venerdì 29 agosto 2014

Gara e date del Napoli in Europa League

 
Sono stati diramati anche i gironi  e gli orari del Girone I del Napoli in Europa League:
   
-Napoli - Sparta Praga 18 settembre ore 21.05
-Slovan Bratislava - Napoli 2 ottobre ore 19.00
-Young Boys - Napoli 23 ottobre ore 19.00
-Napoli - Young Boys 6 novembre ore 21.05
-Sparta Praga - Napoli 27 novembre ore 19.00
-Napoli - Slovan Bratislava 11 dicembre ore 21.05

Gli avversari del Napoli :  Lo Sparta Praga dopo aver vinto il titolo la scorsa stagione,  ha visto interrompersi la sua corsa in Champions nel terzo turno preliminare contro il Malmoe per  poi aggrapparsi agli spareggi Europa League contro i belgi dello Zwolle per rimanere in Europa. Nel campionato di appartenenza l'inizio non è stato dei migliori, 3 vittorie e 2 pareggi. I giocatori da tenere d'occhio sono il promettente centrocampista Prikryl oltre al bomber e capitano Lafata. LoYoung Boys dopo aver battuto  Ermis e Debrecen cercherà di giocare un brutto scherzo al Napoli  come due stagioni fa con l'Udinese, battuta due volte su due. Negli svizzeri troviamo vecchie conoscenze del calcio italiano,  l'ex Cesena e Palermo Von Bergen, il bomber Frey e il centrocampista Nuzzolo. Lo Slovan Bratislava ha vinto tre degli ultimi quattro campionati slovacchi eliminati dal Bate Borisov nei play-off di Champions, hanno nella loro storia contro le italiane  l'eliminazione della Roma negli spareggi di Europa League di tre anni fa. A centrocampo spicca il maliano Soumah, il bomber esperto Halenar. Per Marek Hamsik sarà un ritorno alle origini, nato nello Slovan Bratislava. dove ha esordito il 6 agosto 2002.   Nonostante le richieste economiche dello Jupie, non sostenibili dal club della capitale per ovviare al problema  i genitori di Hamsik pagano il trasferimento di tasca propria. Dopo aver fatto la trafila delle giovanili, vincendo i campionati allievi e juniores, esordisce in prima squadra il 24 luglio 2004, tre giorni prima di compiere 17 anni, nella partita di seconda divisione slovacca contro lo Zemplín Michalovce. Due settimane dopo realizza la sua prima rete, ai danni del Tatran Prešov. Il Brescia lo nota subito e lo acqusita per 60.000 euro dove rimane fino ad agosto 2007 per passare poi al Napoli che lo paga 5,5 milioni di euro.  Da qui in poi la storia la conosciamo..
Francesco Ricciuto







Sorteggiato il girone del Napoli in Europa League

Alle 13:00 sono stati sorteggiati i gironi della Europa League, competizione alla quale parteciperà anche il Napoli. Questa volta l'urna è stata abbastanza clemente... ricordiamo i gironi di Champions degli anni scorsi. Dalle mani di Yury Djorkaeff, ex Inter, il Napoli è stato inserito nel Girone I con: SPARTA PRAGA, YOUNG BOYS, SLOVAN BRATISLAVA. Le partite si giocheranno il 18 settembre, 2 e 23 ottobre e 11 dicembre. Il Napoli parte come testa di serie, non poteva essere sorteggiata insieme alle altre italiane (almeno questo). Gli incontri si disputeranno alle ore 19:00 e 21:00 sempre di giovedi. Si qualificano  le prime due di ogni girone. A queste vanno aggiunte le eliminate dalla Champions. La finale si giocherà a Varsavia il 27 maggio e chi vincerà il trofeo sarà ammesso a disputare i preliminari della Champions League (sempre se non si qualifica direttamente entrando nei primi due posti del campionato di appartenenza). 

Gli avversari del Napoli sono abbordabili, almeno sulla carta. Gli svizzeri dello Young Boys giocano nello Stade Suisse Wankdorf con una capienza di 32.000 posti. Nelle sue fila non militano giocatori tali da impensierire i nostri azzurri. Lo Sparta Praga è forse l'avversario più ostico. Quasi tutta la nazionale della Repubblica Ceca è composta dai giocatori dello Sparta, vincitore di 36 titoli nazionali, record ceco, ed acerrimi nemici dello Slavia Praga. Parliamoci chiaro: saranno anche 36 scudetti vinti ma in un campionato composto da poche squadre...è tutto dire. Infine gli sloveni dello Bratislava vincitori di otto titoli nazionali, l'ultimo nel 2012/13. Giocano nello stadio Tehelnè Pole con capienza di 30.000 posti. La torcida è nota per essere molto calorosa all'interno delle mura amiche. Avversari, tutti, alla portata del Napoli. Senza tante chiacchere il Napoli può passare come prima classificata senza patemi d'animo. A patto che giochi da Napoli. E sarebbe il minimo, anche per togliersi da dosso la scellerata eliminazione dalla Champions. Il nodo più spinoso per noi tifosi sono le visioni in tv: tutte in mano a Mediaset. Tutte le partite delle italiane in Europa League verranno trasmesse su Premium Calcio più una in chiaro ogni settimana.  In poche parole per chi non ha la smart card di Mediaset, può correre il rischio di non vedere il Napoli se non viene trasmesso in tv in chiaro.
Francesco Ricciuto

Dopo Bilbao una squadra a pezzi

E' bastato che il Bilbao ci riportasse con i piedi per terra per riaprire le porte dell'inferno in casa Napoli. Quando si perde nel calcio è inevitabile che inizino a circolare tante voci, malumori, rumori. Tantissime poi si scopre che rasentano il vero ma non lo sono. Altre invece centrano in pieno la realtà dei fatti e molto spesso vengono (mal)celate all'interno della Società. Un vecchio detto recita così "Giorgio se ne vò ì e ò vescovo o vo mannà". Ci riferiamo a Josè Callejon. Lui questa estate è stato corteggiatissimo dal Madrid di Diego Simeone. Il contratto era più che buono per il giocatore e se vogliamo anche per il Napoli. Ma visto che l'ala spagnola è stata portata a Napoli da Benitez, il giocatore non poteva andare via così come è era arrivato. E siccome sono in vena di detti antichi, un altro può fare al caso nostro: "à penzà male si fa peccato, ma spiss se coglie". 

Non è possibile che il giocatore  visto nelle ultime due partite sia il vero Callejon. E' il lontano fratello (scarso) di quello che abbiamo ammirato l'anno scorso. Mai una giocata degna di questo nome. Quella clamorosa palla gol al San Paolo in altri tempi l'avrebbe messa dentro ad occhi chiusi e con tutta la difesa schierata avanti. In qualche modo il giocatore avrebbe fatto intendere che fuori dalla Champions e con una rosa attualmente inadatta, ritornare nella sua terra sarebbe di suo gradimento. Ripeto dicerie e pensieri pieni di rabbia dopo mercoledì sera da parte mia e penso dei tifosi. Stesso discorso vale per Lorenzo Insigne. Pare abbia chiesto un aumento alla Società che, strano a dirsi, ha risposto seccamente di no. A questa notizia non c'è stata smentita da nessuna delle due parti. Quindi, seguendo questo ragionamento "cattivo" si inizierebbero a comprendere gli atteggiamenti del napoletano da Dimaro in poi. Sommando un po' il tutto si arriva alla conclusione che sono tanti i cocci che De laurentis e Benitez devono ricomporre

A proposito della suddetta coppia, giornalisti napoletani in aereo nel ritorno da Bilbao hanno sentito che il numero uno azzurro chiedeva spiegazioni a Benitez su quanto era successo.."à carne ncopp e i maccuruni a sotto". Si, avete letto bene. De Laurentiis chiede spiegazioni a Benitez. Non il contrario. Spero vivamente che la disponibiltà di Benitez non sia presa per stupidità e che ADL non se ne approfitti. La storia della lista la conosciamo! Non è arrivato nessuno di quelli indicati dal mister spagnolo, anzi l'esatto contrario di quanto chiesto. Da questo momento in poi c'è un particolare che De Laurentiis farebbe bene a tenere a mente: la gente lo aspetta al varco! La sua fortuna è che la prima di campionato sia in trasferta e non al San Paolo. Se fosse stato il contrario non avrebbe trascorso una domenica tranquilla. Ciò non toglie che dovrà affrontare i gruppi di tifosi che seguono il Napoli in casa e fuori, deve dare conto al suo mister dei non acquisti, deve dare conto al suo ragioniere della non entrata di 30 milioni di euro e cercare di non far uscire tanti milioni per rinforzare la rosa. Concludendo, come disse il grande Luciano De Crescenzo nel film "Così parlò Bellavista": ma nunn è che De Laurentiis sta facenn na vita e merda?
Francesco Ricciuto

giovedì 28 agosto 2014

Eliminati senza mai lottare


Da dove iniziare? Dalle pagelle dei giocatori? Sarebbe fin troppo facile sparare sulla Croce Rossa. Non è consentito. Si salvano: Higuain, Gargano e Hamisk il resto non sono nemmeno degni di giocare in una squadra di media bassa classifica della Serie A. Personalmente da fastidio dire "lo avevo detto" ma devo ribadire il concetto: Rafael è imbarazzante. Non ha i tempi di uscita, nei pali non tocca un pallone, non ha un rilancio preciso e potente. Ma di che parliamo? Le uscite di ieri: dallo schermo aspettavamo sempre che apparisse la maglia verde che andasse incontro all'attaccante...nulla. Uno schifo che si è andato a combinare con quello degli altri due della difesa. Lo abbiamo visto tutti. Britos in serie C avrebbe problemi a trovare spazio!!! Voto 3, volendo rimanere larghi. Idem per tutto il resto della difesa.  

