lunedì 27 ottobre 2014

Napoli-Verona 6-2....I GIOCATORI VERI FANNO LA DIFFERENZA

Il Napoli doveva vincere, ci voleva la reazione, il Verona, Giulietta è quello che è.... 23 secondi Napoli-Verona 0-1! Nel nome del padre del figlio e dello spirito santo...inizia nel peggiore dei modi la partita più bella del Napoli. Non oso immaginare cosa sia passato per la testa a Benitez, ai giocatori, ai tifosi presenti allo stadio e quelli a casa. Ti aspetti il peggio: l'esonero, i fischi, contestazione. Invece passano i minuti e vedi il Napoli dell'anno scorso, grinta, cuore, gioco, sopratutto si vede un'altra squadra, si vedono giocatori che non ci stanno a regalare un'altra partita agli avversari, non ci stanno a pagare un prezzo salato all'ENNESIMO ERRORE DIFENSIVO, si perche dopo 23 secondi, stai fresco, concentrato, tieni la posizione..invece Halfredsson da solo, fuori area, riprende una respinta di Albiol, prende la mira ed insacca! Non si può, non è possibile. Invece succede quello che tutti ci auguravamo, una prova di forza. 35 minuti di gioco ed il Napoli ha collezionato già 10 calci d'angolo, stiamo ancora sotto di un gol, ma non abbiamo paura stavolta. E'una squadra diversa, è la stessa squadra che ci aveva abituati bene l'anno scorso. Lorenzo Insigne, il migliore in campo insieme ai tre marcatori è una spina nel fianco dei veronesi, va al tiro tre volte, non ha fortuna nel trovare il gol perchè c'è  un problema : i portieri avversari al San Paolo diventano superman. Il Rafael veronese prende tutto, dappertutto e con bravura e culo, si quello, ci vuole anche quello, come sulla girata a volo di HIguain, un tiro bellissimo che se si insaccava veniva giù il San Paolo, para facendo un volo esageratamente bello e nega il gol. Ma nulla può sulla veemenza del Napoli nel finire del primo tempo, azione del Napoli tambureggiante, palla a Callejon sulla fascia, cross, respinta della difesa, arriva Marek da dietro, come ha SEMPRE FATTO NEGLI ULTIMI 8 ANNI e sfonda la rete. Lo slovacco messo a fianco della punta è inutile, partendo da dietro ha tutto lo spazio che vuole per fare quello che vuole. E' una liberazione il pareggio, se si poteva non si faceva l'intervallo, si giocava subito. Il Napoli torna in campo nel secondo tempo intenzionato a sbranare i veronesi. Così succede. è ancora Hamsik a portare in vantaggio il Napoli, respinta corta veronese, arriva lui da dietro ed insacca il 2-1. E' fatta! Forse...si perchè noi tifosi non sapevamo che nel Verona giocasse l'incarnazione di Maradona: NIco Lopez, dribbling in area, salta tre avversari come birilli, fa quello che vuole contro i pali degli alberi piantati in area azzurra e pareggia. Ritorna lo spettro delle ultime partite giocate vergognosamente. Ma solo per un attimo, il Napoli Aveva voglia di riscatto. 22 minuti del secondo tempo palla recuperata a centrocampo e  palla ad Higuain che mette in porta il 3-2. Liberazione per l'argentino e per tutti noi. Passano meno di 9 minuti ed il capocannoniere del campionato, Callejon insacca a suo modo il 4-2, lo spagnolo è una sentenza in area per gli avversari salgono a 7 i gol realizzati fino a questo momento. Il Napoli vola, non vuole fermarsi, ha voglia di giocare, il Verona è frastornato. Esce Insigne tra gli applausi, gli è mancato solo il gol, entra Mertens. Gonzalo Higuain ci prende gusto, è l'autore del 5 gol, grazie a Mertens che si procura un calcio di rigore, realizza la sua prima tripletta ed il sesto gol per il Napoli. Era questa la partita che volevamo vedere, che ci auguravamo che il Napoli giocasse anche in quelle passate, adesso non bisogna fare più passi falsi. Ieri hanno dimostrato che se vogliono possono tutto. Attenzione però: nella gioia di ieri c'è stata una uscita poco felice di Benitez, cioè si e' dato la zappa sui piedi. Davanti ai microfoni Sky dice" squadra in forma? è grazie al mio turnover". Allora caro mister: grazie al tuo turnover abbiamo fatto solo figuracce, perso punti e partite, ciò significa che IN CAMPO POSSONO GIOCARE SOLO QUELLI DI IERI SERA FINO AD ESAURIMENTO ENERGIA!! Il turnover non lo puoi proporre in toto, perche quelli che tieni in panchina sono scarsi e lo hanno dimostrato!
Francesco Ricciuto

domenica 26 ottobre 2014

E quindi uscimmo a riveder le stelle...

Hamsik. Higuain. Callejon. Chiaramente. Ma anche Insigne, David Lopez, Koulibaly e Jorginho.  Si. Nel cielo di Fuorigrotta questa sera si sono nuovamente viste una miriade di stelle. E non succedeva da un po' al San Paolo. Tanto. Troppo. E quale migliore occasione della partita contro il Verona?! Tanto di cappello al SIGNOR Rafa Benitez. Scontato dirlo ma è merito suo se tutte le stelle partenopee sono tornate a brillare. Precisazione, come detto, banale. Ma ugualmente a quando accade che perdiamo in malo modo e s'addossano tutte le colpe all'allenatore, così deve succedere anche in caso contrario...cioè quando vinciamo e sembriamo la squadra più forte del mondo. Che poi i due casi, a Napoli, si verificano anche a distanza di soli tre giorni. Ma questo è un altro discorso. Nel posticipo delle 18 in campo si è visto, a lunghi tratti, il Napoli (lontanissimo fino a tre giorni fa) dello scorso campionato. Possesso palla, pressing, compattezza, fantasia...e gol! Ed è da qui che bisogna ripartire. Mercoledì si va di scena a Bergamo, altro campo difficile prima della partitissima contro i giallorossi di sabato 1 novembre

