martedì 24 novembre 2015

Contro il Verona non è solo una vittoria di calcio

La soddisfazione della vittoria è innegabile, ci regala il secondo posto. La soddisfazione di vincere in trasferta e non subire gol è grande. Ma volete mettere la soddisfazione di vincere a Verona, quando tutto lo stadio inneggia al Vesuvio e al colera, riempiendo di insulti Lorenzo Insigne e lo stesso li castiga segnando il gol del vantaggio? Non ha prezzo! Ritorniamo all'inizio gara: squadre schierate in campo, nello stadio echeggia la Marsigliese in onore di chi ha perso la vita negli attentati a Parigi, emozionante, tutti applaudono, tutti commossi, ti fa ben sperare per il futuro sempre più nero per la nostra civiltà...Dura due minuti! Al termine dell'inno francese, lo stadio e non solo la curva, lo stadio intero rivolge ai napoletani un caloroso benvenuto, dove nel concetto più semplice si chiedeva al Vesuvio di eruttare. Siamo abituati, ci fa male ogni volta, ma siamo abituati, perchè non succede solo a Verona. Siamo abituati ad ascoltarli in ogni stadio e anche quando non giocano gli azzurri, tipo a San Siro domenica sera, quando i tifosi interisti hanno cantato a più non posso cori contro Napoli e napoletani inizi a domandarti: come possiamo essere solidali con il mondo se in casa nostro regna l'odio, il razzismo e l'ignoranza? Chi dovrebbe condannarli, riportando ciò che succede, li difende o quasi, che speranza abbiamo che cambi qualcosa? Se avete avuto la possibilità di ascoltare la Sig.ra Ilaria D'Amico a Sky Sport quando il giornalista Condò denunciava che non ha nessun senso cantare la Marsigliese e dopo inveire contro i napoletani, la nota giornalista" mi aspetto che la curva veronese ritorni a darci cose belle" Cosa? A memoria d'uomo non ricordo nulla di buono dei veronesi nei nostri confronti,sempre razzismo in ogni occasione. Ipocrisia allo stato puro negli stadi italiani. Ritorniamo alla partita: Reina sta cercando nuove occupazioni durante i 90°di gioco, nuove amicizie o giochi da tavolo. Albiol, Ghoulam, Chiriches, Koulibaly, Hjsay sono noiosamente perfetti, ogni tanto qualcuno di loro sbaglia di proposito cercando di impensierire Reina ottenendo scarsi risultati visto la mediocrità degli avversari annullati dal primo minuto. Hamsik, Allan e Jorginho: il primo segna di meno è vero, ma è una macchina perfetta negli inserimenti e scatti tra le linee mettendo in crisi gli avversari, il secondo arriva ad un certo punto che pur di togliere palla a qualcuno pressa anche i suoi compagni di gioco e riparte, l'italo brasiliano è il metronomo di Sarri , organizza, gestisce, recupera, riparte, propone, tira, dribbla..lo stavamo vendendo. Veniamo al trio d'attacco : Callejon, Higuain e Insigne. Lo spagnolo ha perso la via del gol continuo, come Hamsik, ma su quella fascia, la sua fascia di campo, non si passa e quando riparte mette ansia agli avversari, ritornasse anche al gol sarebbe il nuovo acquisto del Napoli. Il Pipita: segna, corre, difende, fa assist, ripiega, recupera e riparte, la soglia dei "Vaffa.." verso compagni e mister è calata di tanto, mai stato così in forma, gioca senza fermarsi da giugno scorso, qualcuno di noi lo ha notato? A proposito: Ride. Lo scugnizzo per eccellenza, in tutto e per tutto, a volte amabile, a volte irritante, da coccolare in occasioni di belle giocate da schiaffi nelle stesse, partita per partita si sta ritagliando il suo spazio, sempre più incisivo, sempre più la maglia azzurra cucita sulla pelle, un napoletano che castiga i veronesi è il massimo che si può chiedere. Sarri uomo di altri tempi, mai una parola fuori posto o al di sopra delle righe, sempre attento ai particolari, sempre concentrato anche quando la partita ti permette di stare più sereno. Ha reso  Napoli una macchina perfetta per qualsiasi corsa, da registrare mano mano e fare piccole modifiche per far sì di tenere sempre il passo delle altre avversarie. Della partita contro il Verona non voglio scrivere nulla, non lo meritano, darei importanza all'ignoranza, darei importanza a chi merita nulla in tutti i sensi. Giovedi ci aspetta l'impegno in Europa League con il Bruges, siamo già qualificati come primi del girone, preoccupa solo se si disputerà la gara visto che l'allarme attentati non scende sotto la soglia della tranquillità. In ogni caso sono stati venduti 1.300 tagliandi per i tifosi azzurri, la squadra come sempre non sarà sola. Queste sono le preoccupazioni di una partita di calcio: la paura che possa succedere qualcosa di grave per attentati infami e non l'inciviltà dei veronesi. A proposito, spero che gli stessi tifosi gialloblù abbiano capito il coro dei napoletani, cantato nella nostra madre lingua italiana, a scanso di equivoci riporto le testuali parole così che, se qualcuno dei veneti sappia leggere faccia passaparola ai suoi simili " E tanto già lo so che l'anno prossimo giochi di sabato" traduco " caro veronese noi napoletani sappiamo già che l'anno futuro giocherai all'orario programmato dalla Lega B, il sabato alle ore 15:00"
Francesco Ricciuto