Callejon...sì è un giocatore del Napoli ma è il fratello smemorato di quello dell'anno scorso. Voto 4. Hamisk solo per il gol merita 5 +. Il giocatore che faceva  la differenza negli anni passati non c'è più. Gargano è l'unico che supera di gran lunga la sufficienza. Non amato, fischiato e deriso da parte del pubblico partenopeo, ha dato il massimo a differenza di suoi colleghi. Il mistero di Inler. 180' di panchina. Con il Bilbao non ha mai messo piede in campo. Strategie di mercato? Può darsi ma un gioco ragionato e qualche palla in più agli attaccanti chi la può servire? Jorginho? Non credo visto la sua posizione in campo. Tantomeno il buon Gargano. Se è questione  di forma fisica allora non lo si porta proprio con la squadra. O no?!  Higuain 6. Si danna sempre l'anima anche non stando in forma. Troppo solo per poter mettere in difficolta i baschi.

Una curiosità. Guardate le due foto di Benitez. La prima è ieri sera a Bilbao, la seconda è una delle ultime partite a Milano sulla panchina dell'Inter. Il viso ha perso la tranquillità che lo contraddistingueva. Ha perso la parola dolce da usare per smorzare la tensione. E come potrebbe essere il contrario dopo lo spettacolo di ieri. La domanda è: perchè non parla chiaro ed esterna il suo malessere? La risposta è semplice. Perchè finirebbe per sputtanare De Laurentiis. E Rafa è un signore oltre che un grande professionista. Si sta abbracciando la croce confidando nell'operato del Presidente e del Direttore Sportivo. Di conseguenza ha accettato trasferimenti celeri di giocatori che non volevano andare via confidando nell'arrivo di qualcuno di quelli che lui aveva messo in lista. Nessuno mi  toglie dalla testa l'idea che per incassare soldi subito, De Lamentiis..ops scusate De Laurentiis abbia imposto i trasferimenti. 

Giocare un preliminare con gente contata  non ancora in forma contro una squadra con la media età più giovane ed agguerrita è stato un suicidio. Palasemente una taccagnata la "genialata" del patron di usare i soldi della Champions per fare mercato. In due mesi si è perso più tempo dietro a Fellaini che non a pensare a chi poteva realmente essere utile al Napoli. Eppure la lista Benitez l'ha consegnata un bel po' di tempo fà. A proposito del padrone del Napoli, ieri un tifoso a Bilbao gli ha chiesto dei rinfozi e per tutta risposta si è sentito dire: "a Napoli sapete tutti piangere e lamentarvi..siete bravi". Egregio De Laurentiis il detto a Napoli è diverso, glielo spieghiamo noi: "chi chiagne, chi rire e chi fotte". E siccome ci Ha classificati nelle prime due diciture, Lei non può che appartenere alla terza...e lo sai fare pure bene. Complimenti a Lei! Non so se il buon Aurelio avrà notato lo stadio del Bilbao, lo hanno finito 2 mesi fà. Costruito vicino al vecchio senza fare promesse. E' vero che in Spagna le leggi sono diverse e in Italia sono più severe per quanto riguarda piani regolatori et simila. Ma lo stadio è lo specchio della Società ed il San Paolo è un cesso gigante a cielo aperto. Con quale faccia Si presenta a Napoli dopo l'ennesima cafonata? Perchè a questo punto è utile ricordare che non E' napoletano ed i cafoni sono anche signori di cuore ma sempre cafoni. Cosa ci Verrà a raccontare adesso? Farà acqusiti per il campionato? Benissimo, se non lo Ha capito quest'anno non ci sono scuse per non vincere il campionato. Roma e Juve su tre fronti, l'Inter su due...rimane solo il Milan. Ma è ancora tutto da vedere. In poche parole quest'anno il Napoli deve vincere lo scudetto. Ma con questo rosa scarsa, con un cesso di stadio, con la gente che si è stancata delle chiacchiere, sta iniziando a diventare tutto troppo complicato. E noi tifosi non sopporteremmo un prematuro addio di Rafa Benitez! Il tifoso, ora come ora, sta con l'allenatore...non con il Presidente.
Francesco Ricciuto

martedì 26 agosto 2014

Domani il Bilbao con ancora un mercato da concludere

Siamo alla vigilia del delicatissimo incontro al San Memes di Bilbao, ritorno dei preliminari per accedere ai gironi della Champions, il Napoli è ancora in mare aperto riguardo la composizione della rosa. Non si è capito se la scelta di Benitez di non portare Pandev e Dzemaili in terra spagnola sia stata sua o dettata dalla società. Considerato che domani vale la legge della vittoria a tutti i costi o un pareggio con almeno due gol realizzati, l'apporto di due giocatori esperti poteva far comodo. Non pensiamo che il macedone e lo svizzero non abbiano mercato. Addirittura Pandev sta rifiutando numerose offerte sia dall'estero che dall'Italia, non soddisfano il suo agente nella parte economica e durata del contratto, invece per lo svizzero il Milan sta attuando un pressing asfissiante per averlo nelle proprie file. Ricordiamo che il Milan non disputando coppe non ha nessun problema a prendere Dzemaili dopo la partita di domani sera a Bilbao, quindi portarlo almeno in panchina avrebbe messo a disposizione la sua esperienza visto la poco felice partita di Michu e l'assenza in campo di Inler nella gara di andata. La situazione è poco chiara tra i tifosi e addetti ai lavori, il non parlare del numero uno azzurro lascia perplessi e dalle nostre parti c'è un vecchio detto "voce e popolo voce e verità". Possibile mai che con un bilancio saldamente in attivo si debba aspettare l'esito di domani sera? agire sul mercato avendo ricevuto i trenta milioni di euro dalla Uefa? De Gouzman è costato 5 milioni di euro o giù di li, si parla di Leiva del Liverpool altri 6 milioni, sono stati venduti  Fernandez e Bherami e presubilmente sono stati intascati tredici/quindici milioni di euro. Perchè non mettere a disposizione di Benitez già da subito due elementi validi? che potevano essere inseriti anche nella lista Uefa? perchè rischiare di non qualificarsi contro una squadra, si tosta, ma battibile sia a Napoli che a Bilbao? ed in caso di non qualificazione, De Laurentiis comunque deve mettere mano al portofoglio per rinforzare la rosa, facendolo prima, Benitez era a metà dell'opera e noi tifosi avevamo tante certezze  e qualche abbonato in più allo stadio, visto le sole  5,500 tessere registrate fino a questo momento, altri anni si parlava di altre cifre. Il paradosso è un'altro: i tifosi del Napoli sono si preoccupati di non passare il turno ma sono preoccupati di più di un addio di Rafa Benitez, visto molto amareggiato. Chiariamo sono solo pensieri da tifosi, che sono "costretti" ogni anno ad ascoltare determinate promesse del buon Aurelio, per poi ritrovarci a ragionare come una società di provincia, senza offesa per quest'ultima. Domani sera sapremo di che morte o vita sarà  il Napoli. Arbitrerà il turco Cakir. Benitez ha convocato questi giocatori :Rafael, Andujar, Colombo, Maggio, Mesto, Henrique, Albiol, Britos, Koulibaly, Zuniga, Ghoulam, Gargano, Jorginho, Inler, Insigne, Callejon, Mertens, Hamsik, Michu, Duvan, Higuain. Avete letto bene: Zuniga, tornato dal mondiale e subito scomparso per un'affaticamento muscolare non si è mai visto durante le amichevoli del Napoli, ritornando a quando scritto sopra, perchè mandare via frettolosamente i due svizzeri ed  il centrale argentino?
Francesco Ricciuto

lunedì 25 agosto 2014

Scelte obbligate per Rafa Benitez

Stamattina il Napoli ha svolto una delle due sedute di allenamento, palestra per tutti e poi in campo per provare il possesso palla, concluso con schemi tecnico e tattici, nella partitella ha preso parte anche il nuovo arrivato De Guzman. Benitez, da quello che ha mostrato in campo, ha fatto capire che schiererà Rafael in porta, Maggio e Ghoulam esterni escludendo un'insufficiente Britos, anche perchè non è un esterno di ruolo, Albiol e Koulibaly centrali. A centro del campo ritroverà posto Inler insieme a Jorginho, Gargano sarà l'escluso della mediana. Capitan Hamsik sulla trequarti con Dries Mertens al posto di Lorenzo Insigne, bersagliato dal pubblico e autore di una prestazione incolare nell'andata con gli spagnoli, Callejon sull'altro lato con Pipita Higuain al centro dell'attacco. Per Insigne dovrebbe scattare la molla della reazione per dimostrare che è stata solo una serata no al San Paolo e mettere da parte un inizio di stagione non proprio brillante. Deve crescere ancora sia mentalmente che tecnicamente, il pubblico di Napoli è di palato fine e poco propenso, non per proprie colpe, ad avere ancora pazienza e aspettare chiunque, Lorenzo deve capire che lui oltre la maglia azzurra,  porta sulle spalle il fardello della napoletanità, situazione che in passato ha mietuto altre vittime che non reggevano tale pressione. A differenza dello scugnizzo, Dries Mertens ha un'altro passo, altra tecnica, abituato a giocare partite di livello alto, di fisico è uguale a Insigne, ma differenza di quest'ultimo non lo buttano mai giù e non perde mai palla, sopratutto lui cerca sempre la giocata utile per il compagno e mai fine a se stessa per la platea, anzi a volte fa le due cose ed il pubblico lo ama per questo. Chi deve fare un'ulteriore sforzo è Josè Callejon, in ombra all'andata ed ha fallito un gol già fatto dopo il pareggio di Higuain. La scelta di Inler sembra scontata, sia per la facilità di gestire la palla e trovare una giocata buona per i compagni, sia perchè ha un buon tiro da calcio da fermo e potrebbe essere utile su punizioni o tiri da fuori area. Per far giocare lo svizzero, Benitez terrà fuori Gargano, autore di una grande prova contro l'Atletico Bilbao, non amato dai napoletani ma l'unico che si danna l'anima in campo, oppure potrebbe prendere il posto di Jorginho, ma non pensiamo che Rafa si privi di un centrocampista con piedi buoni. In attacco ci affideremo a Gonzalo Higuain e la sua fortunata cabala, 11 partite giocate contro ilBilbao e 9 reti segnate continuasse così saremo ben felici di aggiornare il suo scorer. Una domanda finale la voglio fare: ma Camillo Zuniga, dove sta? 1 mese fa scorazzava con la sua Colombia sui prati brasiliani, arriva a Napoli scompare, fateci capire...grazie.
Francesco Ricciuto

domenica 24 agosto 2014

Napoli:una rosa ancora da completare

24 agosto una settimana prima dell'inizio del campionato di serie A, quattro giorni da una sfida delicatissima a Bilbao per l'accesso ai gironi finali della Champions League ed il Napoli ha ancora una rosa da rinforzare o meglio da rinforzare e completare. Una situazione che non darebbe problemi se fossimo ancora a giugno ma a questo punto della stagione è un dato preoccupante. I tifosi avvertono questa lentezza ed esasperazione da parte della società di trovare il campione ad un prezzo basso ma hanno anche capito che De Laurentiis sta aspettando la qualificazione per la seconda fase della Champions per ricevere i circa trenta milioni di euro ed operare sul mercato. La domanda è: ma De Laurentiis ha capito che noi tifosi siamo un tantino stufi? Ha capito che quando dalla sua bocca vengono fuori dei programmi mega galattici dopo deve dare un senso ed una fattezza a ciò che ha promesso? Ogni anno, ci sono due tre promesse che lui lancia, dallo stadio al canale telematico Napoli Channel, ad una squadra in grado di contrastare le big italiane ed europee, intanto mercoledi prossimo corriamo il rischio di non ascoltare più l'inno della Champions al San Paolo. Sono passati  due mesi e mezzo di trattative con Fellaini, viene non viene, Van Gaal lo cede prima lo riconferma dopo, si è inforutnato ed il Napoli gli sta ancora dietro? Non si riprenderà non prima di due mesi, senza preparazione, arriva a Napoli dovrà capire i nuovi metodi di gioco se ne passa pure Natale per capire se è adatto al nostro campionato o meno, tardi troppo tardi. E'stato preso De Gouzman, fuori tempo massimo per la lista Champions e visto che è stato acquistato a titolo definitivo, scusate : ma perchè non prenderlo prima? E se questo era l'andazzo ma perchè Benitez ha avallato le cessioni di Bherami, Fernandez, Dzemaili e Pandev? questi ultimi due ancora a Napoli ma fuori dalla lista europea. Li "usava", presentava un Napoli in campo con giocatori che già si conoscono e provava a fare di meglio di una partita scellerata contro gli spagnoli al San Paolo. Tanto per loro il mercato è sempre valido, nel senso che ci sono squadre che li stimano, invece De Laurentiis non ci ha pensato subito ad intascare i dieci milioni di euro per Fernandez e i sei , sette per Bherami. Atteggiamento che irrita noi tifosi, quando lui vuole comprare la società che vende deve sobbarcarsi il prestito oneroso, invece quando lui vende, la cessione deve essere matematicamente a titolo definitivo. Benitez ha il suo bel da fare sia in campo che alle sue spalle, la società, deve gestire bene il caso Insigne, mio personale pensiero, immaturo per la piazza di Napoli, non ha dimostrato nulla e tantomeno ha vinto nulla da potersi ereggere a nuovo idolo azzurro, anzi proprio perche è di Napoli dovrebbe dare di più, invece cade sempre in atteggiamenti molto infantili, si difendesse lui e non lo facesse fare alla sua gentile consorte. Il mister spagnolo all'inizio di questo nuovo anno aveva riportato al centro del campo Marek Hamsik, sua posizione naturale, invece contro il Bilbao lo ha rimesso a fianco delle punte, sistematicamnete annullato e sostituito. Sarà stata l'emergenza dei pochi giocatori a disposizione a far si che lo slovacco occupasse la posizione di punta, ma tantè che in questa maniera regaliamo un giocatore agli avversari. Deve capire chi mettere insieme ad Albiol e Koulibaly, perchè Britos non può e non ha le capacità di giocare a tre in difesa, lento e macchinoso, la soluzione la tiene in casa è Ghoulam, noi tifosi non capiamo perchè nella gara di andata con l'Athletic non lo abbia schierato, come ci domandiamo il non utilizzo di Inler e Mertens. Siamo soli undici utilizzabili? Bene li spremesse fino in fondo perchè noi VOGLIAMO la qualificazione e rendesse la vita difficile a De Laurentiis per completare la rosa, così non si va da nessuna parte e sopratutto rispetto all'anno scorso siamo molto più deboli.
Francesco Ricciuto

giovedì 21 agosto 2014

Benitez, troppo strane quelle scelte contro il Bilbao

A distanza di due giorni dalla partita casalinga contro l'Athletico Bilbao restano ancora tanti dubbi. Primo su tutti: la formazione schierata da Benitez. Ho troppa stima e rispetto per lui per contestare ad occhi chiusi le sue scelte. E non è questa la mia intenzione. Però qualche domanda ce la siamo posti tutti nel leggere la formazione titolare e proprio perchè don Rafè non è stupido, mi piacerebbe capire le sue ragioni. Fatta eccezione per Gargano che ha realmente lasciato tutti a bocca aperta con la sua prestazione formidabile, gli altri sinceramente hanno fatto una partita a dir poco scandalosa. Partiamo dalla difesa. Britos terzino sinistro è una punizione che noi tifosi non meritiamo. Già come centrale di difesa non è questo baluardo insormontabile, figuriamoci quando gli si chiede di giocare in una posizione diversa. E anche nelle precedenti amichevoli aveva dimostrato di non essere in grado di coprire quel ruolo. Non conosce i movimenti, non si sovrappone, viene superato con una semplice finta. In special modo quando non ha l'esterno d'attacco che lo aiuta nella copertura. Nello specifico parlo di Insigne. Altra scelta "strana". La staffetta con Mertens non è nulla di nuovo, però era lecito aspettarsi il belga titolare visto che ha ampiamente dimostrato di essere il calciatore che meglio si esprime negli schemi di Benitez. Insigne, ancora oggi, ha evidente difficoltà nell'adattarsi al 4-2-3-1. Coprire tutta la fascia gli comporta un enorme dispendio di energie che poi si manifesta nel momento in cui deve finalizzare. Mertens invece ce l'ha nel dna. Ed ha anche più personalità, punta l'uomo e il 99% delle volte lo supera. Conosce bene i movimenti che deve fare lui ed anche quelli dei suoi compagni. Lo si è visto con Britos, gli ha sistematicamente fatto cenno di scendere sul fondo mentre lui si accentrava e gli portava via l'uomo. Ha riacceso da solo un Napoli che fino al 55' era stato spento ed in balia dell'Athletic. Ha suonato la carica ed il primo a beneficiarne è stato Higuain che fino a quel momento aveva cercato, inutilmente, di farsi recapitare qualche pallone giocabile. Mertens è un calciatore al quale il Napoli, al momento, non può rinunciare. Anche se, per assurdo, fosse al 10% della condizione. 

Veniamo al centrocampo. Non sono un estimatore di Inler, però vederlo di punto in bianco in panchina quando era un punto fermo nello scacchiere di Benitez è strano. Assai. Ricordiamo tutti il periodo nero del numero "88" azzurro nel girone di ritorno dello scorso campionato. Ecco. L'allenatore spagnolo non l'ha mai messo in panchina anche se, per diverse partite, non gli riusciva nemmeno più un passaggio al compagno vicino. Questa volta lo ha fatto accomodare in panchina affidando il centrocampo a Jorginho, autore di una partita poco più che mediocre, ed uno strepitoso Gargano. Non c'entra niente quell'offerta (pare di 25 milioni) piovuta dal cielo poche ore prima della partita da parte del Bayern Monaco vero? E visto che ci troviamo a fare cattivi pensieri, non è che per caso Benitez ha dimostrato al suo presidente che con la squadra che si ritrova al momento non può lottare nè per lo scudetto nè per la Champions? Che bisogna agire sul mercato ed anche in fretta seguendo le indicazioni che lui stesso gli ha fornito un bel po' di tempo fa? Che è da folli aspettare l'eventuale qualificazione ai gironi Champions? Che tutte quelle cessioni stanno indebolendo la rosa?

Si insomma...quelle scelte così improvvise e, ribadisco viste da fuori, lasciano molti dubbi. Io non riesco a pensare che Benitez voglia davvero affrontare la nuova stagione in Serie A ed in Europa con Britos come terzino. Ma quando bisognerà far riposare Ghoulam, chi abbiamo in rosa che potrà prendere il suo posto? Zuniga ha il male di vivere quindi toccherà con ogni probabilità a Britos. Altrimenti Benitez dovrà inventarsi qualche adattamento forzato. Anche un Ghoulam al 10% avrebbe fatto meglio nella sfida del Preliminare, questo è lampante. Almeno avrebbe provato a fermare l'esterno del Bilbao che avanzava indisturbato lungo tutto l'out sinistro: dalla linea di centrocampo fino al vertice dell'area di rigore. Non sarebbe rimasto fermo a guardarlo. Ed anche Mertens probabilmente avrebbe rincorso l'avversario, o addirittura gli avrebbe tolto immediatamente il pallone e lanciato il contropiede azzurro. Ok, con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Possiamo però ragionare sulle cose e valutare da soli. E da soli riusciamo a capire che un allenatore possa stancarsi prima o poi di chiedere rinforzi e per tutta risposta ritrovarsi una rosa sempre più scarna sia dal punto di vista della qualità che della quantità. Finalmente abbiamo comprato un centrocampista che Benitez chiedeva da mesi, ieri visite mediche e firma del contratto per De Guzman. Ottimo. Per uno che è arrivato quanti ancora andranno via? Perchè poi non è che noi vendiamo i Donadel (senza offesa). Vendiamo Fernandez, Behrami, probabilmente rinforziamo il Milan cedendogli Pandev e Dzemaili. E poi però cerchiamo di prendere giocatori, anche importanti, con la formula del prestito con diritto di riscatto e gli vogliamo anche imporre la politica dei diritti di immagine che è di vitale importanza per De Laurentiis. Ma quale calciatore che già gioca la Champions verrebbe a Napoli con queste condizioni? 

di Giuliano Bara

mercoledì 20 agosto 2014

Preliminare: primo tempo osceno e rosa palesemente incompleta

Finisce in parità l'andata dei preliminari di Champions tra il Napoli e l'Athletic Bilbao, 1-1. A dire la verità dovrei scrivere finisce in parità l'unico tempo che ha giocato il Napoli anzi se la fortuna ci aiutava e Michu non piegava le gambe per la paura di segnare e  Callejon non mandava fuori un pallone a poritere battuto, stavamo parlando di una buona vittoria del club azzurro. Partiamo da Michu: in 35 anni che seguo il calcio non mi è mai capitato di vedere che un attaccante (?) davanti alla porta a meno di due metri con il portere a terra e senza difensore avanti...non tirasse. NON HA TIRATO!!! Cose da pazzi. Ha passato indietro, allucinante. Fossi io il presidente del Napoli rimanderei questo soggetto al mittente. 

Capitolo Insigne: giocatore troppo emotivo per reggere il palcoscenico napoletano. Non ha fisico nè tutte queste doti tecniche per cambiare il volto della partita. Ed in più ha la presunzione di non accettare cambi, critiche e suggerimenti. Mi chiedo sempre se non abbiamo dato via l'Insigne sbagliato. Rimango della mia personale idea che è un giocatore da media bassa squadra di serie A. Dries Mertens, il calcio fatto persona. Entra decide quando e come vuole di andare in porta o mandare in porta i compagni. Altro passo, altra tecnica. Vera stoffa da campione a differenza del pseudo campione nostrano. Mertens i mondiali li ha giocati tutti dall'inizio alla fine, ha meno allenamenti nelle gambe di Insigne e fa sempre e comunque la differenza. Sentendo altri commenti dove si dice che il pubblico di Napoli non perdona nulla, in questo caso ad Insigne ricordiamo che abbiamo fatto la guerra su chi contestava la convocazione ai mondiali del napoletano seppur aveva giocato bene le ultime tre partite del campionato scorso. La nostra fortuna è avere in squadra Gonzalo Higuain, 9 gol segnati all'Athletic Bilbao in 11 partite giocate. Ancora fuori forma ma si danna l'anima. Si trasforma all'entrata di Mertens. In meno di 15 minuti ha la possibiltà di segnare più di una volta. Conservi questa rabbia per il ritorno. 

Un giocatore che è stato offeso, invitato a togliersi la maglia, ad andare via ed invece con il silenzio e sopratutto con I FATTI ha dimostrato che può dare una mano al Napoli è Walter Gargano. Continua a fare errori ma continua a sputare sangue in mezzo al campo. Ieri avrà recuperato non meno di 20 palloni, chiudendo e coprendo i tanti svarioni di un centrocampo inesistente degli azzurri. Si inesistente, non c'era Inler, nè Dzemaili, nè Bherami. Hamsik d'appoggio alle punte e Callejon bloccato sulle fasce. Insomma un Napoli mazzariano. In difesa per fortuna ci sono Koulibaly e Albiol perchè puntare su Britos è da pazzi. Mio personale pensiero: ieri Benitez ha fatto capire in qualche modo a De Laurentiis la scarsità della rosa non completa cercando di fargli notare che la squadra è composta da soli 11 giocatori, il resto non è da obiettivi decantati dal numero uno azzurro. Con il pareggio si complica il passaggio ai gironi della Champions ma sopratutto la quota dei 30 milioni di euro che la UEFA elargisce a chi approda alla seconda fase. L'anno scorso De Laurentiis con la vendita di Cavani e l'accesso immediato alla Champions fece un tesoretto di 90 milioni di euro. Ecco gli acqusiti Callejon, Higuain, Mertens, Albiol etc etc. E' palese che il numero uno azzurro aspetti la qualificazione per mettere a disposizione di Benitez due, tre giocatori di spessore tecnico superiore e permettere di affrontare le varie competizioni con una squadra all'altezza. 

Anche ieri stadio San Paolo gremito, altro incasso importante, soliti problemi di gestione pubblico. Avrei una domanda da porre alla società: come mai se i biglietti sono nominativi ed assegnano un posto ben preciso nei settori è sistematico che questi non vengono rispettati e addirittura, come ieri, c'erano migliaia di persone che occupavano i gradini che separano i vari settori? Non è possibile se la capienza è 65.000 posti e quest'ultimi erano esauriti gia dalle ore 19:00, due ore prima della partita, come è possibile che c'è gente in piedi? Misteri! Adesso la cosa importante da fare è ricompattare un po' il tutto, allenarsi bene per affrontare tra una settimana il Bilbao con la squadra titolare e non con il Napoli B. Non abbiamo voglia e tantomeno la pazienza di assistere a primi tempi come quello di ieri. La pazienza piano piano sta calando e siamo solo all'inizio del nuovo anno. Avevamo l'anno scorso una squadra più che buona, adesso rispetto a quella, ci siamo indeboliti da Reina a Rafael, da Bherami e Dzemaili a nessun sostituto, da Pandev a Michu..insomma la differenza c'è e pure tanta.
di Francesco Ricciuto

martedì 19 agosto 2014

Napoli, con il Bilbao si apre la nuova stagione

Ci siamo. La nuova stagione calcistica del Napoli è al nastro di partenza. Tra poche ore gli azzurri affronteranno l'Athletic Bilbao nella gara d'andata del preliminare di Champions League. Una partita non semplicissima. Anche in considerazione del fatto che è carica di aspettative da parte dei tifosi. Sostenitori già abbastanza adirati per il mercato fatto finora da De Laurentiis. Troppe partenze e pochi arrivi. Ma soprattutto nessun arrivo eccellente come ci si aspettava per fare quel "famoso" salto di qualità di cui si dibatte da anni. Ottimo l'innesto di Koulibaly. E non avevamo dubbi, è stata una scelta di don Rafè...praticamente una garanzia. Michu deve ancora mostrare tutto il suo talento. E poi nulla più. In uscita invece: Reina che ha preferito andare a fare il secondo portiere in Germania, Behrami all'Amburgo, Armero al Milan e Fernandez allo Swansea. Giusto per citare quelli più di spicco.  

Tornando alla sfida di stasera, Benitez ha cercato di rassenerare l'ambiente che evidentemente respira nell'aria le aspettative. "E' una partita indubbiamente importante e bisogna dare il massimo - ha spiegato lo spagnolo che poi ha aggiunto - ma non per questo bisogna dire che sarebbe una tragedia se non passassimo il turno. Non cambierebbe le aspettative per la nostra stagione e nemmeno per il calciomercato". In fondo anche lui come i tifosi ci crede che qualcun altro arriverà. O almeno lo spera. Questo in estrema sintesi il pensiero dell'allenatore del Napoli. Suona un po' come "mettere le mani avanti" ma in realtà io penso, come già accennato, che serva anche a dare un po' di serenità ai calciatori che oltre a non essere ancora al 100% sentono anche la pressione di non poter sbagliare. E giocare con la paura di sbagliare produce solo effetti negativi. Come lo stesso tecnico ha spiegato in conferenza stampa. 

E poi diciamocela tutta. Se dall'urna fosse uscito il nome di un'altra squadra, una qualsiasi diversa dal Bilbao, tutta questa tensione nell'aria non ci sarebbe stata. Ci sarebbero stati comunque i 50.000 spettatori previsti per questa sera ma si affrontava la sfida con tutt'altro umore. E' altrettanto vero che il Napoli, e non da questa stagione, non può più avere paura di nessuno. Rispetto e giusta considerazione dell'avversario sicuramente. Ma paura no. Non più. Ed anche la corazzata di Valverde, dev'essere considerata come una formazione di tutto rispetto ma non più forte del Napoli. Bisogna andare in campo sicuri delle proprie capacità e giocarsela. Alla fine si faranno i conti. Quello che non ha l'Athelic Bilbao, e non ce l'ha nessun'altra squadra al mondo, è un signore sulla panchina che si chiama Rafael Benitez. Partiamo da questo presupposto ed iniziamo al meglio la nuova stagione. Forza Napoli!!!

di Giuliano Bara

Insultare i napoletani non è così grave. Parola di Tavecchio

E' arrivato il primo provvedimento del nuovo presidente della FIGC. E se il buongiorno si vede dal mattino, cari napoletani ci attendono tempi ancora più duri. Tavecchio ha pensato bene, infatti, di depenalizzare la discriminazione territoriale. E' "un insulto di secondo genere" come lo ha definito l'egregio Presidente. Quindi niente più chiusura delle curve ma una GRADUALE punizione di ordine amministrativo alle società. Graduale...una parola che è tutto un programma. D'altronde cosa ci si poteva aspettare da una persona che a pochi giorni dal voto ha mostrato il suo biglietto da visita definendo i calciatori extracomunitari mangiatori di banane?! Questo è il nuovo che avanza. La persona che meglio poteva rappresentare il cambiamento. Il rinnovamento. 