Pagelle:
Rafael 6 - Per il morale. Stasera dei 4 tiri che ha fatto il Verona in porta: due sono finiti dentro (e sul secondo, al pari dei suoi compagni di difesa poteva e doveva fare di più). Gli altri due li ha respinti. Non proprio con tranquillità e sicurezza ma almeno due parate le ha fatte.
Maggio 6.5 - Ha messo al centro dell'area di rigore avversaria il primo cross buono del campionato. Ed è di per sè una notizia. A questo aggiungiamo che in copertura se l'è cavata degnamente e spesso si è sovrapposto a Callejon creando superiorità numerica. Una buona prova. Finalmente.
Koulibaly 6 - Si è fatto beffare come un ragazzino inesperto da Lopez in occasione del 2-2. Tolto questo grossolano errore ha disputato la sua solita partita di cuore e polmoni. Un baluardo difensivo che non ha permesso a nessuno degli attaccanti avversari di arrivare alla conclusione. Non a caso il Verona ha tirato in porta, in tutta la partita, 4 volte. 
R. Albiol 6.5 - Per la prima volta in questo campionato arriva e supera la sufficienza. La meriterebbe già soltanto per quella discesa incredibile lungo l'out di destra con il successivo assist impeccabile per Higuain. Sappiamo che è un difensore che vale. Ma sappiamo anche che non è al 100%. Vista la gara di stasera però, possiamo dire che sta recuperando.
Ghoulam 6 - Sa fare molto di più del compitino. E lo deve fare. Al San Paolo stasera la squadra ha giocato bene e non ha avvertito molto la sua "assenza". Ma non sarà sempre così. Benitez conta su di lui ed anche tutti i napoletani che lo hanno applaudito in diverse occasioni lo scorso campionato. Può fare la differenza e tutti si aspettano che la faccia. Il compitino e basta non è da lui. 
David Lopez 7 - Impossibile contare il numero dei palloni recuperati e delle azioni avversarie spente sul nascere. E' un mediano puro. Polmoni, forza fisica e tanta corsa. E quando gli si chiede di mettere questo in campo, non tradisce le aspettative. 
Jorginho 6.5 - Non male. E' giovane e quindi commette ancora qualche errore di troppo in fase di impostazione. Però ha voglia di giocare, di inserirsi negli schemi di Benitez. Si smarca, cerca la verticalizzazione. Si fa vedere sempre dai compagni. Ed è quello che serve al Napoli. 
Callejon 7.5 - Ad inizio ripresa ha sbagliato un gol soprendendo tutti. Le palle lunghe sul secondo palo sono il suo forte. Conosce benissimo i movimenti che deve fare e quelli dei suoi compagni. L'errore gli può capitare una volta ma alla seconda occasione non sbaglia. E' già a quota 7 gol in campionato e non è che all'inizio. E' il terrore dei terzini delle squadre avversarie. Quando è al vertice dell'area di rigore sa già come, dove e quando mettere la palla in fondo al sacco. Micidiale. 
Hamsik 8 - La doppietta gli serviva come il pane. Da quando a fine primo tempo ha ristabilito la parità, si è trasformato. E' diventato un altro calciatore. Nella ripresa è diventato immarcabile. Ha preso coraggio ed ha osato anche qualche passaggio più complicato. E' tornato ad essere l'Hamsik che tutti conosciamo. Il capitano! 
Insigne 7 - Una gran bella prova per Lorenzo. Nel primo tempo è stato tra i più propositivi nel Napoli. Cross, tiri, passaggi filtranti. Ed anche in fase difensiva ha dato un contributo notevole. Gli è mancato il gol ma arriverà. Stasera lungo la fascia sinistra ha seminato il panico. E, ciliegina sulla torta, ha fatto pace col pubblico del San Paolo. Per lui tanti applausi all'uscita dal campo. Ricambiati chiaramente. 
Higuain 9 - Che dire. Tre gol, più uno VALIDISSIMO annullato per fuorgioco. Un miracolo del portiere del Verona su un tiro al volo diretto sotto la traversa. Ha corso per tutta la partita pressando i difensori avversari. Lo abbiamo visto "cambiare gioco" a centrocampo quando il catenaccio veronese impediva di attaccare in verticale. Corre e dribbla in velocità gli avversari mettendoli a sedere con semplicità disarmante. Tira (e frequentemente segna) di destro, di sinistro e di testa. Di potenza o piazzando i palloni col contagiri sul palo lontano. Si fa trovare sempre al posto giusto al momento giusto. Se poi ora che si è sbloccato anche in campionato, riesce a trovare la continuità...toccherà mettergli 10 tutte le partite. E non vedo l'ora! 

Benitez 8 - Basta il risultato a sintetizzare tutta la grande opera di Rafa Benitez. 6-2 ammette ben poche repliche. Lo svantaggio arrivato dopo appena 25 secondi dal calcio d'inizio, con un jolly di Halfreddson che difficilmente pescherà di nuovo, non lo ha minimamente turbato. E' cosciente del suo lavoro. Della sua squadra e delle idee di gioco che sta mettendo in pratica. Per di più offre un calcio spettacolare che non si vede su nessun altro campo di Serie A. Lasciamolo lavorare e godiamoci lo spettacolo. E' ovvio che ci sono ancora problemi tattici nel Napoli attuale, nessuno lo nega. Però se magari lo lasciamo lavorare in pace riesce anche a risolverli.

di Giuliano Bara

venerdì 24 ottobre 2014

Young Boys-Napoli 2-0. Al peggio non c'è mai fine.

Personalmente non difenderò più nessuno. Non voglio provare più a capire scelte, pensieri, gesti di tutta la società Calcio Napoli. Amo il Napoli, amo quella maglia azzurra, amo chi me la fa amare, non tollero  e nemmeno darò più fiducia a chi ci sta letteralmente facendo fare figure da quattro soldi. Non entro in merito a scelte tecniche per ovvi motivi, non ne ho le capacità. Non entro in merito a scelte societarie, sempre per gli stessi motivi, sono un tifoso. Vedo, commento, applaudo o fischio e nessuno può dirmi che sto facendo bene o male. Quello che vedo o sento mi porta a pensare e giudicare. Quello che so è che il mio Napoli è una squadra senza anima nè attributi e non ha un benchè minimo accenno di cazzima bensì "guallera" per i non partenopei la guallera è un rigonfiamento testicolare. 

Ci sono delle cose che continuo a non capire. E puntualmente si ripetono: questo maledetto turnover, 8 ieri sera. In altre partite è andato male, Benitez ieri lo ha riproposto e sono andati anche peggio è la confusione più totale. La ciliegina sulla torta è stata mettere Higuain a 7 minuti dalla fine sotto di due gol. Venti minuti prima inserisci Hamsik e Callejon. A che serve? Qual è l'utilità? Cosa speri? In 7 minuti questi tre ti tolgono dai casini? Casini da te creati! E ti dai la zappa sui piedi. Perchè invece non metti i titolari, metti al sicuro il risultato e dopo metti quelle quattro cazette in mezzo al campo? Parole tue "se guardo la panchina e vedo Michu, Henrique e Zapata, ho una panchina forte". I giocatori forti ieri hanno perso contro una squadra che è al centro classifica in svizzera. E' arrivata ai gironi dell' Europa League passando dai preliminari e tiene un allenatore che quando viene a Napoli si compra le magliette del Napoli (bancarelle). Non penso che Benitez non si sia accorto che le seconde linee sono scarse e che i big hanno la fiducia sotto i piedi ed il suo modo di gestirli non li sta aiutando. Anzi li manda piano piano sempre più in confusione

Stanno ancora con la testa alla eliminazione dalla Champions contro il Bilbao. A proposito gli spagnoli in Champions le stanno prendendo da tutti ed in campionato stanno messi peggio di noi. Non do la colpa a Benitez, gli contesto questo suo atteggiamento bonario ogni santissima volta "avevamo la partita in mano". Perso due a zero e quanti tiri abbiamo fatto? Gli contesto l'appoggiare le scelte societarie di mandare via determinati giocatori. Veri leader come Reina, esperti come Pandev per prendere giocatori scarsi, tutto  perchè De Laurentiis non può reggere il tetto dei salari. A questo punto caro Benitez se il presidente ti ha dato rassicurazioni che a gennaio ti aiuterà con nuovi acquisti, devi uscire allo scoperto e dirlo a noi tifosi. Per rispetto verso di noi devi dire la verità e noi avremo pazienza. Se così non fosse, per la stima che ho nei tuoi confronti dai le dimissioni, così questo schifo se lo piangerà De Laurentiis e capirà che per diventare grandi ci vuole ben altro. Tanto, fidati mister, qualunque altro allenatore con quei giocatori che hai schierato ieri non batterebbe manco la Pro Scarzese. Concludo chiedendo una grazia: NON CHIAMATECI PIU ALL'APPELLO NOI TIFOSI, NOI CI SIAMO SIETE VOI CHE SIETE ASSENTI! Il Napoli si ama e per amarlo bisogna pure criticarlo non farlo significherebbe scavarci la fossa da soli.
Francesco Ricciuto

lunedì 20 ottobre 2014

Pagelle Inter-Napoli: Callejon unica nota positiva

Non meritavamo la vittoria. Seppur a malincuore bisogna riconoscerlo. Ma siamo andati in vantaggio due volte! Due!!! A questo punto, anche se immeritatamente, ma prendiamocela la vittoria a 9 minuti dalla fine! Ed invece...rimontati per due volte nell'azione successiva al vantaggio. Roba che nemmeno nei campetti di periferia accade. Noi lo facciamo in Serie A, contro l'Inter. Al Meazza. Tra l'altro con due cross innocui (di cui uno ormai consueto da calcio d'angolo). Una difesa qualunque, di una squadra qualunque del campionato cadetto sarebbe riuscita a sventare la minaccia e portare a casa i tre punti. Noi no. 

Rafael 5: meriterebbe anche meno. Soprattutto sul colpo di testa di Hernanes poteva e doveva arrivarci. Certo se magari il marcatore avesse impedito al calciatore di Mazzarri di staccare di testa indisturbato al centro dell'area di rigore, forse sarebbe stato più semplice parare. In ogni caso è lento di riflessi. Fa venire la tachicardia quando pensa di uscire dai pali non azzeccando mai i tempi giusti. E' visibilmente incerto e trasmette insicurezza ad una squadra che già di suo non sa più bene cosa fare. 
Zuniga 5.5: qualche iniziativa sporadica lungo la fascia ma niente di più e soprattutto niente di concreto. Quando riesce ad arrivare sul fondo sbaglia i cross o i passaggi in area di rigore. Dal punto di vista atletico forse è in ripresa ma manca di concretezza. Come il resto della squadra d'altronde. 
Albiol 5: Che fine ha fatto quello dell'anno scorso?! Il difensore solido che sbrogliava situazioni difficili. Su cui faceva leva oltre che il reparto difensivo anche il resto della squadra. Dal preliminare di Champions ad oggi raramente si è avvicinato alla sufficienza. Potrebbe scrivere il manuale "tutto ciò che un centrale dovrebbe evitare". 
Koulibaly 6: Arranca ancora ma nelle retrovie è l'unico, al momento, a sudare la maglia e sbagliare poco. Anche quando commette un errore cerca di rimediare. E nelle ultime partite i suoi errori sono diminuiti sensibilmente. Se non si trovasse in un reparto allo sbando, sarebbe già un difensore affermato.
Britos 6: Benitez non ci avrà dormito la notte per pensare a come "rilanciarlo". Fino allo scorso anno, non era nemmeno la terza scelta. Ora gioca sia come centrale sia come terzino sinistro. Con discreti risultati tra l'altro. Sono stato il primo a criticarlo anche duramente. Ma ora non posso non constatare che è cresciuto sensibilmente. Contro l'Inter ha dimostrato di iniziare a prendere confidenza col ruolo ed una discreta personalità. E' sulla buona strada...speriamo solo di non venderlo a gennaio a questo punto. 
Inler 5.5: Anche ieri ha fatto mancare il suo apporto alla mediana del Napoli. Ormai è quasi una costante. Non lancia più palloni verso i trequartisti e per quanto provi ad aiutare il reparto difensivo si trova sempre ad essere scavalcato con estrema facilità. 
David Lopez 5.5: In occasione dell'1-1 si perde Icardi che di testa serve sul secondo palo un altrettanto liberissimo Guarin (appena entrato). Fatica con tutto il resto della squadra a contenere una non irresistibile Inter. Per di più quando prova a lanciare l'azione di contropiede del Napoli (cosa che non è nelle sue corde), finisce per regalare palloni sugli spalti. 
Insigne 5.5: Ancora una volta a tu per tu col portiere ha mandato la palla sul palo. Purtroppo non ha la possibilità in ogni partita di sbagliare 3-4 facili occasioni prima di segnare. L'impegno è fuori discussione, ci prova. Si fa vedere. Però nel momento di concretizzare viene meno. E poi non salta più l'avversario. E non è un dettaglio trascurabile. 
Hamsik 5: Ha giocato? Se si dove? 
Callejon 7: Tutto il primo tempo è stato assente. Poi però nella ripresa, quando il Napoli ha giochicchiato un po' ne ha messi due dentro senza battere ciglio. Il secondo tra l'altro con un tiro a volo ad incrociare imparabile. Lui c'è sempre. Basta solo innescarlo. 
Higuain 5.5: Troppo isolato in avanti. Nel primo tempo è l'unico che ha provato a suonare la carica...senza risultati. Si è intestardito palla al piede quando era accerchiato da calciatori avversari e si è preso un altro cartellino giallo per proteste. Effettivamente è complicato giocare senza la squadra che ti aiuta ma al di là di questo non ha disputato una partita da campione quale è! Può capitare. 

di Giuliano Bara

Orrori difensivi negano la vittoria. Inter-Napoli 2-2

Armato di tanta fiducia, speranzoso che tutto stia per incanalarsi nel verso giusto, mi ritrovo a vedere, commentare e perchè no intossicarmi ancora una volta per gli errori difensivi. Clamorosi stavolta, veramente da menzionare in stage calcistici e proporli come tesi "Cosa non fare nell'area difensiva". In più mi ritrovo a commentare un solo tempo, il secondo e per di più dal 20' in poi. Nel primo tempo un palo dell'Inter neanche voluto e del Napoli nessuna notizia. Tutti dietro la palla, tutti dietro chiusi in 35 metri, da perfetta provinciale. Perchè? Inizia il secondo tempo e qualcosa in più si vede, ma è veramente poco rispetto ai proclami che si fanno ogni benedetto giorno da parte di tutti ed ogni santo giorno non vengono rispettati. 

Il Napoli inizia a giocare dopo 60', quando per fortuna o per mossa studiata (poco ci credo) Benitez  mette tre centrocampisti: Jorginho, Lopez e Inler. Da quel momento in poi il Napoli si butta avanti e a sprazzi si vede una squadra vogliosa di vincere, tutta grinta e cuore, ma a tratti...L'Inter subisce la veemenza del Napoli, senza il peso morto di Hamsik e di un volenteroso (e solo volenteroso) Insigne. Il primo messo a fianco di Higuain non serve a nulla, Benitez continua con questa scelta che capisce solo lui, il secondo a parte la volontà, non è di aiuto a nessuno. Insigne non salta mai l'uomo, non mette mai passaggi buoni per i compagni, si deve capire che ruolo deve coprire e da grande che vuole fare. Si è sbloccato con il Torino, va bene. Volontà va bene ma deve dare di più, sempre di più. Sono passati già per Napoli giocatori del genere che campavano del golletto che fanno e campavano di rendita. Nessuna palla per Higuain il primo tempo. Nel secondo Mertens ed Inler lo hanno cercato di più ma è troppo solo davanti e in tante azioni si è intestardito in duelli contro tre o quattro avversari. Avevamo un altro argentino con il numero 10 sulle spalle al quale riusciva tutto...altra storia

Nonostante tutto il Napoli riesce ad andare in vantaggio con il solito Callejon, in area non sbaglia mai e compiendo un capolavoro nel secondo: cross di Lopez e tiro a volo. Per fortuna c'è lui, per sfortuna nostra, dei tifosi, abbiamo una difesa ed una organizzazione difensiva peggio di qualsiasi squadra di serie C, senza voler offendere quest'ultime. Mi mancano tanto Giovanni Ignoffo e Gianluca Grava! Con loro due stavamo messi meglio. Tra i due gol di Callejon, dopo 3 minuti, ogni volta il Napoli è stato raggiunto. Il primo subito: azione senza infamia e senza lode dell'Inter, cross a centro innocuo...peccato che Inler non ha totalmente visto nè sentito l'arrivo di Guarin che solo soletto ha insaccato. Il secondo, confusione interista nella nostra area, di nuovo palla in mezzo e...Hernanes da solo, di testa dopo aver preso la mira, aggiustato i capelli messosi in posa ha insaccato alle spalle di Rafael. Ma di cosa vogliamo parlare? Sbagliamo le cose semplici, non schiacciamo avversari che hanno paura della propria ombra e l'Inter stasera era inguardabile eppure siamo stati capaci di giocare 35 minuti e regalare due gol. Non do la colpa a nessuno, non ne ho più voglia, domattina, da parte del Napoli, partiranno i soliti messaggi di stare vicini, uniti e cazzate varie. Noi lo stiamo facendo, Voi?? Se dipendesse da noi queste brutte figure non le faremmo mai. Il problema siete voi e soltanto voi. Benitez non si tocca? Bene. Però ora deve trovare le mosse giuste, subire cosi e BUTTARE NEL CESSO letteralmente 3 punti è da perfetta squadretta, cosa che noi tifosi non meritiamo. Io sono stanco di trovare sempre scuse e parole per giustificare simili orrori. E per finire ascolti Benitez "sono contento della reazione della squadra...". Caro il mio mister, sai cosa dovevi fare al momento che abbiamo subito i gol? Entrare in campo e menare i tuoi giocatori, fatti cacciare fuori come ha fatto l'odiato Mazzarri. Solo che lui si è fatto cacciare per galvanizzare la squadra! Scene che ricordiamo bene. Siamo stati bravi a giocare 25 minuti ma subire così, ogni santa domenica, mi dici per piacere addò vulimm arrivà? FORZA NAPOLI SEMPRE.
Francesco Ricciuto

giovedì 16 ottobre 2014

Accordo vicino per Benitez?

Aurelio De Laurentiis di ritorno dagli States incontra la squadra a Castel Volturno. Resta con i ragazzi per un bel po', conoscendolo li avrà spronati per la partita di domenica sera contro l'Inter. Una vittoria a Milano è sempre prestigiosa, aggiungiamoci pure che sulla loro panchina c'è Mazzarri...doppia motivazione. Nel ritiro azzurro si è visto il procuratore di Benitez, Andrea Chiavelli e il direttore Bigon. Lunga chiaccherata tra i quattro, Benitez firmerebbe anche oggi, ma vuole rassicurazioni "serie" sulla costruzione della squadra per l'anno prossimo e sulla ristrutturazione del settore giovanile. 

Solo loro sanno come è finita la riunione. Resta il dubbio che gira e rigira si parla dell'anno prossimo! Sinceramente penserei a come raddrizzare questo campionato in corso. A gennaio prendere giocatori mirati che torneranno utili anche l'anno venturo e non prendere giocatori tanto per...come Revelleirs e soci. Senza offendere nessuno ma rinforzi senza progettualità non fanno al caso nostro. Rafa Benitez è l'uomo giusto per portare il Napoli ad un certo livello, sia in Italia (arbitri permettendo) che in Europa. E' un percorso lungo, lo sappiamo, ma prima o poi questo salto di qualità il Napoli lo dovrà pur fare. E' dai tempi di Maradona che si auspica un consolidamento ai vertici delle più prestigiose competizioni e non più semplici exploit. Ritornando a Benitez, questi primi mesi per lui non saranno stati facili per i problemi che conosciamo già. Mettiamoci anche tutte queste voci che riguardano la vendita della società a questi fantomatici arabi. Benitez avrà avuto il suo bel da fare per capire se rimanere da noi o meno. Rimane anche l'ostacolo della permanenza in Gran Bretagna della famiglia del mister. Vivere ogni giorno a Castel Volturno, da solo, approfittare delle soste per poter vedere i suoi cari, non è certo stato di aiuto ed è un motivo di discussione che ha creato non pochi grattacapi a chi non conosce i metodi dello spagnolo. 

Quando il tecnico non è presente a Napoli rimane il suo staff, professionisti degni della fiducia del mister, non penso che in sua assenza si siano dati alla bella vita. I risultati non sono arrivati nemmeno con Benitez presente 24 ore su 24 ore. Allora di che parliamo? Bisogna crescere mentalmente, non solo loro (addetti ai lavori) ma anche noi tifosi e sopratutto chi scrive o commenta le sorti del Napoli. Non è possibile che ogni pelo diventi una trave!!! Non andremo da nessuna parte così. Questo campionato sarà più duro dell'anno scorso, abbiamo già accusato uno svantaggio in punti da rimontare alle prime due in classifica. Aggiungiamoci che ogni occasione è utile per affossare i nostri calciatori...arriveremo a fine campionato nel caos più completo. Riguardo agli sceicchi: lo stiamo vedendo in altre realtà, comprano il meglio, ma più di vincere il proprio campionato non mi sembra abbiano fatto. In Europa non dettano legge anzi...De Laurentiis avrà tutti i suoi difetti ma pregio ce l'ha: E' UN TIFOSO DEL NAPOLI! Componente che non potrà mai accadere con acquirenti stranieri. 
Francesco Ricciuto

sabato 11 ottobre 2014

Dall'Europa buone notizie per il Napoli

Durante la sosta per gli impegni delle Nazionali, arrivano buone notizie in casa Napoli. Il primo a scendere i campo è stato Marek Hamsik contro la Spagna di Raul Albiol. La gara è stata vinta dagli slovacchi con una buona prestazione del nostro capitano. Suo l'assist del primo gol contro la Spagna. Hamsik ha disputato una gran bella prova, meritandosi i complimenti dal suo entourage nazionale e da Rafa Benitez. 

Un giocatore che si sta piano piano ritrovando. Se torna in forma come lo ricordiamo noi, farà la differenza nel proseguimento del campionato. Buona anche la prova del difensore Albiol, attento e concentrato. Tutto fa brodo per ritrovare la fiducia persa in questo inizio di campionato. Se mai avessimo bisogno di conferme, dal Belgio, arriva la grande prova del nostro folletto azzurro: Dries Mertens. E' vero giocava contro l'Andorra, tutto facile. Comunque è stato autore degli ultimi due gol e ha propiziato il primo procurandosi un rigore (netto). Il suo primo gol di testa, il secondo con un gran tiro a giro sul secondo palo. Insomma per la gara contro l'Inter, Benitez si ritroverà due giocatori belli carichi. Sempre a proposito della partita contro l'ex Mazzarri, sempre più in bilico sulla panchina dell'Inter, Benitez ritrova anche Jorginho ripresosi dall'infortunio che lo ha tenuto fuori squadra per le ultime gare. 

A dire la verità, mio pensiero, abbiamo sentito poco la sua assenza. Chi lo ha sostituito, Walter Gargano, lo ha fatto alla grande. Benitez utilizzando l'uruguagio a centrocampo con Inler o David Lopez, ha dato più solidità ad un reparto fondamentale della squadra. Eppur vero che Gargano non ha assolutamente piedi nobili, sbaglia tanti appoggi, ma cerca sempre di rimediare all'errore rincorrendo l'avversario finchè non ottiene quello che vuole: il pallone. Mal visto da una parte della tifoseria, Curva B principalmente, gli hanno dedicato anche uno striscione dove gli si chiedeva di togliersi la maglia azzurra, per frasi dette al momento della firma con l'Inter...La domanda che mi pongo: ma ci ricordiamo Lavezzi? Che disse al momento di andare al P.S. Germain? Andò via affermando che non sopportava la nostra "invadenza" e che non poteva girare per la città...C'è stata l'amichevole con i francesi e l'argentino è stato accolto come un re. La differenza qual è? Che Gargano voleva sempre indossare la maglia nerazzurra? Non è meglio ascoltare questo che sentirci dire che siamo "invadenti"? o altro? Auguro a Gargano che contro la "sua amata" Inter faccia gol. Magari il gol della vittoria e poi vorrei vedere in faccia i "conoscitori di calcio" e gli " insegnanti di vita vissuta" cosa direbbero

Francesco Ricciuto-tifoso occasionale

mercoledì 8 ottobre 2014

Ciro sempre con noi !

L'infame ultrà, ancora vivo purtroppo, Daniele De Santis ricoverato in ospedale dal 3 maggio scorso, ha consegnato un memoriale ai giudici Albamonte e Di Maio, dove ammette che nella tragica serata è stato lui a sparare al povero Ciro. Per paura, dopo essere stato aggredito! Allora facitem capì: tu, INFAME, ultrà giallorosso, stai nei pressi dello stadio Olimpico dove è in corso la finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina...che c'azzecchi? (che ci fai). Punto secondo: ti trovi, guarda caso, sul tragitto dei pullman dei tifosi azzurri. Punto terzo: siccome fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio, sempre tu, INFAME, cammini armato di una pistola. Punto quarto: non sai che fare e visto che la tua mente malata è un vortice di aria putrida di escrementi disumani, pensi bene di tirare fuori (da...dove: giubbotto? no faceva caldo. Zaino?). Quindi avevi sistemato con cura già tutto? Le bombe carta...avevi pianificato che quel posto sarebbe stato l'ideale per attuare il tuo piano "diabolico". E che ti dice sempre la tua mente completamente malata? "mò le tiro a quel pullman, tanto che ce frega? Ce stanno bambini e donne". 

La nostra sfortuna è che un animo buono, ma sopratutto UMANO, prende le difese dei malcapitati (noi siamo fatti così, non restiamo a guardare mentre nostri fratelli vengono aggrediti gratuitamente) rimettendoci la vita 3 mesi dopo. Per tua fortuna, INFAME, il gruppo che ti ha pestato ad un certo punto si è fermato, a questo punto avevamo un escremento umano in meno sulla faccia della terra. In tutto questo...quello che mi terrorizza è che: l'INFAME dichiarando di essere stato lui a sparare per difendersi, entra in gioco di legittima difesa, per poi passare al secondo step: l'infermità mentale. Morale della favola? Gli faranno scontare nulla rispetto a quello che dovrebbe! La solita Italietta. Nel memoriale la bestia scrive anche "ho paura anche per i miei genitori, nei verbali è stato reso noto dove abitano"...Bestia INFAME che non sei altro, prova a metterti nei panni della mamma di Ciro e prova a chiederti, sempre che i pensieri riescono a circolare tra la munnezza che tieni in testa, cosa stanno provando i genitori di Ciro! Scrivi memoriali  dicendo che non hai la forza per subire un processo, parole dettate dai tuoi difensori, non ti senti un mostro. No, non sei un mostro, sei semplicemente un INFAME che prima o poi pagherà. 

Chiedo scusa a tutti, vado contro i principi della Signora Antonella, mamma di Ciro, vado contro i principi dell'umanità, ma non si possono sentire queste cose. Giustizia non c'è, il dolore rimane alla famiglia Esposito e a noi tifosi..forse era meglio vivere all'età della pietra " DOJE MANI TENG JE, DOJE MANI TIENI TU, CHI E' CHIU FORTE VIVE".

Francesco Ricciuto

martedì 7 ottobre 2014

Callejon: dal possibile addio, a pedina fondamentale.

Josè Maria Callejon destinato ad andare via, all'Atletico Madrid, offerta vertiginosa da parte del club spagnolo. De Laurentiis non cede. Lady Callejon  spinge per tornare in Spagna. Vuoi per un ritorno a casa, vuoi per i 9 milioni di euro promessi al calciatore...ma il presidente non cede. Il calciatore accusa il colpo, si smarrisce, lo si vede ad occhio nudo che gioca contro voglia. Non è contento di rimanere al Napoli. Nell'andata dei preliminari contro l'Atletico Bilbao, sbaglia uno dei gol più facili che avrebbe potuto segnare, visto il gol di domenica sera contro il Torino. Lascia capire tutto lo stato d'animo dello spagnolo. 

Questo atteggiamento negativo di Callejon va avanti per un bel po', fa di tutto in campo per farsi notare, in modo negativo. Fa di tutto per farsi "cacciare" fuori dalla squadra. Rafa Benitez ogni santo giorno lo convince a non andare. Lo ha voluto fortemente nel Napoli vincendo lo scetticismo di tutti quando promette che il suo pupillo segnerà 20 gol. Promessa mantenuta. Nonostante la stima del mister, l'unico obiettivo di Callejon è andare al Madrid. Spera negli ultimi giorni di mercato. Interviene di prepotenza De Laurentiis che gli dice chiaramente "non ti vendo, quasiasi sia la cifra". Detto fatto, con la chiusura del calciomercato, il calciatore si mette l'anima in pace, piano piano ritorna quello dell'anno scorso. Anzi dando un'occhiata ai numeri: meglio dell'anno passato! Quattro gol nelle prime sei giornate, l'anno scorso gli stessi gol li raggiunse solo alla settima giornata. Sempre in campo, sempre presente, ha saltato una gara in 12 mesi solari di campionato e lo ha fatto per squalifica. Odia il turnover. I presenti a Castel Volturno riportano una sua frase dopo che che Benitez, prima della partita con gli slovacchi, aveva deciso di tenerlo fuori per farlo riposare "io mi riposo in campo giocando". Josè Maria Callejon: una delle poche certezze che il Napoli ha per tornare grande e provare a costruire una grande squadra...Conoscendo il pensiero del numero uno azzurro, stavolta dovrebbero essere Callejon e soci a convincere il presidente a fare ulteriori sforzi nell'investire sul futuro. Considerando anche che per vincere il campionato, si deve per forza battere la Juventus, gli arbitri, la Lega, il Palazzo....
Francesco Ricciuto

