domenica 23 novembre 2014

Napoli - Cagliari 3-3. Quello che poteva essere e non è

Ci sono squadre che non guardano contro chi giocano, dove giocano...segnano tre gol e frequentemente vincono. E ci stanno squadre che segnano tre gol e rischiano di perdere..il Napoli! Mi fate capire la necessità di giocare palla a terra contro un avversario che pressa e che tutti sanno, essendo allenati da Zeman, che corrono come diavoli in campo? Per piacere mi dite perchè l'unico portiere che nella sua area piccola tiene i piedi incollati a terra e non esce manco se il Padreterno lo spinge in avanti, non lo facciamo riposare un pò in panchina? Perchè dobbiamo lasciare tre punti per strada contro una squadra ampiamente alla nostra portata? E' un peccato grandissimo! Ci mancavano Mertens, Insigne, Albiol(?) e Jorginho squalificato, in difesa Henrique, Koulibaly ,Ghoulam e Maggio, a centrocampo il ritorno di Gargano con Inler ed Hamsik, in attacco De Guzman, Higuain e Callejon

Il Napoli inizia bene, chiude il Cagliari nella sua area, impone il suo gioco. All'undicesimo minuto una rimessa laterale di Ghoulam permette al Pipita di involarsi in area e portare il Napoli in vantaggio. Benissimo! Tutto a nostro favore, loro devono aprirsi per forza, faranno il nostro gioco, peccato per l'assenza dei due (Insigne e Mertens) con la difesa del Cagliari andavano a nozze. Il Cagliari è spaesato in campo, è il momento di chiudere la partita. Contropiede del Napoli palla di Callejon per Maggio sulla fascia, cross al centro per De Guzman che tira a botta sicura, miracolo di Cragno ma la sua respinta finisce fuori area sui piedi di Inler. Classico tiro dei suoi, Napoli-Cagliari 2-0!! E' fatta, anche questa è fatta, del Cagliari facciamo quello che vogliamo. Figurarsi...Zeman..il calcio totale, mai mollare. Contro il Napoli si scatena Diego, Diego Farias e Ibarbo, da soli mettono il Napoli in ginocchio, il primo dribbla tutti sulla fascia e serve ad Ibarbo un pallone in area, su di lui ci sono due dei nostri, li fa sedere a terra ed insacca alle spalle di Rafael. Da questo momento in poi il Cagliari ribalta la partita, diventa padrone del gioco. Farias ed Ibarbo fanno quello che vogliono, quando vogliono e come vogliono. 

Inizio di secondo tempo, 1 minuto di gioco, su dormita generale della difesa e dell'impantanamento dei piedi di Rafael in quella buca ciclopica nella sua area, Farias pareggia. Ricominciamo da capo. La speranza dalle parti nostre non muore mai però il più delle volte è la prima che ci abbandona. Il Napoli ricomincia a tessere la sua tela con tante difficoltà. Il Cagliari sistematicamente gioca quattro contro tre, pressa alto, pressa asfissiando i portatori di palla, uno di questo è Koulibaly, non è mai certo di quello che vuole fare, tocca il pallone più volte prima di liberarsi dello stesso. Altra domanda: se Henrique ha giocato a centrocampo ed in attacco, non dovrebbe essere lui ad impostare l'azione? Al 33°minuto di gioco evento nell'evento: dopo attenta ricerca negli annali e nelle foto di famiglia risalenti alla sua giovane età, si rivede un cross di Cristian Maggio, preciso e forte per la testa di De Guzman: gol! 3-2, il Napoli mette la testa avanti. Forza ci siamo, trenta minuti e portiamo la vittoria a casa. Macchè. 6 minuti dura il vantaggio perchè il Diego sardo grazie ad una idiozia collettiva del clan Henrique-Rafael-Koulibaly che invece di spazzare via la palla la giocano a terra e per di più vicino l'area, vengono pressati e perdono la palla...la ritrovano in porta per il 3-3 finale! Benitez prova negli ultimi minuti a cambiare il gioco, mette Britos la dietro e sposta Hamsik e Ghoulam più avanti, liberando uno spento Callejon a dare più spinta. Ormai gli azzurri non ne hanno più. 