Come si dice: "è 'o popolo che 'o vo'". Il patron azzurro dopo essere stato a lungo indeciso, almeno questo mostrava davanti alle telecamere, poi ha deciso! Si...Tavecchio è la persona giusta. Ci vuole lui per trasformare questo Calcio ormai alla deriva. Bene. Ora ce l'abbiamo e si è messo subito all'opera. Prime due mosse: lasciare fomentare l'odio tra le tifoserie e scegliere il nuovo CT della Nazionale garantendogli, con l'aiuto degli sponsor, un ingaggio di 4 MILIONI l'anno. Eccerto. Per avere Conte, che a sua volta ha già fatto sapere di volersi affidare al blocco Juventus, cosa importa se bisogna pagarlo 4 milioni di euro l'anno?! La spending review è importante certo, lo stesso Tavecchio l'aveva ribadito durante un'intervista non molto tempo fa, ma per avere l'allenatore pugliese sulla panchina azzurra si può anche chiudere un occhio. 

Ricapitolando questo avvio di RIVOLUZIONE, RINNOVAMENTO, CAMBIAMENTO del Calcio Italiano potremmo sintetizzare così: l'elemento imprescindibile a cui fare riferimento sono i soldi. I tifosi possono odiarsi quanto vogliono, possono uccidersi anche, basta che le curve restano aperte ed i biglietti si vendono. Poi vogliono cantare ai napoletani: "Vesuvio lavali col fuoco", "uscite dall'Italia", "colerosi", vogliono farsi le fotografie con le mascherine quando vanno a Napoli? Non è un problema di cui la FIGC e la giustizia sportiva devono occuparsi. E' un problema secondario, prima c'è da assicurarsi che le persone acquistino i biglietti delle partite e facciano l'abbonamento a Premium o a Sky. Sullo stesso filo conduttore deve viaggiare la Nazionale. Per essere prestigiosi nel Mondo bisogna investire! L'allenatore vuole 4 milioni per guidare la squadra? Bisogna trovare il modo di farglieli avere. Li DEVE avere! Anche perchè se poi Antonio Conte riesce a dare nuovamente prestigio alla Nazionale Italiana nel Mondo ed arrivare in fondo nelle varie competizioni...i soldi che torneranno indietro saranno molti di più! Quindi si, li DEVE AVERE!!! Questo il tanto auspicato rinnovamento del Calcio Italiano, finora. Il denaro al centro del mondo. Quindi...cos'è cambiato?

di Giuliano Bara

giovedì 14 agosto 2014

Nervosismo in casa Napoli, anche Benitez inizia a stancarsi

Nell'aria si avverte la tensione tra il tecnico spagnolo e la società. Ma ancora più tangibile è il nervosismo dei tifosi per il mancato arrivo di giocatori in grado di farci fare il salto di qualità cercato da anni. La rosa se l'analizziamo è più scarsa dell'anno scorso, fatta eccezione per Koulibaly.  Entriamo più nel dettaglio: è andato via Bherami, il perchè lo sappiamo tutti ma c'erano tanti modi per arginare la situazione. Non è arrivato nessuno. Solo fantomatiche trattative. Vedi Fellaini o De Gouzman, campioni ma devono adattarsi al nostro calcio. Lo svizzero (Behrami) già sapeva che fare e a livello di quantità e qualità per adesso Bherami è una spanna sopra i due citati sopra. E' andato via Fernadez, allo Swansea. E' arrivato Koulibaly: Il Napoli ci ha guadagnato, ottimo giocatore ottimo acquisto. Ma questo significa che quando ci sarà da fare turnover in campo ci toccherà schierare Britos. Niente di personale ma se nel Napoli non ha mai giocato e non riusciamo a venderlo a nessuno, un motivo ci sarà. Soprattutto dopo la prova contro il PSG piazzarlo altrove sarà davvero cosa difficile. 

Discorso Pandev. C'è rimasto male nel non essere inserito nella lista Uefa. Il macedone non ha grandi pretese, è discontinuo è vero, ma è un giocatore che può entrare e risolvere la partita come in Coppa Italia. Fare il sostituto di Higuain. Era l'ideale, anche perchè è stato preso Michu e Zapata già ci stava. Lo spagnolo sulla carta può dare tanto ma fino a questo momento ha avuto un solo sprazzo degno di ciò che si dice di  lui. Una girata a volo contro il PSG. Nulla di più. Deve adattarsi d'accordo ma non c'è tutto questo tempo. Andujar al posto di Reina è un paragone che non regge. Si era già stato acquistato, non è stato preso per sostituire Reina, ci mancherebbe. Guardando Rafael nelle ultime uscite però non è che c'è da stare tanto sereni. Il discorso è sempre lo stesso ed anche la domanda: Aurelio De Laurentiis che vai proferendo il Verbo, annunciando lo scudetto se non fai come le vere squadre blasonate che comprano Top Player che fanno la differenza. Per davvero. Come pensi di importi tra le grandi? I calciatori costano? Si costano! E' la pura verità ma si tratta di investimenti che ritornano. Anzi, in un paio di anni ti ritorneranno più che raddoppiati. A Napoli non viene nessuno perchè il tetto massimo degli ingaggi che tu pretendi farà si che ogni giocatore ci pensi e ci ripensi più di una volta prima di dirti si. Discorso al contrario quando devi vendere: in questo caso metti le tue regole e le tue clausole. Vedi Cavani o la cessione di Lavezzi e non ultima quella di Fernandez e Bherami. Hai ricevuto qualcosa che si aggira sui 100 milioni di euro, mettici gli introiti delle tv, gli incassi allo stadio come quello contro i francesi, 754 mila euro perchè continui ad avere una mentalità provinciale e non vincente? 

Sono sicuro che Benitez sia un pò stanco, lo si è letto nelle sue parole "alleno quello che ho, la mia lista era lunga" e ti dirò di più i giocatori possono andare via, noi tifosi ce ne facciamo una ragione ma fidati, caro Presidente, che se va via Benitez non avrai più l'apporto ed il sostegno di noi tifosi e sarà meglio che passi la mano. Adesso come adesso siamo ben lontani dal combattere per lo scudetto e non siamo nemmeno sicuri di giocarci i gironi Chmapoions. In cuor nostro siamo già in finale ma il campo e le avversarie dicono altro. Stamattina 4 ore di fila per acquistare il tagliando per la sfida di martedì contro il Bilbao. Ennesima dimostrazione di amore di NOI NAPOLETANI...dimenticavo tu non sei di Napoli e non ragioni con il cuore ma guardi alla tasca e non venire fuori con la storia che ci hai salvato, ti abbiamo ringraziato e ossequiato ma ti abbiamo anche dato più di quanto potevamo e tu hai SOLO GUADAGNATO.
di Francesco Ricciuto

martedì 12 agosto 2014

Napoli-PSG, azzurri sconfitti e Cavani contestato

Prima battuta d'arresto per il Napoli di Benitez contro i francesi del Paris Saint Germain. Ci sta tutta la sconfitta, più avanti nella preparazione avendo già disputato la prima di campionato e soprattutto con un parco giocatori incredibile. Ibraimovic, Verratti, Lavezzi, Cavani, David Luiz, Thiago Motta per citarne qualcuno. Nonostante tutto il Napoli non ha timori e questo è un buon segno. Cerca sempre il suo gioco fatto di pressing alto e giocate di prima. Nelle fila francesi ci sono gli ex Pocho Lavezzi osannato al suo arrivo, ed Edinson Cavani fischiato dall'inizio alla fine anche perchè non ha fatto nulla per evitarli. Anzi se li è cercati sopratutto sul finire del primo tempo quando pressato dagli azzurri ha commesso un paio di svarioni ed il pubblico glieli ha fatti notare. Lui per tutta risposta, con un cenno della mano ha fatto capire che siamo svitati di testa e dopo ha aizzato il pubblico che lo ha fischiato di più. Allora: caro Cavani sei andato via da Napoli dicendo che eravamo invadenti. Sei andato via scappando quando poi potevi farlo elegantemente. Sei andato via dicendo che la tua signora non gradiva la città perchè puzzava. Per un anno non hai proferito parola, mai ringraziato perchè noi TI ABBIAMO DATO IL CUORE E L'ANIMA e adesso che pretendi? Il tappeto rosso? Ed infine fai la cosa che non dovevi fare: arrivato a Napoli ti fai "scappare" Napoli ti amo...troppo comodo e troppo paraculo. Non funziona così Edinson, anche perchè noi napoletani siamo  un tantino stufi di essere presi per.......in giro. 

E' successo da poco, un'altra volta, con Pepe Reina che non si è fatto mai sentire quando si parlava di suoi possibili trasferimenti. Ha sempre detto e scritto che amava Napoli sopra ogni cosa poi si scopre che non ha accettato una riduzione di stipendio da quattro a due milioni di euro. Non pensiamo che fino ad adesso Reina non abbia guadagnato nulla, per un anno che prendevi una miseria di due milioni non t'impoverivi. Ed anche lui se ne esce con la presa in giro della famosa frase del film Benvenuti al Sud "chi arriva al sud piange due volte: quando arriva e quando riparte". Caro Reina quste frasi lasciale a noi mortali che con poco sognamo. Edinson non te la prendere ma sei capitato male. C'è stato anche Behrami che appena andato via ha sputato sentenze su Benitez, anche lui non ha capito come siamo fatti. Non siamo più pizza mandolino e sole (ammesso che lo siamo mai stati), le cose nostre, il nostro mondo nessuno ce le deve toccare. Siete andati via? Bene vi auguriamo il meglio ma fate le persone serie. Il Pocho lo ha capito da sempre, lui nell'anima è napoletano, sa che grazie al Napoli e a noi tifosi è diventato quello che è. Ve lo ricordate quando è venuto? Panza, barba e capelli lunghi. Ha la simpatia che noi vogliamo, ha i modi che noi preferiamo non c'importa dove gioca c'importa che lui ci rispetta prima e che ci voglia bene dopo. 

