Daniele De Santis: "Ho preso un sacco di botte dai napoletani, non posso ricordare se avevo una pistola":NapoliMania

venerdì 16 maggio 2014

Daniele De Santis: "Ho preso un sacco di botte dai napoletani, non posso ricordare se avevo una pistola"

Tocca, purtroppo, tornare a parlare dell'ormai famoso Fiorentina-Napoli di Coppa Italia. Fortunatamente, come già detto (leggi qui), Ciro Esposito non è più in coma e inizia a ricordare quei terribili momenti che hanno preceduto la partita. Gli tornano in mente e li racconta ai familiari presenti in ospedale scoppiando in lacrime. Li rivive e non capisce. "Perchè mi vogliono arrestare?" ha chiesto incredulo allo zio poliziotto. "Io non ho fatto nulla, sono scappato". Ancora stordito dall'effetto dei medicinali, Ciro inizia a ripercorrere con la mente tutto quanto accaduto. E lui, come molti di noi, non riesce a farsene una ragione.  Questa la versione della vittima. Di colui che si è trovato di punto in bianco una pallottola incastrata nella quinta vertebra e che, dopo essere stato in fin di vita per diversi giorni, ora si trova a non sentire più le gambe. Per lui l'accusa è di rissa.

Dall'altra parte l'aggressore. O meglio. Il presunto aggressore. "Gastone" come è stato riconosciuto dalla Digos. "Danielino" come invece lo chiamano i tifosi della Curva Sud. O semplicemente "Daniele De Santis" come risulta all'anagrafe. Iniziano a venire fuori anche le parole del presunto autore degli spari. Presunto in quanto: nonostante le tantissime testimonianze depositate, le immagini ed i video a disposizione degli inquirenti, lo stub (risultato parzialmente positivo...o parzialmente negativo a seconda di come lo si vuole leggere) ancora non si è stabilito con certezza che sia stato lui ad esplodere i colpi. Bene. Anzi male. Ad ogni modo, ora iniziano ad arrivare anche le sue parole ai mass media. Costantemente piantonato nell'infermeria del Regina Coeli comincia a dire qualcosa. O forse, al contrario, a non dire qualcosa. 

Io mi ricordo solo di aver preso un sacco di botte dai napoletani. E proprio perchè sono stato pestato, non mi posso ricordare pure se avessi con me una pistola. 
Queste le dichiarazioni rilasciate al gip Giacomo Ebner. Lui, ha preso tante di quelle botte (e queste se le ricorda) al punto da rimuovere dalla memoria se avesse con sè una pistola (con matricola abrasa che si è inceppata, a questo punto per fortuna, dopo aver esploso il quarto colpo. Altrimenti chissà cosa sarebbe potuto succedere ancora). 

Avrà ragione lui? Lo stabiliranno i magistrati. La mia idea è che questo "ricordo ma non ricordo" gli serve soltanto per spianare la strada, magari tra non molto, della legittima difesa. I colpi di pistola potrebbe averli esplosi perchè dopo aver deliberatamente provocato i napoletani lanciandogli petardi e fumogeni, dopo aver cercato lo scontro con alcuni tifosi in pullman fermi al semaforo, sarebbe stato rincorso e pestato a sangue da un numero imprecisato di partenopei. Ritrovatosi a terra, accerchiato da diversi napoletani che gliene davano tante, De Santis avrebbe tirato fuori l'arma e fatto fuoco fin quando questa non si sarebbe "inceppata". Questa potrebbe essere, ripeto...magari tra non molto, la versione "aggiornata" di Gastone. Dovrà però spiegare come se l'è procurata (l'ha trovata a terra per puro caso?). E come mai improvvisamente tanti napoletani abbiano avuto voglia di riempirlo di botte al punto da costringerlo ad usarla. 


Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari