L'infame ultrà, ancora vivo purtroppo, Daniele De Santis ricoverato in ospedale dal 3 maggio scorso, ha consegnato un memoriale ai giudici Albamonte e Di Maio, dove ammette che nella tragica serata è stato lui a sparare al povero Ciro. Per paura, dopo essere stato aggredito! Allora facitem capì: tu, INFAME, ultrà giallorosso, stai nei pressi dello stadio Olimpico dove è in corso la finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina...che c'azzecchi? (che ci fai). Punto secondo: ti trovi, guarda caso, sul tragitto dei pullman dei tifosi azzurri. Punto terzo: siccome fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio, sempre tu, INFAME, cammini armato di una pistola. Punto quarto: non sai che fare e visto che la tua mente malata è un vortice di aria putrida di escrementi disumani, pensi bene di tirare fuori (da...dove: giubbotto? no faceva caldo. Zaino?). Quindi avevi sistemato con cura già tutto? Le bombe carta...avevi pianificato che quel posto sarebbe stato l'ideale per attuare il tuo piano "diabolico". E che ti dice sempre la tua mente completamente malata? "mò le tiro a quel pullman, tanto che ce frega? Ce stanno bambini e donne".
La nostra sfortuna è che un animo buono, ma sopratutto UMANO, prende le difese dei malcapitati (noi siamo fatti così, non restiamo a guardare mentre nostri fratelli vengono aggrediti gratuitamente) rimettendoci la vita 3 mesi dopo. Per tua fortuna, INFAME, il gruppo che ti ha pestato ad un certo punto si è fermato, a questo punto avevamo un escremento umano in meno sulla faccia della terra. In tutto questo...quello che mi terrorizza è che: l'INFAME dichiarando di essere stato lui a sparare per difendersi, entra in gioco di legittima difesa, per poi passare al secondo step: l'infermità mentale. Morale della favola? Gli faranno scontare nulla rispetto a quello che dovrebbe! La solita Italietta. Nel memoriale la bestia scrive anche "ho paura anche per i miei genitori, nei verbali è stato reso noto dove abitano"...Bestia INFAME che non sei altro, prova a metterti nei panni della mamma di Ciro e prova a chiederti, sempre che i pensieri riescono a circolare tra la munnezza che tieni in testa, cosa stanno provando i genitori di Ciro! Scrivi memoriali dicendo che non hai la forza per subire un processo, parole dettate dai tuoi difensori, non ti senti un mostro. No, non sei un mostro, sei semplicemente un INFAME che prima o poi pagherà.
Chiedo scusa a tutti, vado contro i principi della Signora Antonella, mamma di Ciro, vado contro i principi dell'umanità, ma non si possono sentire queste cose. Giustizia non c'è, il dolore rimane alla famiglia Esposito e a noi tifosi..forse era meglio vivere all'età della pietra " DOJE MANI TENG JE, DOJE MANI TIENI TU, CHI E' CHIU FORTE VIVE".
La nostra sfortuna è che un animo buono, ma sopratutto UMANO, prende le difese dei malcapitati (noi siamo fatti così, non restiamo a guardare mentre nostri fratelli vengono aggrediti gratuitamente) rimettendoci la vita 3 mesi dopo. Per tua fortuna, INFAME, il gruppo che ti ha pestato ad un certo punto si è fermato, a questo punto avevamo un escremento umano in meno sulla faccia della terra. In tutto questo...quello che mi terrorizza è che: l'INFAME dichiarando di essere stato lui a sparare per difendersi, entra in gioco di legittima difesa, per poi passare al secondo step: l'infermità mentale. Morale della favola? Gli faranno scontare nulla rispetto a quello che dovrebbe! La solita Italietta. Nel memoriale la bestia scrive anche "ho paura anche per i miei genitori, nei verbali è stato reso noto dove abitano"...Bestia INFAME che non sei altro, prova a metterti nei panni della mamma di Ciro e prova a chiederti, sempre che i pensieri riescono a circolare tra la munnezza che tieni in testa, cosa stanno provando i genitori di Ciro! Scrivi memoriali dicendo che non hai la forza per subire un processo, parole dettate dai tuoi difensori, non ti senti un mostro. No, non sei un mostro, sei semplicemente un INFAME che prima o poi pagherà.
Chiedo scusa a tutti, vado contro i principi della Signora Antonella, mamma di Ciro, vado contro i principi dell'umanità, ma non si possono sentire queste cose. Giustizia non c'è, il dolore rimane alla famiglia Esposito e a noi tifosi..forse era meglio vivere all'età della pietra " DOJE MANI TENG JE, DOJE MANI TIENI TU, CHI E' CHIU FORTE VIVE".
Francesco Ricciuto
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