Come diceva il buon Catalano (Indietro Tutta, trasmissione di Arbore) pareggiare è meglio di perdere, altro risultato utile per i nostri azzurri, ma non è così che possiamo buttare via tre punti. Oltre ai due infortunati, oggi abbiamo regalato altri due giocatori al Cagliari: Hamsik e Callejon, il primo non si capisce più dove deve stare, cosa deve fare e se lo mettessimo al posto di Starace (magazziniere) farebbe male anche quel ruolo. Il secondo, lo spagnolo, ha pensato di presidiare la fascia e non esporsi più di tanto. Higuain lo si è visto dappertutto, come Gargano, ma l'intensità che mettono questi due non la si riscontra negli altri componenti. Non possiamo sempre giocare contro la Roma e la Fiorentina, per trovare 11 giocatori concentrati. Invece di cercare il sostituto di Insigne, proviamo a togliere quella mozzarella dalla nostra porta. Vi chiedo scusa, è un pensiero mio personale, ma un portiere deve dare sicurezza, un portiere quella palla la deve buttare via e non giocarla a terra. Benitez quando fai il turnover ricordati che in panchina tieni Andujar..non l'ultimo arrivato. Non è perso nulla, da domenica prossima ricominciamo la scalata al secondo posto, il campionato è lungo, non molliamo.
Francesco Ricciuto

martedì 18 novembre 2014

Occhio malocchio....



La sfortuna non è cieca..ci vede benissimo. Scusate come lo spieghiamo quello che sta succedendo da dieci giorni a questa parte? Quando tutto stava per girare per il verso giusto, ci troviamo a fare i conti su chi è disponibile e soprattutto nel ruolo fondamentale: la vecchia ala nel calcio? Lorenzo Insigne dopo il crack a Firenze starà fuori dai giochi dai quattro ai sei mesi, stagione quasi finita. Dries Mertens che per poco, in uno scontro di gioco, non ci rimette l'osso del collo, rimane privo di sensi e viene trasportato in ospedale per  fare ritorno a Napoli successivamente. In dubbio per la sfida contro il Cagliari. Camillo Zuniga che sta in cura presso uno specialista con la cura delle cellule staminali per evitare l'intervento operatorio. Cristian Maggio convocato per la Nazionale, fa presto ritorno a casa per influenza ed anche lui non sa se farà parte della lista convocati contro i sardi. E per finire il lutto che ha colpito il Presidente Aurelio De Laurentiis per la perdita della mamma. Su questo vorrei esprimere le condoglianze al Presidente da parte di Napolimania-Generazione Azzurra e dire a quei quattro deficienti che incuranti del momento hanno scritto di tutto sul numero uno azzurro: "siete dei poveri di animo e manifestate la totale assenza di neuroni nelle vostre teste. Quest'ultima vi serve solo per dividere l'orecchio destro da quello sinistro"

Tornando alla "sfiga", vedete da voi che negli ultimi dieci giorni è venuto fuori un bollettino di guerra. Mister Benitez ha il suo bel da fare per tenere alta la fiducia dei suoi ragazzi. Un occhio al campo di Castel Volturno e l'altro ai vari incontri delle nazionali che vedono impegnati i calciatori azzurri. Fino a questo momento dall'Argentina alla Slovacchia tutto sta filando liscio, sperando che entro domani ritornino tutti alla base in buone condizioni. Come sempre quando ci stanno gli incontri della Nazionale, si scatena il fantomatico calcio mercato. Napoli, nemmeno a dirlo visti i recenti sviluppi, è in pole position. Sono stati accostati alla maglia azzurra non meno di trenta calciatori, ed ognuno di loro è stato sponsorizzato da "trenta penne" diverse...sparando nel mucchio un nome si azzeccherà. Il fortunato che avrà "ngarrato" il nome giusto , per i prossimi 10 anni potrà scrivere minchiate ad honorem. Non riguarda solo i calciatori, ma prende in pieno anche Benitez, il suo rinnovo è più importante della scoperta di un nuovo pianeta con l'esistenza di forme di vita. Nonostante abbia spiegato, lo spagnolo, che ad ogni sosta internazionale  approfitta per tornare a casa dalla sua famiglia, che la sua famiglia visto gli impegni dei componenti non si muoveranno da dove stanno, deve subire e sentire sempre le stesse cose. Qual è il problema? Perchè tentate sempre di trovare quello che non esiste? Benitez, spagnolo di nascita ma napoletano di animo, sono sicuro al 100% che penserà sempre la stessa frase: "FACITM STA QUIETE"

Francesco Ricciuto

domenica 9 novembre 2014

Fiorentina - Napoli 0-1 a noi la bistecca piace sempre!