Non te la prendere Cavani, a Napoli basta poco per essere osannati basta ancora meno per essere affossati: Masaniello docet. Torniamo alla partita: ancora passi avanti nella preparazione, segnali importanti sono arrivati da Higuain, ancora sulle gambe ma sotto porta è un killer. Koulibaly è inamovibile. Una roccia, dalle sue parti non si passa. Ha fatto bene Benitez a cambiarlo nel secondo tempo visto la sua bravura ha evitato che De laurentiis lo possa vendere...Male Britos e Zapata. Il primo è stato superato da tutti i giocatori del PSG, da Blanc, dai preparatori atletici, dai magazzinieri e da chiunque ieri si trovasse a passare a Fuorigrotta. Il secondo non prende mai palla. Probabilmente per il suo fisico e per il gioco che deve fare negli schemi di Benitez gli ci vuole ancora tempo per entrare in forma. Michu ha dato dei segnali  che  può essere utile alla squadra, finalmente.  Girata a volo di sinistro bella da vedere ma facile da parare. Jorginho è l'anima del centrocampo. Un po' sottotono Callejon ma ha tirato la carretta fino a pochi giorni fa. La lista Uefa è stata presentata senza nessun nuovo acquisto, non inclusi Pandev, Fernandez e Vargas in partenza. Adesso il Napoli  dovrà concentrarsi sull'Atletico. Ha una settimana di tempo per collaudare tutto e prima che l'Inno della Champions riecheggi al San Paolo.
di Francesco Ricciuto

sabato 9 agosto 2014

Preliminare, il Napoli pesca la squadra più forte

Avevamo una possibiltà su cinque di pescare gli spagnoli dell'Atletico Bilbao...e quelli abbiamo preso. Urna che al Napoli non è mai favorevole in tema Champions League. Basta ricordare il girone dell'anno scorso con le più grandi realtà d'Europa. Sappiamo tutti come è finita: eliminati con 12 punti! Mai successo nella Coppa Campioni moderna. Ed ovviamente anche l'ipotesi di giocare il ritorno in casa non ci ha sorriso. Il sorteggio, infatti, ha voluto che la prima si giocasse al San Paolo il 19 agosto ed il ritorno in casa del Bilbao il 27. Ce ne faremo una ragione e cercheremo, come sempre al fianco della squadra, di spingere il cuore oltre l'ostacolo.

L'Atletico Bilbao gioca nello stadio San Mamès. Nella sfida di ritorno gli azzurri dovranno vedersela con 53.000 (indiavolati) sostenitori rojiblancos. Contro le squadre italiane, in casa, ha una media impressionante: 6 vittorie ed un pareggio. I baschi sono allenati da mister Ernesto Valverde, che dopo un lunga ricostruzione li ha riportati nei vertici della Liga spagnola. Quest'anno hanno perso la loro stella, Ander Herrera, ora in forza al Manchester United. Trasferimento che ha portato nelle casse del Bilbao 36 milioni di euro. In rosa è rimasto l'altro gioiellino di casa. Si perchè il Bilbao ha tutti giocatori allevati in casa e con tanto di orgoglio basco. Iker Munian già corteggiato da mezza Europa. E poi c'è l'attaccante prediletto di Valverde: Aduriz. Per quanto riguarda lo stadio, il San Mames sostituisce il vecchio "la Catedral" impianto che il Napoli ha già conosciuto in un'amichevole giocata nel 1996, finì 2-2 con rete di Aglietti ed Esposito. Il Napoli allora era allenato da Gigi Simoni. Fu una vera battaglia, una partita che di amichevole non aveva nulla. L'Atletico Bilbao per avere lo stadio pieno, semmai ce ne fosse stato bisogno, ha realizzato una promozione proprio in occasione della partita contro il Napoli. Gli abbonati ed i soci entreranno gratis!!! 

Non possiamo non pensare dunque che il San Mamès non sarà pieno in ogni ordine di posti. Rafa Benitez in un'intervista rilasciata subito dopo il sorteggio ha commentato così: "L'Atletico è forte, ma noi siamo pronti alla sfida. Sicuramente tra le cinque possibili avversarie, ci è capitato il sorteggio più difficile. È una squadra che gioca un buon calcio e in casa i cinquantamila del San Mames danno una grande spinta. Sarà una bella partita, una sfida molto intensa. Il Napoli comunque è preparato e determinato a raggiungere il suo obiettivo". Ma se il Napoli è preoccupato per l'avversario, i baschi non se la ridono. Sul sito ufficiale hanno espresso, come noi d'altronde, la preoccupazione di trovare una squadra forte che sta tentando di inserirsi tra le grandi d'Europa e che alla guida ha un grande tecnico. Come si dice "mal comune mezzo gaudio". Appuntamento per tutti i tifosi del Napoli dunque il 19 agosto. La società ha comunicato che i tagliandi saranno in vendita a partire dal 13 agosto. Precedenza ai possesori dell'abbonamento o della tessera del tifoso fino al 14 agosto, il giorno dopo sarà libera la vendita al pubblico.
di Francesco Ricciuto

giovedì 7 agosto 2014

Napoli-Barça, Dzemaili decisivo. Buona prova della difesa


Seconda amichevole di prestigio per il Napoli. A Ginevra gli azzurri hanno affrontato il Barcellona di Luis Enrique. I catalani sono scesi in campo privi delle loro stelle Messi, Neymar, Dani Alves e tanti altri. Il Napoli ha confermato la stessa formazione che ha adottato nelle ultime gare con la sola differenza (non di poco) che in più in panchina è arrivato Gonzalo Higuain. L'undici azzurro dunque è lo stesso visti in campo contro il Paok di Salonicco. 

NAPOLI (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Albiol, Koulibaly, Britos; Jorginho, Gargano; Callejon, Hamsik, Insigne; Zapata. A disp. Andujar, Colombo, Mesto, Zuniga, Ghoulam, Luperto, Inler, Dzemaili, Vargas, Michu, Higuain. All. Benitez.

BARCELLONA (4-3-3): Bravo; Montoya, Piqué, Bartra, Alba; Busquets, Rakitic, Iniesta; Rafinha, Munir, Pedro. A disp. Ter Stegen, Masip, Edgar Ié, Bagnack, Grimaldo, Sergi Roberto, Samper, Halilovic, Adama, Deulofeu, Sandro. All. Luis Enrique.

ARBITRO: Studer (Svizzera).

All'inizio di partita le due squadre si studiano, ma per poco. Dopo 15', infatti, entrambe avevano già avuto la possibilità di passare in vantaggio. Prima un errato passaggio di Callejon mette nelle condizioni Pedro di andare in porta. Solo un grande intervento di Albiol mette le cose a posto. Poi sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Hamisk, Insigne si ritrova davanti al portiere catalano facilitato anche da uno svarione dell'ultimo difensore. E' sempre il Napoli che senza timori si spinge in avanti. Punizione di Callejon, in area Hamsik e Koulibaly  fanno blocco permettendo allo slovacco di effettuare un grande colpo di testa all'incrocio. Il portiere Bravo di nome e di fatto devia in angolo. Nella parte centrale della prima frazione di gioco è il Barcellona, con il talento dei suoi centrocampisti, a mettere in difficoltà il Napoli. Due lanci verticali a tagliare la difesa mettono due volte Munir da solo davanti a Rafel che compie due buone parate e nega il gol al Barcellona.

Nel corso del secondo tempo Benitez effettua i soliti cambi che ha adoperato anche nelle altre amichevoli: dentro Michu, Vargas, Mesto, Ghoulam e Inler. Dall'altra parte il tecnico spagnolo non resta a guardare. Luis Enrique manda in campo tutti giovani della cantera catalana. Ragazzi giovani del 1995/1996 e sono un bel vedere in campo. Non hanno paura degli avversari più quotati di loro e anzi mettono il Napoli in seria difficoltà più di una volta. Per 15' i blaugrana pressano e ripartono sfiorando il gol in più occasioni. I nuovi entrati partenopei faticano un pò a ritrovarsi. Continua ad essere l'oggetto del mistero Michu che in compagnia di Vargas non incidono mai. Stiamo qua e li aspetteremo ma devono darsi da fare e rimboccarsi le maniche. Non hanno più tanto tempo per mettersi in mostra. Il Barcellona in campo non sembra una squadra composta da tutte riserve, il Napoli pensa più a come non farsi trovare impreparato che non ad attaccare. 

Altri cambi per Benitez: entrano Dzemaili e Zuniga, quest'ultimo oggetto dei pensieri del Barcellona. A loro modo di vedere doveva essere squalificato dalla Uefa per il fallo su Neymar. Quando capiranno che in campo non si va a pettinare le bambole sarà sempre troppo tardi. La partita subisce un vistoso calo di emozioni. Il caldo, la stanchezza, la forma fisica ancora da recuperare. Ce lo aspettavamo. A dieci minuti dalla fine, quando ormai tutto lasciava intendere che a Ginevra si sarebbe tornati negli spogliatoi sullo 0-0, il Napoli trova il gol della vittoria. All'80', infatti, Dzemaili da fuori area tira una delle sue bordate, il pallone prende una traiettoria insidiosa che s'infila sotto la traversa grazie anche alla complicità del portiere cileno non proprio impeccabile. Napoli 1 Barcellona 0. Fa sempre effetto anadre in vantaggio contro una delle squadre più forti d'Europa. I catalani non vogliono perdere e con il giovanisismo Deulofeu vanno vicino al pareggio con un gran tiro a giro che Rafel manda in angolo. Ultima sostituzione per Benitez, in campo il giovane Luperto per Albiol ed ultime emozioni delle partita. Sarà pure un'amchivole, sarà pure il Barcellona B, ma vincere fa sempre piacere e vincere contro una grandeè ancor più motivo d'orgoglio. Forza Napoli!!!

di Francesco Ricciuto

martedì 5 agosto 2014

Benitez: "lavoro con quello che ho ma qualche innesto ci vorrebbe"

Oggi alle 12:00 c'è stata la conferenza stampa di mister Benitez nel centro di Castelvolturno. Le domande si sono incentrate sul calciomercato e la suggestiva sfida di domani sera con il Barcellona. "Ho sempre avuto tanto rispetto, i blaugrana sono una squadra fortissima. Ho giocato tante partite a livello giovanile contro di loro. Li ho affrontati sia col Valladolid che con l'Extremadura. Ha fatto benissimo in questi anni, la differenza sta nell'idea di calcio che non è mai cambiata. I tifosi mi chiedono sempre che vogliono il Napoli forte come il Barça, rispondo sempre alla stessa maniera...il fatturato di una società aiuta tantissimo, il loro si aggira sui 500 milioni. Siamo ancora lontani dall'imitarli". 

