwoork per trovare di tutto e leggere l'inverosimile. Giornalisti o meglio giornali, senza offesa a quest'ultimi. 

Scrivono tutto ed il contrario di tutto. Interviste alle "lady" dei giocatori che si lamentano che il proprio compagno gioca poco o guadagna poco, ad esempio. Ultima in ordine cronologico Lady Callejon. Oppure degli ex che tirano sciabolate piene di veleno come Walter Mazzarri che ribadisce che lui ha costruito un Napoli vincente, un grande gruppo, gli fa piacere sentire da chi è andato via che parli bene di lui..salvo poi dimenticare che sono gli stessi che non lo sopportavano più. Vorremmo ricordare al tecnico toscano che: sì abbiamo vissuto tre anni buoni, il più delle volte abbiamo assistito ad un bel calcio ma al momento di concludere, di mettere lo zampino finale ad un successo importante siamo venuti meno. Vogliamo ricordare il 3-1 con il Chelsea? Non dovevamo perdere 4-1 a Londra, quanto è finita la partita? Vogliamo ricordare al "Walter piagnone" il Victoria Pilsen? La squadra più scarsa mai incontrata fino a questo momento. Stai allenando l'Inter? Bene continua a farlo, visto che ieri hai detto che hai l'Inter nel cuore, prova a fare qualcosa di buono a Milano oltre ad infortunarti continuamente l'indice della mano destra a furia di sbatterlo sull'orologio per perdita di tempo dell'avversario. 

Mica finisce qua. Una volta che non sanno più come riempire le loro paginette e ricevere il bravo dal proprio direttore, spostano il tiro su altri argomenti. Ieri in rete hanno inziato (si metteranno d'accordo tra di loro? o uno copia l'altro?) con la presunta napoletanità che danneggia. Non contento e per paura di riportare qualche informazione errata, sono andato su Wikipedia Ciro Ferrara, nato a Napoli, 2 scudetti, 1 Coppa Uefa, 1 Super Coppa Italiana, 2 Coppa Italia...nato a Napoli! Dalle mie parti, a tali personaggi, si attribbuiscono doti fisiche, nel basso ventre, non indifferenti. Se poi era un tentativo di far capire ad Insigne che lui queste doti non le tiene e non evidenziare il suo nome per paura che la moglie, la sorella, la cugina, la nonna s'incazzano..beh siamo alla frutta! Oddio quasi alla frutta, perchè poi proprio quando non si sa come fare il dettatino giornaliero, ci si rivolge a LUI...l'inventore del  calcio seduti in uno stanzino, a chi ha inventato il calcio giocato tramite cellulari con schede prepagate provenienti da Marte. Il signor Luciano Moggi. Noi tifosi lo adoriamo, perchè con la Juve più forte di sempre è stato capace di farla retrocedere per illecito sportivo. Io promuoverei un referendum per farlo ritornare ai vertici della società bianconera. Dico io: è domenica, c'è il sole, sul lungomare di Mergellina c'è il Pizza Village, date un senso positivo alle vostre giornate, miei cari giornalisti, andate e sfogatevi, forse vi verrà qualche illuminazione intellettuale migliore. E' difficile oggettivamente, però nun se pò mai sapè.
Francesco Ricciuto

sabato 6 settembre 2014

Dries Mertens, l'arma in più del Napoli

Questo Signore qua è sicuramente l'arma in più del Napoli targato Benitez. Appena arrivato sapevamo poco di lui. Soltanto le voci che circolavano e parlavano decisamente bene di Dries Mertens. Poi l'abbiamo visto in campo e...che dire, le voci forse erano anche troppo contenute rispetto al valore del "folletto belga". Dribbling, corsa, tiro, rifinitura. Un campione dentro e fuori dal campo. Il gioiellino partenopeo che può e deve ancora dare tantissimo alla maglia azzurra.  Ed è da calciatori come lui che il Napoli deve partire per programmare il futuro. Forza Dries e Forza Napoli!



venerdì 5 settembre 2014

Napoli, un capolavoro quei 104 gol

104 gol. Un record. Uno di quelli conquistati da Rafa Benitez lo scorso campionato. Come spesso accade, nei momenti più difficili ci si dimentica delle cose buone che la squadra o più in generale la Società ha realizzato. E' comprensibile. Però di tanto in tanto vale la pena ricordarle. Nel video che segue ci sono tutti i gol della passata stagione. Per chi avesse voglia di rivivere quelle emozioni e, magari, ritrovare un po' di ottimismo per il campionato che è appena iniziato. Sempre Forza Napoli. 