Prima di qualsiasi commento sulla grande vittoria del Napoli, il pensiero va a Lorenzo Insigne. L'augurio è ovviamente che gli esami domani diano esito negativo e che sia una semplice distorsione. Torniamo alla partita. Primo segnale dato da Benitez per portare a casa la partita: lo schieramento. Per la seconda volta la stessa formazione. Il primo tempo la Fiorentina è stata in balìa degli azzurri, a parte un tiro di Babacar. Il Napoli avrebbe potuto segnare quando e come voleva...ma ovviamente a noi tifosi tocca soffrire. 

Tanto gioco, tanto possesso palla ma nessun gol. Su questo Benitez deve insistere negli allenamenti e far si che tutti diventino più cinici. Montella non sa come reagire, muto più del solito nel suo box vede la sua squadra subire la potenza del Napoli. Che i nostri amati stanno migliorando lo si vede di partita in partita. Pressano, rincorrono gli avversari, mai una sbavatura nel reparto più criticato: la difesa. Insigne continua nel suo momento magico, è sempre presente in ogni azione. All'8' lo scugnizzo crea letteralmente il panico tra la difesa viola mettendo di poco fuori. Lo si vede non solo al tiro ma serve più volte palla ad Higuain permettendogli di andare in porta. Neto gli nega il gol. Al 21° minuto, nel tentativo di recuperare palla, Lorenzo appoggia male il ginocchio a terra, si capisce subito che tanto lieve non è l'infortunio e viene portato a braccia nello spogliatoio ed entra Dries Mertens. Gli azzurri non si distraggono, continuano a macinare il loro gioco, al 25 minuto potevamo raccontare di aver assistito al gol più bello di Higuain di fattura Maradoniana (con il dovuto rispetto s'intende): palla al piede, dribbla chiunque si trovi davanti, ne salta quattro ma al momento della conclusione angola troppo il tiro. Peccato! La Fiorentina ha paura ed il Napoli lo capisce. Nel giro di due minuti prima con Mertens e poi con Hamsik va al tiro. Esce allo scoperto anche Callejon, che fino al 43' ha coperto benissimo la sua fascia di competenza, di fronte a lui si alternavano Cuadrado e Alonso. Da una palla recuperata da David Lopez, sempre più prezioso, lo spagnolo va al tiro ma la conclusione finisce di poco fuori. Un minuto dopo l'apoteosi: gol da favola del Pipita in mezza rovesciata...fuorigioco. E' la sua serata e lo si vede, anche se a tratti mostra cenni di nervosismo, vorrebbe sempre palla tra i piedi...non sempre è possibile, dovrebbe capirlo ma si sa gli attaccanti vivono esclusivamente per il gol. Finisce il primo tempo con un po' di rammarico. Se all'intervallo il risultato fosse stato almeno di 2-0 per i partenopei non ci sarebbe stato nulla da dire. Ed invece, reti inviolate al Franchi. 

Nel secondo tempo i viola provano a fare la partita. Il Napoli non molla un centimetro. Al 13° minuto quando Cuadrado mette in difficoltà Rafael con un tiro indirizzato all'angolino basso. Ottima risposta del portiere napoletano che devia all'ultimo in corner. Sedicesimo, nel momento migliore della Fiorentina, ci pensa lui, sempre lui, GONZALO HIGUAIN. Corta respinta di Tomovic, l'argentino recupera in area e con un missile gonfia la rete. Vantaggio meritato del Napoli. I viola spostano il loro baricentro più avanti, vogliono recuperare lo svantaggio, Benitez opera le sue contromisure: esce Hamsik per De Guzaman ed uno stanco Higuain (ovazione del popolo azzurro presente allo stadio) per Henrique. Entra anche Mario Gomez ed è lui che fa tremare gli azzurri, noi tifosi e la traversa: grande girata di testa in anticipo su Koulibaly. Il Napoli commette degli errori in appoggio evitabilissimi, dando la possibilità ai viola di assediare l'area partenopea. Altro pericolo al 45°minuto su un tiro di Pasqual. Solo Santo Kuolibaly evita la beffa salvando sulla linea. Finisce la partita: Napoli solo al terzo posto. Il lavoro di Benitez sta dando i suoi frutti, la squadra gioca di più, impone il suo gioco. Dovrebbe solo essere più cinica...arriverà anche questo. Godiamoci questa vittoria, aspettando il Cagliari, aspettando Insigne...aspettiamo...noi qua stiamo. Forza Napoli Sempre.
Francesco Ricciuto