domenica 5 ottobre 2014

Napoli - Torino 2-1 ...e sono pure pochi i gol

Premessa: Rafael è scarso. Maggio è ora che si sieda e faccia l'ex giocatore. Il San Paolo ancora vuoto. La curva B continua in manifestazioni ridicole e senza intelligenza. Fatte queste premesse a cui lavorare e far si che tutto funzioni come da normalità, il Napoli porta a casa la terza vittoria di seguito, il risultato è stretto per gli azzurri: un palo, una traversa, due tiri del Pipita che in altri tempi segnava ad occhi chiusi, ennesimi miracoli del portiere avversario, un bel 4-1 per noi ci stava tutto. Il problema che rimane e persiste è la fase difensiva, un tiro un gol dell'ex mai amato Quagliarella, che con una bella prodezza porta in vantaggio i suoi. Rafael era nella porta il tiro gli è passato vicino..non si è mosso più di tanto, Marchegiani ex portiere e opinionista Sky lo ha sottolineato. Non sa uscire, come al 45  minuto del secondo tempo esce completamente a vuoto, nei pali nemmeno riesce a trasemttere fiducia...Benitez dovrebbe provvedere. In campo la differenza l'ha fatta Lorenzo Insigne, si lui, ha corso, rincorso, proposto, ha segnato. ha fatto assist, ha sbagliato, ma se lotti la gente lo vede ed apprezza. Manca ancora il gol di Higuain, lavora tanto per la squadra e va benissimo così, ha sbagliato nel giro di 5 secondi il gol del pareggio, con due tiri murati dal portiere e difensore. Altri tempi segnava anche se la palla gli sbatteva contro il naso. Arriverà il gol! Cristian Maggio dovrebbe avere la lucidità di autoescludersi, colpa sua il gol del Quaglia, l'unico che è rimasto fermo e non è salito per fare il fuorigioco. Non azzecca un cross, non salta più l'uomo anzi è sempre saltato dal suo avversario. La scelta di Michu rimane un mistero come il terzo della Madonna di Fatima, a che serve questo giocatore? si ha preso una traversa, sfortunato, ha toccato due palloni in 50 minuti, che compiti ha? quello di spappolare il fegato di noi tifosi? La curva B, un tempo regno del tifo esemplare, adesso culla dell'ignoranza pilotata, della becera mentalità di non apprezzare chi veramente da l'anima per la squadra. Se dovessimo dare retta a queste STRONZATE , allora i primi a doversi togliere la maglia da dosso sono altri. Dalle parte del Mota non si passa, un motorino perpetuo, una zecca attaccato all'avversario, ci vorrebbero 11 Gargano in campo e meno tifosi DEFICIENTI IN CURVA. Lo striscione "77 togliti la maglia" è la madre, il padre ò nonno, à zia di tutte le ignoranze. Non siamo ancora al top, ci vorrà tempo per rivedere il Napoli dell'anno scorso e forse non lo vedremo facilmente, ci sono tante cose da mettere a posto e Benitez con questi giocatori, mio pensiero, non ci riuscirà, dal portiere, ai difensori ad una delle fasce ci sono tante defezioni. Non vedo ancora la tranquillità giusta e la fiducia tra di loro, sinceramente se fossi giocatore ed il mio portiere si chiamasse Rafael ed il difensore portasse il nome di Maggio, avrei il mio bel da fare, altro che le preghiere di Rafael, i miracoli non basterebbero. Lo stadio vuoto, anche 30.000 persone al San Paolo sono pochi è lo specchio della squadra, non c'e fiducia e tranquillità e la paura di un campionato flop è tanta. In questi momenti ci si deve stringere intorno alla squadra, lo abbiamo fatto per tanti anni, adesso la gente è stanca, vuole risultati e vittorie non solo chiacchiere. Per ultimo proporrei a De Laurentiis di farsi un nome ed una posizione in Lega. Oggi pomeriggio dopo avere visto una rapina in diretta, l'ennesima, Juve- Roma, è sempre più forte la convinzione in me che non avremo mai la "fortuna" di vincere il campionato. Non avrò mai la soddisfazione di vincere a Torino, ci sarà sempre l'arbitro di turno che inventerà qualcosa per far si che la Juve non perda. Scusate lo sproloquio ma visto le cose come stanno o arriveremo secondi o terzi..."ogni domenica appena ti svegli, sai che a Torino dovrai segnare 5 gol..se no perdi" cit.Aldo,Giovanni, Giacomo ( modificata)
Francesco Ricciuto

venerdì 3 ottobre 2014

Napoli a punteggio pieno in Europa

Seconda vittoria consecutiva in Europa League per gli uomini di Benitez. Contro i modesti slovacchi del Bratislava, ex squadra del nostro capitano Hamsik, il Napoli mette una seria ipoteca sul passaggio del turno, sfruttando anche la vittoria del Praga contro gli svizzeri del Young Boys. Mister Benitez gestisce i suoi uomini e opera un robusto turnover, ne cambia 6 rispetto all'ultima partita vinta a Sassuolo. Dentro Zapata per il Pipita Higuain. Trovano spazio anche Ghoulam, Inler, Maggio, De Guzman e Mertens. Partita giocata con la giusta determinazione, concentrati a non commettere errori, gli azzurri in campo provano a ritrovare il filo del gioco perso un po di tempo fa, considerando anche la modesta levatura degli avversari. Ci vogliono 18 minuti di gioco per vedere il primo tiro in porta della partita con Marek Hamsik intenzionato a ben figurare davanti alla sua gente. Dopo due minuti è De Guzman a proporsi in attacco ma il tiro è fiacco. Il Napoli inizia a macinare gioco e conquistare campo. Hamsik mette in condizione a Zapata di battere il portiere in modo facile, tiro fuori. Ancora De Guzman su imbeccata di Mertens manda fuori. Il Napoli da l'impressione che può passare in vantaggio quando vuole, rispetto alle ultime uscite mostra più sicurezza, è pur vero che di fronte ci sono dei modesti avversari, ma se vuoi diventare grande queste sono le partite che devi vincere e non fare suicidio come contro il Chievo, Palermo o Udinese. Miglior copione la squadra di Benitez non poteva avere, tocca all'uomo di casa, il più atteso, sbloccare il risultato, su lancio di Koulibaly si avventa il capitano e complice l'uscita sbagliata del portiere, porta il Napoli sull'1-0. Non succede più nel primo tempo nulla e si va all'intervallo. Nonostante il divario tecnico tra le due squadre, il Napoli come sempre, anche ieri, concede spazio e terreno di gioco agli avversari. Per 18 minuti lo Slovan va al tiro più volte mettendo in evidenza sempre la poca concentrazione dei nostri difensori, come nel caso di Britos, si perde Milinkovic che sfiora il pari. Rafael che fino a questo punto non si era ne visto e ne sentito si ritrova a respingere in malo modo, sua consuetudine, altra conclusione di Milinkovic. E' il momento di Higuain al posto di Zapata. Dopo nemmeno 1 minuto realizza il raddoppio su lancio preciso di Hamsik dalla destra, incornata dell'argentino che ritrova il gol dopo troppo e tanto tempo. Partita chiusa? macchè. Rafael senza fare nulla non sa stare, così come i suoi compagni di reparto che fanno diventare Milinkovic Leo Messi...L'attaccante anticipa l'uscita di Rafael, uscita senza senso e criterio e solo per fortuna la palla esce di poco a lato. Sempre dai piedi dell'attaccante su punizione, Rafael immobile guarda la palla andare sulla traversa. Forse Benitez potrebbe prendere in considerazione l'impiego di Andujar. Lo Slovan si spegne, per fortuna nostra, il Napoli riprende in mano il pallino del gioco e porta a casa altri 3 punti che lo proiettano al primo posto nel proprio girone. Nota negativa, anzi note negative al di là della partita: il colore dei numeri sulle maglie sono di un colore orrendo e complimenti a Mediaset Premium che in collaborazione con De Laurentiis ieri hanno avuto il barbaro coraggio di far pagare 14,99 euro la partita del Napoli contro i 9,99 euro delle altre italiane in campo. Sfruttamento vero e proprio della nostra passione. Attenzione, già scritto altre volte, non tirate troppo la corda, il tifoso napoletano zitto zitto si sta stancando e lo si è visto con gli abbonamenti allo stadio e presenze in campionato. Piccoli accorgimenti per seguire l'appello "Uniti si vince" secondo me " Voi uniti ed io incasso" Pensaci De Laurentiis.
Francesco Ricciuto

giovedì 2 ottobre 2014

Napoli: finalmente Marek Hamsik!