Sullo schema tattico da adottare domani il tecnico risponde: "Ci mancano tre o quattro giocatori, tra cui alcuni titolari. Sarà difficile mostrare il nostro modo di giocare, in fin dei conti è un'amichevole. Spero di lavorare sodo in vista della partita del 19. Higuain? Ho parlato con lui, verrà con noi nonostante non sia al 100%. Vedremo se farlo giocare per qualche minuto o meno". L'attenzione quindi si sposta sul calciomercato, l'11 agosto bisogna presentare la lista ufficiale per la Champions League. "E' difficile non parlare di mercato. Tanti nomi escono sui giornali ma io continuerò a lavorare con la squadra che ho. Noi sappiamo che si sta lavorando sodo sul mercato. Fellaini è un calciatore del Manchester United, non dipende da noi, ma da loro. Sappiamo che l'11 agosto c'è da presentare la lista e conto che Fellaini sia con noi anche per farlo integrare. Se arriva piu tardi potrebbe avere problemi di inserimento a livello tattico. Spero arrivi qualcuno presto, ma dobbiamo essere realisti: il gruppo attuale al 99% sarà in lista Champions. Dovrò constatare se Higuain, Fernandez, Henrique ed Andujar stanno bene. Ci vorranno un paio di settimane prima di vedere il vero Napoli. Ho visto ottime cose in allenamento, ma se mancano tre o quattro giocatori importanti non posso dirvi a che livello siamo". 

Sulla vicenda Mascherano Benitez cerca di mettere definitivamente una pietra sopra."La porta Mascherano è completamente chiusa. Ho parlato sia con Javier che col suo agente e l'amicizia che ci lega avrebbe potuto far avverare questo sogno. Mascherano è un calciatore ben visto da Luis Enrique, ma in fondo ho sempre saputo sarebbe stato difficilissimo portarlo a Napoli. Io sono stato l'allenatore di Luis Enrique, di certo parlerò con lui". La domanda finale non poteva essere che sullo scudetto. "L'altro giorno ero sorpreso quando leggevo le pagelle del mercato. Mi ha fatto drizzare i capelli perchè manca un mese alla fine del calciomercato. Dobbiamo lavorare coi giocatori che abbiamo. Noi non abbiam bisogno di fare un mercato fantastico perchè in rosa c'è tanta qualità. Proverò a spingere un po' con De Laurentiis, poi vedremo". Insomma è chiaro che Benitez spera che in questi prossimi giorni De Laurentiis e Bigon riescano a portare alla corte degli azzurri qualche giocatore in modo da integrare e rafforzare la rosa. I tempi sono ristretti, il preliminare Champions è alle porte. L'importante è fare bene senza dubbio. Però aspettare il mercato di riparazione a gennaio per completare la squadra sarebbe un pò dura. Ed abbiamo visto lo scorso campionato come l'innesto di 2-3 pedine al posto giusto come fanno la differenza.

 di Francesco Ricciuto

lunedì 4 agosto 2014

San Paolo fatiscente, la Uefa impone di renderlo a norma

E' di ieri la notizia della UEFA che ha imposto al calcio Napoli di mettere a norma le 60.000 poltroncine dello stadio, non a norma con l'altezza dello schienale. Fosse solo lo schienale (vecchio del 1990). Chi entra nello stadio si accorge immediatamente che sono sporche per 3/4 quarti dello stadio. Quelle della Tribuna d'onore logicamente sono di ultima generazione come le panchine interrate sul prato. Senza fare nessuna polemica ma in tribuna d'onore la maggior parte sono inviti o familiari o amici degli amici dei calciatori. Curve e distinti sono l'anima dello stadio e della squadra. De Laurentiis ha un anno di tempo per sostituirle ed evitare l'esclusione dalle coppe europee dell'anno prossimo. 

Il presidente non sembra preoccupato, per tutta risposta ha fatto sapere che se non si accorderà con il Comune porterà la squadra a giocare le coppe a Palermo. Adesso la domanda viene spontanea: sono anni che dice che vuole fare uno stadio nuovo, sono anni che minaccia di trasferire la squadra in un'altra città. Sono anni che chiede l'agibiltà al Comune di Napoli per giocare il campionato. Ha avuto 3 mesi di tempo per fare lavori, come ogni anno, ma non ha mai messo in cantiere nulla! Promesse e soltanto promesse. Questa situazione di stasi è uguale all'acquisto dei calciatori, è un mese che stiamo dietro a Fellaini, Kramer, Candreva, capiamo tutto quello che lui dice sul fair play finanziaro, se vuoi diventare una grande in Italia ed Europa basta chiacchere. Vai al Comune con un progetto valido, segnala la zona dove vuoi costruire lo stadio e vai per la tua strada. Capiamo le difficoltà gestionali, economiche e politiche, ma l'arte dell'arrangiarsi facendosi forte della frase napoletana "Dimane Dio ce penza", è lontana anni luce dal modus operandi di società più blasonate che, non a caso, hanno fatto dello stadio il loro principale introito. E' vero dovranno essere sborsati miliardi di euro ma ritorneranno tutti, tra sponsor, abbonamenti, tv e quant'altro. 

Stesso discorso per la squadra: vuoi vincere? Vai dalla "Società X" (preferibilmente soldi in mano) e prendi Tizio e Caio. Investi per il futuro e allo stesso tempo pensa al presente acquistando giocatori che fanno fare davvero il salto di qualità. Prendiamo l'esempio di Fellaini, buon giocatore pare che arriverà qualche settimana prima dell'inizio del campionato. Il che significa senza preparazione, senza conoscere i metodi di Benitez, gli schemi, i movimenti dei compagni di squadra ecc. ecc. Passeranno mesi, stiamo vedendo l'incapacità attuale di Michu è quasi un mese che sta lavorando ed ancora non è entrato nell'orbita Napoli. Tante piccole cose (nemmeno tanto piccole) che fanno del Napoli ancora una società di gran potenziale ma che deve ancora crescere. Come gli alunni a scuola "ottimo alunno ma non s'impegna". I soldi usciranno in maniera copiosa da un lato entreranno non con la stessa velocità ma l'investimento è questo. Hai una casa tua, puoi fare ciò che vuoi allo stadio, da un museo ad un punto vendita dei gadget della squadra, a ristoranti o punti di ritrovo per i giovani. Adesso come adesso passeranno ancora anni prima che vedremo uno stadio degno di questa città, se lo vedremo...Ogni anno intanto dobbiamo sentire sempre le stesse frasi del presidente "faremo, costruiremo, Napoli all'altezza delle grandi d'Europa". Ma quando? la politica della formica, un pò alla volta può andare bene all'inizio, poi devi dare la svolta. Devi mandare un messaggio chiaro e preciso e non sempre chiacchere. Il tifoso è appassionato, NON STUPIDO.

di Francesco Ricciuto

domenica 3 agosto 2014

Napoli, nessun problema contro il Paok

Buona la prima al San Paolo. Contro i modesti greci il risultato premia gli azzuri 2-0. A dire la verità il Napoli ne poteva fare di più di gol e li poteva fare quando voleva. Evidentemente gli ordini di Benitez erano quelli di trovare intesa tra i reparti. Inizia la partita con il Napoli che pressa subito il Paok, la differenza tecnica tra le due squadre è evidente. Al 3° minuto Callejon con una pregevole azione sulla desta si ritrova a tu per tu con il portiere avversario e lo trafigge sul palo lontano. Gol di pregevole fattura. La partita va avanti seguendo sempre lostesso copione: greci in difesa ed il Napoli all'attacco. Quello che si nota subito è il passo diverso e la condizione tra gli azzurri: Hamisk, ritornato nel suo ruolo naturale, fa quello che vuole in campo, così come Jorginho, Albiol, Inler, Mertens e Koulibaly. Proprio quest'ultimo è diventato già il nuovo idolo dei tifosi. Non sbaglia nulla, sta sempre al posto giusto al momento giusto non perde un pallone e quando c'è da rincorrere un avversario state sicuri che arriva prima e di gran lunga il nostro difensore. 

Discorso a parte merita Gargano, i supporters del Napoli non gli hanno mai perdonato le infelici frasi quando stava all'Inter. Lo hanno beccato per tutta la partita, possiamo essere d'accordo o meno ma finchè avrà la maglia azzurra addosso e aiuterà i compagni è un giocatore del Napoli. Dopo si vedrà. Stessa nota stonata per Vargas, Zapata e Michu. Il primo ha disputato la partita più inutile vista negli ultimi anni. Non prende e non tiene mai un pallone. Non si fa trovare mai in posizione giusta. Il secondo è prevedibile fa sempre la stessa azione di gioco, spalle alle porta riceve e sistematicamente viene anticipato. Possiamo capire che essendo grosso è in ritardo ma lui dovrebbe ricordare che è il vice Higuain e l'anno scorso lo abbiamo visto solo nel finale di stagione. Aspettarlo ancora mi sembra un pò troppo. Per quanto riguarda Michu è fuori condizione e fuori dagli schemi di Benitez. Appena entrato ha l'occasione di segnare, un difensore greco sbaglia il retro passaggio e Michu si trova sulla traiettoria, da solo davanti al portiere...così lento nelle finte e nella corsa che il portiere avversario ha parato senza problemi. Non vedo come questi due marcantoni possano giovare al calcio di Benitez. Lenti e senza piedi buoni, aspettiamoli ma non esitiamo a capire subito se fanno al caso del Napoli.

