Benitez, troppo strane quelle scelte contro il Bilbao:NapoliMania

giovedì 21 agosto 2014

Benitez, troppo strane quelle scelte contro il Bilbao

A distanza di due giorni dalla partita casalinga contro l'Athletico Bilbao restano ancora tanti dubbi. Primo su tutti: la formazione schierata da Benitez. Ho troppa stima e rispetto per lui per contestare ad occhi chiusi le sue scelte. E non è questa la mia intenzione. Però qualche domanda ce la siamo posti tutti nel leggere la formazione titolare e proprio perchè don Rafè non è stupido, mi piacerebbe capire le sue ragioni. Fatta eccezione per Gargano che ha realmente lasciato tutti a bocca aperta con la sua prestazione formidabile, gli altri sinceramente hanno fatto una partita a dir poco scandalosa. Partiamo dalla difesa. Britos terzino sinistro è una punizione che noi tifosi non meritiamo. Già come centrale di difesa non è questo baluardo insormontabile, figuriamoci quando gli si chiede di giocare in una posizione diversa. E anche nelle precedenti amichevoli aveva dimostrato di non essere in grado di coprire quel ruolo. Non conosce i movimenti, non si sovrappone, viene superato con una semplice finta. In special modo quando non ha l'esterno d'attacco che lo aiuta nella copertura. Nello specifico parlo di Insigne. Altra scelta "strana". La staffetta con Mertens non è nulla di nuovo, però era lecito aspettarsi il belga titolare visto che ha ampiamente dimostrato di essere il calciatore che meglio si esprime negli schemi di Benitez. Insigne, ancora oggi, ha evidente difficoltà nell'adattarsi al 4-2-3-1. Coprire tutta la fascia gli comporta un enorme dispendio di energie che poi si manifesta nel momento in cui deve finalizzare. Mertens invece ce l'ha nel dna. Ed ha anche più personalità, punta l'uomo e il 99% delle volte lo supera. Conosce bene i movimenti che deve fare lui ed anche quelli dei suoi compagni. Lo si è visto con Britos, gli ha sistematicamente fatto cenno di scendere sul fondo mentre lui si accentrava e gli portava via l'uomo. Ha riacceso da solo un Napoli che fino al 55' era stato spento ed in balia dell'Athletic. Ha suonato la carica ed il primo a beneficiarne è stato Higuain che fino a quel momento aveva cercato, inutilmente, di farsi recapitare qualche pallone giocabile. Mertens è un calciatore al quale il Napoli, al momento, non può rinunciare. Anche se, per assurdo, fosse al 10% della condizione. 

Veniamo al centrocampo. Non sono un estimatore di Inler, però vederlo di punto in bianco in panchina quando era un punto fermo nello scacchiere di Benitez è strano. Assai. Ricordiamo tutti il periodo nero del numero "88" azzurro nel girone di ritorno dello scorso campionato. Ecco. L'allenatore spagnolo non l'ha mai messo in panchina anche se, per diverse partite, non gli riusciva nemmeno più un passaggio al compagno vicino. Questa volta lo ha fatto accomodare in panchina affidando il centrocampo a Jorginho, autore di una partita poco più che mediocre, ed uno strepitoso Gargano. Non c'entra niente quell'offerta (pare di 25 milioni) piovuta dal cielo poche ore prima della partita da parte del Bayern Monaco vero? E visto che ci troviamo a fare cattivi pensieri, non è che per caso Benitez ha dimostrato al suo presidente che con la squadra che si ritrova al momento non può lottare nè per lo scudetto nè per la Champions? Che bisogna agire sul mercato ed anche in fretta seguendo le indicazioni che lui stesso gli ha fornito un bel po' di tempo fa? Che è da folli aspettare l'eventuale qualificazione ai gironi Champions? Che tutte quelle cessioni stanno indebolendo la rosa?

Si insomma...quelle scelte così improvvise e, ribadisco viste da fuori, lasciano molti dubbi. Io non riesco a pensare che Benitez voglia davvero affrontare la nuova stagione in Serie A ed in Europa con Britos come terzino. Ma quando bisognerà far riposare Ghoulam, chi abbiamo in rosa che potrà prendere il suo posto? Zuniga ha il male di vivere quindi toccherà con ogni probabilità a Britos. Altrimenti Benitez dovrà inventarsi qualche adattamento forzato. Anche un Ghoulam al 10% avrebbe fatto meglio nella sfida del Preliminare, questo è lampante. Almeno avrebbe provato a fermare l'esterno del Bilbao che avanzava indisturbato lungo tutto l'out sinistro: dalla linea di centrocampo fino al vertice dell'area di rigore. Non sarebbe rimasto fermo a guardarlo. Ed anche Mertens probabilmente avrebbe rincorso l'avversario, o addirittura gli avrebbe tolto immediatamente il pallone e lanciato il contropiede azzurro. Ok, con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Possiamo però ragionare sulle cose e valutare da soli. E da soli riusciamo a capire che un allenatore possa stancarsi prima o poi di chiedere rinforzi e per tutta risposta ritrovarsi una rosa sempre più scarna sia dal punto di vista della qualità che della quantità. Finalmente abbiamo comprato un centrocampista che Benitez chiedeva da mesi, ieri visite mediche e firma del contratto per De Guzman. Ottimo. Per uno che è arrivato quanti ancora andranno via? Perchè poi non è che noi vendiamo i Donadel (senza offesa). Vendiamo Fernandez, Behrami, probabilmente rinforziamo il Milan cedendogli Pandev e Dzemaili. E poi però cerchiamo di prendere giocatori, anche importanti, con la formula del prestito con diritto di riscatto e gli vogliamo anche imporre la politica dei diritti di immagine che è di vitale importanza per De Laurentiis. Ma quale calciatore che già gioca la Champions verrebbe a Napoli con queste condizioni? 

di Giuliano Bara

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