Mancava all'appello. Da tempo. Purtroppo, negli ultimi tempi abbiamo dovuto rimarcare in più occasioni le prestazioni "opache" del capitano del Napoli. Questa sera invece è tornato su livelli accettabili. Di sicuro sa fare molto di più ma almeno, quello che abbiamo visto sul rettangolo di gioco contro lo Slovan Bratislava in Europa League è un calciatore che assomiglia molto a quello che si è reso protagonista in campionato ed in Champions negli anni addietro. Gol, assist perfetto per Higuain appena entrato in campo. Passaggi filtranti e percussioni pericolose. Insomma...il nostro Marek Hamsik! 

Le pagelle di Slovan Bratislava-Napoli (risultato finale: 0-2).

Rafael 5.5 - Sembrerà assurdo ma per oltre 70 minuti non ha dovuto fare nulla, merito di una difesa attenta e di un attacco avversario assai scarso. Poi nel forcing finale dei locali, quando iniziava ad affiorare la stanchezza tra le fila azzurre, lo Slovan ha messo alla prova il portiere partenopeo. E puntualmente è venuta fuori la sua insicurezza. Nelle uscite come tra i pali. Paura di sbagliare forse ma è visibilmente incerto sul da farsi e lo trasmette alla squadra (ed ai tifosi). 
Maggio 6 - Di cross al centro dell'area avversaria non se ne parla. Almeno però in difesa è stato preciso ed ha chiuso bene gli spazi al suo rivale. Corsa, qualche buon recupero e buona volontà. 
Koulibaly 7 - Partita praticamente perfetta. Ottima la fase difensiva: sicuro, rapido, senso della posizione e l'altezza fa il resto. Quando a questo riesce ad aggiungere un cross SPLENDIDO, dalla linea di centrocampo, sulla testa di Hamsik che beffa il portiere in uscita allora rasentiamo davvero la perfezione. 
Britos 6.5 - Benitez deve aver fatto una scommessa con De Laurentis del tipo: "vuoi vedere che ti trasformo Britos in un calciatore vero?!". E la sta chiaramente vincendo. Oggi lo ha schierato in quello che è il suo ruolo naturale, centrale di difesa. Certo, l'avversario era modesto, però i movimenti e l'intensità di gioco sono stati decisamente buoni. Ha coperto bene e si è reso protagonista di alcuni recuperi (in pieno contropiede dello Slovan Bratislava) di tutto rispetto. Che dire...Benitez - per necessità o per "scommessa" - sta riuscendo a tirare fuori il meglio anche da Britos. Tanto di cappello. 
Ghoulam 6 - Fa il compitino. Nè più nè meno. Però lo fa senza sbavature nè errori rilevanti. E' ancora lontano da quello che abbiamo apprezzato soltanto un anno fa. Ed è quello che vogliamo tornare a vedere. 
David Lopez 6.5 - Cuore e grinta. Riesce a tenere legati i reparti di difesa ed attacco. Corre, recupera palloni ed è bravo a fermare sul nascere le (sterili) ripartenze avversarie. 
Inler 6 - Contro una formazione modesta l'errore commesso in fase d'impostazione, con la squadra sbilanciata in avanti, non è costato il gol. Se contro però ci fosse stata un'altra squadra non so se sarebbe andata uguale. Con l'esperienza che ha certe leggerezze DEVE evitarle. Per il resto è una prova discreta, quando ha di fianco un compagno che gli toglie il peso di dover recuperare palloni riesce a dare qualcosina in più in fase di costruzione del gioco. 
De Guzman 6 - Benitez lo ha comprato con il chiaro intento di posizionarlo in più parti del campo a seconda delle necessità che di volta in volta si presentano. Quest'oggi lo abbiamo visto sulla destra, nei tre alle spalle della punta. Ha provato qualche taglio alle spalle del difensore, ha avuto un'occasione d'oro dal limite dell'area di rigore (finita in corner grazie alla deviazione di un difensore) ma non è ancora riuscito ad incidere. Questione di tempo. L'impressione è che negli schemi tattici di Benitez lui ci sta una meraviglia. Diamo tempo al tempo. 
Hamsik 7.5 - Senza dubbio il migliore in campo. Oltre al gol (splendido movimenti in verticale, quello che l'allenatore gli chiede da quasi due anni), un assist mostruoso per il Pipita appena entrato in campo. Un cross a tagliare sul secondo palo millimetrico. Presente a ridosso del centrocampo come nell'area di rigore avversaria. Assist e giocate FINALMENTE da campione vero. E non è che l'inizio. Lui può e deve dare ancora di più. 
Mertens 6 - Non è al massimo della forma. Nonostante ciò corre lungo tutta la fascia ininterrottamente. Aiuta i compagni in difesa e fa ripartire l'azione in attacco. Quando sta al 100% sappiamo bene che oltre a fare tutto questo è capace di risolvere le partite da solo con giocate da urlo. Ogni tanto concediamogli anche di disputare partite "normali" e non da "alieno". 
Zapata 6 - Benitez sta puntando di più su di lui. Molto più rispetto allo scorso anno. D'altronde ha chiesto di non farlo partire durante il mercato estivo, evidentemente ha fiducia in lui. Sa difendere il pallone ma anche partire in velocità. E' impressionante vederlo correre con tre avversari addosso che non riescono a fermarlo (non senza commettere fallo almeno) dalla sua area di rigore fino a quella avversaria. Qualche gol in più non guasterebbe ma arriveranno. 

Benitez 7 - Cambia ancora formazione. Senza paura. Giustamente fa riposare chi ha giocato di più con un turnover intelligente. E quelli che si ritrovano titolari seguono alla lettera le indicazioni del mister. Motivati. Vogliosi di giocare e vincere. Ed il risultato gli da ragione. Cosa sarebbe accaduto se oggi non si vinceva? 

di Giuliano Bara

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