Nel secondo tempo c'è spazio per tutti. L'unico assente: Insigne impegnato al matrimonio del fratello. Pipita in tribuna e solo oggi inizierà ad allenarsi. Chiude la partita il gol Radosevic nei minuti di recupero. Il ragazzo dimostra che ha voglia di lavorare e crescere. Questa la partita...prima però c'è stato il commovente applauso e abbraccio alla mamma di Ciro Esposito. Mano nella mano con De Laurentiis ed Edo, va a raccogliere due mazzi di fiori sotto le curve, uno dei gli viene donato dal capitano del Paok. Momento di commozione e lacrime poi la signora Antonella si dirige a centrocampo dove prende la parola ringraziando tutti coloro che stanno allo stadio e spiegando che l'intero incasso, da una idea di Aurelio De Laurentiis, verrà devoluto a Scampia per realizzare strutture sportive. Madre coraggio esorta i tifosi a riflettere sul fatto che non si può morire per una partita di calcio. Bene, anzi male...malissimo. Appena uscita dal rettangolo di gioco, dalla curva si alza il coro romano infame ed altri cori che nulla hanno a che vedere con il messaggio di Antonella lanciato un minuto prima. Stiamo offendendo Ciro, lo stiamo uccidendo di nuovo. La violenza non si combatte con la violenza. La tragedia di Ciro ce la porteremo sempre dentro e nessuno ce lo restituirà più. Ma possiamo acquisire civiltà e dignità e intonando quei cori siamo peggio, ripeto PEGGIO, di chi ogni domenica ci offende e umilia. 

Ed infine una riflessione personale su un fatto che mi è accaduto ieri. Non c'entra nulla con tutto ciò che ho scritto finora, è di tutt'altro genere. Ero presente allo stadio ieri, settore distiti. Dietro di me un'intera famiglia inglese composta da 4 adulti e 4 bambini. I piccoli tutti con la maglia del Napoli, stupendo. Ma veniamo al dunque. In contemporanea abbiamo chiamato l'addetto alle vendite di bibite e snack, ce ne sono più di 30 che girano in tutto lo stadio. Chiedo  due bottigliette d'acqua e un pacchetto di Cipster per la modica cifra di 10 euro!! Gli inglesi hanno speso invece circa 35,40 euro...stiamo scherzando? Nella nota e storica pizzeria Di Matteo in zona Tribunali a Napoli con 10 euro prendo due pizze e due birre. Caro De Laurentiis il calcio moderno non passa da questo sciacalaggio, ma innanzituto da uno stadio moderno. Tralascio lo stato delle poltroncine, passo sopra che intorno allo stadio non c'è un solo raccoglitore per l'immondizia. Chiudo un occhio e tappo il naso per sopportare la puzza che sale sugli spalti proveniente dai bagni, ma avere questi prezzi alla buvette dello stadio è da denuncia.

di Francesco Ricciuto

venerdì 1 agosto 2014

Napoli, una storia lunga 88 anni

1/8/1926-1/8/2014: 88 anni di storia e amore per questa squadra. Verso questa maglia azzurra. 88 anni di gioie e dolori, passando da Ascarelli e Sallustro per arrivare al Comandante Lauro, ai grandi di allora Jeppson, Pesaola e Vinicio. Giocando allo stadio Collana per poi trasferirsi a Fuorigrotta al San Paolo (nel 1959: Napoli-Juve 2-1). Nel nuovo stadio hanno continuato la storia altri celebri campioni che hanno dato lustro al Napoli: Sivori, Altafini e Zoff ad esempio. 

Arriva l'era di Corrado Ferlaino "il Presidente" che ha dato tutta la sua anima e ha fatto in modo che per 7 anni i napoletani ogni partita potessero ammirare il Dio del calcio: Diego Armando Maradona. Prima di lui l'ingegnere aveva fatto già sognare Napoli ed i napoletani anche se il risultato finale fu diverso. Fu la prima società a spendere una cifra altissima, 1 miliardo di vecchie lire per un calciatore: Beppe Savoldi. In quel periodo il Napoli stabilì il record di abbonamenti venduti circa 71.000 tessere. In poche parole lo stadio era sempre colmo in ogni ordine di posto. Arrivarono secondi e terzi posti, campionati persi all'ultima giornata. Ai napoletani questo importava fino a un certo punto. L'importante era essere presenti allo stadio e sapere di essere alla pari con le corazzate del nord di allora. Negli anni '80 Ferlaino portò a Napoli altri campioni Krol, Diaz, lo sfortunato Direcu, Bertoni. Chi in una maniera chi in un'altra portarono gioia e classe agli occhi dei tifosi. 

Non c'erano solo campioni in campo. Ferlaino si circondò di personaggi che hanno fatto la storia del club azzurro, uno su tutti Italo Allodi. Nel 1984 la svolta per il club, l'arrivo di Diego, Giordano, Bagni, Carnevale, Garella. Arrivò il primo e sognato scudetto solo nel 1986. Ferlaino non si accontentò e arrivarono: Careca, Alemao, Francini, il giovane Ferrara dalle giovanili. L'apoteosi arrivò nel 1990, campionato e Supercoppa Italiana a discapito dei malcapitati bianconeri (5-3). Da aggiungere alla Coppa Uefa e all'altra Coppa Italia già in bacheca. Come sempre succede se non c'è una grande gestione e il sapere come continuare ad essere al vertice, il momento dei pianti e dei dolori non tarda ad arrivare. La prima retrocessione con 5 mesi di anticipo dalla fine del campionato. La risalita e di nuovo la caduta in B. 

Ai vertici della società non c'è più Ferlaino ma Corbelli e Naldi che non fanno altro che affossare il Napoli. I guai finanziari fanno si che si vada incontro al  fallimento e la caduta in  Serie C. Ecco che dalle ceneri risorge il Napoli. Alla guida societaria Aurelio De Laurentiis rileva tutto, ogni anno porta un tassello in più per riportare il Napoli dove merita. Ci riesce in tre anni. Una volta stabilizzatosi nella massima serie si fa in modo che il Napoli incominci a riassoporare il gusto di essere tra le grandi. Arrivano una vittoria in Coppa Italia, piazzamenti di assoluto spessore (quinto, terzo e secondo posto). Un'altra vittoria nella Coppa Nazionale, la partecipazione alla vecchia Coppa Campioni da protagonisti. Sul manto verde del San Paolo si vedono giocare fior fior di giocatori: Hamsik, Lavezzi, Cavani per finire ad Higuain e Callejon. Grandi allenatori ma soprattutto un'immensa folla azzurra che non è mai mancata a Fuorigrotta (e in trasferta). Il nostro sostegno non mancherà mai. BUON COMPLEANNO NAPOLI !

di Francesco Ricciuto

Napoli, al via le amichevoli di lusso

Domani sera gli azzurri varcheranno nuovamente la soglia del San Paolo. Di scena Napoli-Paok Salonicco, inizio fissato per le 21. Un test che potrebbe dare maggiori spunti di riflessione rispetto alle due amichevoli del ritiro, da intendere più come allenamento che non come partite vere e proprie. Pur essendo una formazione ampiamente alla portata della squadra di Benitez, i greci hanno una caratura maggiore rispetto al Feralpi Salò ed il Kalloni. Insomma un primo test vero per il Napoli che sarà poi impegnato il 6 agosto a Ginevra contro il Barcellona e l'11, nuovamente in casa, contro il Paris Saint-Germain per quelle che sono state definite le amichevoli di lusso degli azzurri. Tre sfide avvincenti che serviranno a trovare il ritmo partita e farsi trovare pronti per il preliminare di Champions League. 

La politica dei prezzi popolari, almeno per la sfida di domani sera, adottata dalla società azzurra ha l'evidente intento di portare le persone al San Paolo e permettere quindi alla città di riabbracciare la squadra. Senza dimenticare l'importante iniziativa benefica dal nome "Fratellanza Italiana", in memoria di Ciro Esposito, che permetterà di destinare fondi (il ricavato della partita) a tre scuole di Scampia. Il tagliando per una delle curve, infatti, costa solo 8 euro. Meno che guardare la partita in tv con Mediaset Premium o Sky che, come sempre, hanno acquistato i diritti televisivi di tutte le amichevoli del Napoli. E qui una parentesi è d'obbligo. Sappiamo bene l'attenzione che il patron azzurro pone nei confronti dei diritti televisivi, d'immagine ecc. Non stupisce quindi che la politica di prezzi popolari adottata per lo stadio sia controbilanciata proprio da quest'ultimi. Bisogna infatti spendere 10 euro per ogni partita, a prescindere se si possiede o meno un abbonamento, per guardare la partita in tv. Le gare precampionato del Napoli, così come negli anni passati, non rientrano nei vari pacchetti. E' una scelta precisa di De Laurentiis che ha voluto così assicurarsi entrate extra. Ma questa ormai non è una novità.  

E business a parte, quello che interessa veramente ai tifosi è vedere la squadra. Possibilmente vederla competitiva e di pari livello con le prime della classe (in Serie A e in Europa). Al momento la rosa non è completa. E con la partenza di Behrami, se vogliamo, si è anche indebolita. Mancano proprio i mediani. Kramer, Fellaini, Sandro...i nomi in ballo sono sempre gli stessi. Ma non arrivano. Da mesi le trattative si arenano, poi improvvisamente ripartono per poi stopparsi di nuovo. Nonostante questo però Bigon e De Laurentiis rassicurano la piazza: "entro il 6-8 agosto arriveranno due centrocampisti". Non possiamo fare altro che aspettare fiduciosi. D'altronde...è questione di pochi giorni.

di Giuliano Bara

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