venerdì 7 novembre 2014

Napoli-Young Boys 3-0. Ipotecato il passaggio del turno

Jonathan De Guzman, l'olandese volante con la sua prima tripletta nel Napoli, ipoteca il passaggio del primo turno in Europa League. Rafa Benitez opera un robusto turnover, in campo ci sono 7 elementi presenti in terra svizzera  sconfitti per 2-0. Stasera è tutta un'altra storia, un altro Napoli, altra mentalità. Atteggiamenti che fanno sperare noi tifosi, il periodo nero di settembre e ottobre è alle spalle. Un dato che fa riflettere: i ragazzi giocano quasi sempre in trasferta, anche al San Paolo. Ieri c'erano nemmeno 12.000 spettatori, vuoi la serata nuvolosa, vuoi lo spessore dell'avversario non di richiamo, la gente ha preferito disertare, non c'è ancora totale fiducia nella squadra. Rafa Benitez sta lavorando anche su questo aspetto, riportare la gente allo stadio ed i ragazzi senza fare tanti proclami si stanno impegnando per far si che ciò accada. In campo scendono : Rafael, Mesto, Henrique, koulibaly, Britos, Inler, Gargano, Mertens, De Guzman, Insigne, Zapata. Fuori i tre tenori Higuain, Hamsik, Callejon. Inizio di patita un poco incerto, i collegamenti tra i reparti faticano a trovare la giusta sintonia...per poco. Poi il Napoli prende letteralmente a pallate gli svizzeri. Sale in cattedra l'uomo più in forma del momento: Lorenzo Insigne. Lancio di Koulibaly lo scugnizzo si inserisce e tiro a volo, il portiere è ben piazzato. Azione dopo tiro di Insigne su una corta respinta ed il numero uno svizzero gli nega la gioia del gol. Il risultato non si sblocca, è la volta di De Guzman su due occasioni, la prima calcia fuori e la seconda di testa per poco a lato della porta. Britos riceve un colpo in testa, al ritorno in campo dopo lo stop forzato è costretto ad uscire dopo 38 minuti, entra Ghoulam. Il portiere Mvogo para tutto quello che gli passa davanti, come sempre contro il Napoli usufruiscono del miracolo di San Gennaro e diventano imbattibili. Ma contro la sfortuna c'è solo un modo per vincere:AVERE UN PO' DI CULO ! Cosi succede: siamo al termine del primo tempo De Guzman sulla fascia a circa 30/35 metri tira...si si per noi tifosi ha tirato, traiettoria strana che ad un certo punto cambia totalmente, il vento ci aiuta e fa si che il pallone si infili alle spalle del portiere. Finisce cosi il primo tempo, nella seconda metà di gioco il copione non cambia: Mertens, Zapata, Insigne e lo stesso De Guzman si mangiano gol a grappoli. E' un assedio, troppo stretto l'1-0, gli svizzeri spariscono dal rettangolo di gioco. Al 75 minuto Inler, stasera capitano, recupera una palla a metà campo, serve Zapata che punta con potenza la porta avversaria, salta tre avversari, al momento di tirare attira su di se i due difensori e serve l'assist a De Guzaman. Napoli 2- Y.Boys 0. Per un attaccante che gioca poco fare un assist ad un compagno non è cosa da poco, poteva essere egoista...Rafa Benitez incita a gran voce i suoi ragazzi a non mollare la presa, vuole altri gol, vuole ribaltare il 2-0 dell'andata, i ragazzi non si fanno pregare. Entrano Callejon ed Higuain per Insigne ed un buon Zapata. A 5 minuti dal termine il Napoli va ancora in gol, palla a Mertens sulla fascia con un no look(passaggio senza guardare) serve Ghoulam, azione potente e cross al centro dove c'è lo scatenato olandese che realizza la sua tripletta e porta a casa il pallone come trofeo. Buona partita, per mentalità, concentrazione e sopratutto atteggiamento, il Napoli di qualche tempo fa è alle spalle. Adesso non bisogna fermarsi, domenica c'è un incontro importante in trasferta contro la Fiorentina. Fare risultato al Franchi darebbe un chiaro segnale al campionato...esiste anche il NAPOLI.
Francesco Ricciuto