lunedì 9 novembre 2015

Higuain con una magia regala i 3 punti al Napoli

200 gol con le maglie di club (River Plate, Real Madrid, Napoli) un traguardo prestigioso per Gonzalo Higuain, primo posto nella classifica dei capocannonieri della Serie A con 9 gol, la settima volta che l'argentino segna di seguito al San Paolo prima di lui ci riuscì solo Maradona con 9 gol, non c'è niente da aggiungere se non che questo è il miglior momento per l'attaccante del Napoli, un giocatore completamente rigenerato da quando è arrivato Maurizio Sarri, non parlo solo dei gol ma della sua completa dedizione e disponibilità per la squadra: arretra, tampona, rincorre e fa ripartire stesso lui l'azione, ed è più rilassato in campo,un atteggiamento che non apparteneva al Pipita negli anni passati e, se continua ad ascoltare il mister napoletano, l'argentino ha ancora ampi margine di crescita. Di scena al San Paolo è l'Udinese di Colantuono, i friuliani non navigano in buone acque e sono in cerca di risultati esterni, privi di Di Natale e Zapata..cercano l'impossibile. Il Napoli con il collaudato 4-3-3 e con tutti i titolari a disposizione con, davanti il trio meraviglia Insigne,Callejon,Higuain, a centrocampo Jorginho,Allan,Hamsik, in difesa i quattro collaudati Albiol,Koulibaly,Hysaj,Ghoulam, in porta l'imbattibile Pepe Reina. La partita come sempre la conduce il Napoli, ma, come contro il Genoa sette giorni fa, gli avversari pressano ad uomo le fonti del centrocampo azzurro: Lodi marca ad uomo Jorginho, Badu pressa Hamsik, costringendo i padroni di casa ad usare più gli esterni e ad arretrare a turno Insigne e Callejon sulla trequarti con il compito di trovare spazi verso la porta avversaria. Sembra la fotocopia della partita della settimana precedente: una mole di gioco elevata, tanto possesso palla e scarsa lucidità quando si tratta di centrare la porta, tutto il fronte d'attacco si impegna a giocare palla, facendo a meno delle idee di Jorginho e Hamsik, francobollati a metà campo. Gonzalo Higuain si carica la squadra sulle spalle, capisce che solo con una magia si può portare a casa l'intera posta. Ci prova prima con una splendida girata a volo colpendo il palo ma era fuorigioco poi, in un fazzoletto di campo stoppa, si gira con un tiro a volo che esce di poco. La squadra è presente, il gioco c'è, manca il gol, finisce il primo tempo con un uscita del portiere bianconero sui piedi di Callejon. Alla ripresa del gioco, il Napoli pressa fino nell'area dell'Udinese intento a chiudere subito i giochi. All'ottavo minuto di gioco una vera e propria magia di Higuain porta gli azzurri in vantaggio: Jorginho intercetta palla a centrocampo e lancia l'argentino corpo a corpo con il difensore che in tutti i modi cerca di portarlo fuori area, tocco preciso, lento e diabolico del Pipita ed il pallone si appoggia al palo più lontano e si insacca. Delirio sugli spalti e manca poco che lo stesso argentino, su lancio dello scugnizzo napoletano, con un beffardo pallonetto non realizzi la sua personale doppietta. La sicurezza che trasmette la squadra, anche se con il minimo vantaggio, è tanta, non c'è più quella paura di essere rimontati nel finale con un errore della difesa o svarione di qualche giocatore, la difesa ed il centrocampo sono un perfetto metronomo, difficile che qualcuno sbagli un movimento, l'unica paura può arrivare solo da  Reina: è sempre inoperoso, per l'ennesima partita,e potrebbe avere dei cali di concentrazione, ma non è così quando su un colpo di testa di Widmer sotto la traversa, il portierone azzurro ci mette il guantone e manda in angolo con una semplicità disarmante. Finisce così la partita, il Napoli si gode due giorni di riposo per la sosta della nazionale per poi prepararsi per la trasferta di Verona. Verona che è negli ultimi posti della classifica, e che il Napoli dovrà spingere ancora più giù, memore di un Parma-Verona mai dimenticato, gli emiliani stanno pagando in Serie D, adesso è il momento dei fan di Giulietta. 
Francesco Ricciuto 

Post più popolari