10 anni di Napoli per De Laurentiis

Settembre 2004-Settembre 2014. De Laurentiis festeggia, o almeno prova a festeggiare, i 10 anni che lo hanno legato al Napoli. Tutto iniziò in un campetto a Paestum, come mister c'era Gianpiero Ventura. Di tasca propria comprò i palloni e le casacche per quei pochi giocatori presenti. Montervino e Montesanto erano tra questi ad esempio. Proprio quest'ultimo, per iniziare subito l'allenamento, tirò fuori dal portabagagli della sua auto un pallone. Sembra una trama di un film dove gli inizi sono tutti difficili e nessuno ci crede per poi rilevarsi una bella favola. Il Direttore sportivo era PierPaolo Marino. In meno di due mesi girò tutta l'Italia per "raccattare" giocatori che accettassero il progetto Napoli, seppur in Serie C. Il campionato era iniziato già, fu fatta una deroga al Napoli Soccer, questa la denominazione dell'allora società azzurra, per permettergli di costruire la propria rosa. Fu permesso però di prendere solo giocatori svincolati. Arrivarono Ignoffo, Berrettoni, Scarlato, Varricchio, Abate

La prima partita fu al San Paolo: 40.000 persone e record per la serie C. A  noi presenti faceva uno strano e triste effetto vedere lo stadio di Maradona senza cartelloni pubblicitari. Le maglie dei giocatori senza nome, eravamo abituati a ben altro. Giocammo con il Cittadella che andò subito in vantaggio, poi il Napoli rimontò fino al  3-1 ma la condizione fisica dei nostri era assai deficitaria. Il risultato finale fu 3-3. A gennaio l'esonero di mister Ventura con Edy Reja, amato ancora oggi dalla piazza partenopea. La prima promessa di De Laurentiis fu: "porterò il Napoli in serie A nei primi 5 anni". Si costruì un Napoli che fu capace di dominare la Serie C e salire l'anno dopo in serie B. Qui  arrivò secondo alle spalle della Juve. Sì, sempre la nostra odiata/amata nemica. La promessa fu mantenuta. Arrivò quindi il tempo di programmare un Napoli che non avesse difficoltà in Serie A, ed ecco la seconda parola data dal numero uno azzurro: "Datemi cinque anni e porterò il Napoli in Europa". Detto fatto. Subito intertoto per la Coppa Uefa, la vittoria in Coppa Italia contro la Juve. Il rapporto con Reja era di odio e amore, celebre la frase "Non ti metto le mani addosso perchè sei un vecchio" dopo un Napoli-Lazio finito male per gli azzurri. Arrivò Mazzarri, insieme a lui Lavezzi e Hamsik. Il Napoli arrivò al quinto posto. Poi secondo con l'entrata in Champions League. Le notti magiche in Europa contro squadre di primo livello ammirate solo in tv. 

Lavezzi inizia a subire il fascino delle sirene straniere e l'ironia pungente di De Laurentiis non manca di sottolineare il disuappunto in tal senso. "Lavezzi in Inghilterra? Ci vada ma sappia che lì le donne non fanno nemmeno il bidet". Dichiarazione del Patron azzurro che in qualche modo non voleva perdere l'asso argentino. Il pocho alla fine decide di trasferirsi a Parigi. A Napoli c'è Cavani. L'attaccante segna 104 gol in tre anni con la maglia azzurra, il Napoli si toglie tante soddisfazioni. Altra vittoria in Coppa Italia e se la gioca alla pari contro le prime della classe. Come sempre nelle migliori storie d'amore però c'è un inizio ed una fine. Anche l'uruguaiano raggiunge il Pocho a Parigi. Arrivano Benitez, Higuain, Callejon e Mertens. Gli azzurri hanno la sfortuna di avere in campionato la Juve e la Roma che vanno a mille e in Champions pur totalizzando 12 punti vengono eliminati per differenza reti. De Laurentiis, come Nostra Signora di Fatima, fa la terza promessa: lo scudetto! Stavolta non è stata data nessuna scadenza. Per adesso, le prime promesse le ha mantenute, ci auguriamo che anche la terza si avveri...non vorremmo aspettare il sequel "i miei primi 20 anni di Napoli". 

Francesco Ricciuto

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