sabato 1 novembre 2014

Napoli- Roma 2-0..ed è anche poco!

Il Napoli che vogliamo sempre. Il Napoli che se gioca con l'Entella deve giocare con la stessa cattiveria e concentrazione. Quest'ultima ha fatto la differenza, con la Roma non puoi permetterti di sbagliare se no vieni castigato subito. I punti persi nelle ultime partite ci hanno fatto capire che bastava stare più attenti la dietro ed ora stavamo parlando di altre posizioni in classifica. Benitez schiera l'11 titolare, Insigne e Callejon in appoggio a Higuain, David Lopez e Jorginho a centrocampo con Marek Hamsik tra i due reparti, in difesa Koulibaly, Albiol , Ghoulam e Maggio, Rafael in porta. 3 minuti ed il Napoli è in vantaggio , azione sulla sinistra di Insigne, tiro o cross deviato da un difensore della Roma, arriva la palla in  area ad Higuain che con una spettacolare girata a volo insacca nella porta dell'ex De Sanctis. Apotesosi al San Paolo. E' un Napoli diverso, gli azzurri occupano tutto il campo, non lasciano nulla ai giallorossi. Pressano, tallonano chiunque sia in possesso di palla, Lopez e Jorginho non danno respiro a nessuno. La Roma è tramortita, il Napoli in 15 minuti poteva realizzare altri tre gol: prima Insigne con un diagonale impegna il numero uno romano che manda di poco fuori. Poi è la volta di Higuain, palla rubata a centrocampo e contropiede del Napoli 3 contro 2, l'argentino punta la porta, ai suoi lati Callejon e Insigne, limite dell'area invece di passare scaglia una sassata in porta..De Sancits para, Higuain non molla l'azione passaggio ad Hamsik ed incrocio dei pali. Il Napoli si esalta, Koulibaly ferma tutti, è un muro e dai suoi anticipi il Napoli riparte. é la volta di Insigne ad involarsi verso l'area. palla a Callejon che con un tiro violento, respinta e Thorosidis antincipa di un soffio Higuain. La Roma tutta non sa come fermare Lorenzo Insigne, gli è mancato solo il gol, ha fatto quello che voleva in campo. E'un altro giocatore rispetto a due mesi fa. Il secondo tempo inizia con il Napoli che attende la Roma per ripartire in contropiede, tattica riuscita. Inizia la girandola delle sostituzioni, esce un sempre più spento Hamsik per Gargano, entra Inler per Lopez e Merten per un fantastico Insigne. La Roma prova a giocare, arriva fino al limite dell'area napoletana, ma c'è un problema :GRANDE, GROSSO E FORTE MISTER KOULIBALY!! Nessuno passa, il Napoli potrebbe schierare solo lui in difesa, basta e avanza. Da lui parte l'azione più bella della partita: ruba palla sulla fascia, anticipa di testa un avversario e si invola verso l'area insieme a Callejon, limite dell'area palla allo spagnolo che con un maledetto cucchiaio tenta di beffare la Roma, la palla viene fermata sulla linea della porta. E'un altro Napoli. E' un'altra squadra! Non possiamo buttare via questa vittoria, ci pensa Callejon che con un azione uguale a quella del cucchiaio precedente, stavolta insacca sotto le gambe del portiere. 2- 0 un pensiero a Ciro, un pensiero con un bel pò di bestemmie per i punti persi, ed un pensiero futuro: QUESTO è IL NAPOLI CHE VOGLIAMO!!
Francesco Ricciuto

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