Tra un giocatore che va via e le meglio visioni di Cavani degne delle migliori apparizioni di Madonne e di Santi apparsi ai più fedeli, ci stanno due azzurri, Mertens e Milik, che piano piano stanno ridando fiducia all'ambiente napoletano, tormentato come non mai in questa estate per la cessione di Coso...quello...accasatosi alla...quella società..avete capito no? Dopo il "quequero" pareggio a Pescara per 2-2 con doppietta di Ciruzzo Mertens, entrato dalla panchina per uno spento e distratto Lorenzo Insigne,il quale ha raddrizzato una partita che per 45 minuti di gioco è stata vicino allo schifo e nei secondi 45 minuti si è visto qualcosa come siamo stati abituati a vedere l'anno scorso. Per non parlare del reparto difensivo all'acqua di rose. Alla Catalano di Quelli della notte "meglio un pareggio a Pescara che una sconfitta a Sassuolo dell'anno scorso".
Di scena, nella seconda di campionato, al San Paolo c'è il Milan di Montella. Il Milan che ha comprato l'ex Principito (uallarito) Sousa e già questo fa pensare in che condizioni stanno. Stadio non pieno, la Curva A in protesta permanente per vicissitudini interne e per il caro biglietti,anche se tutto lo stadio non ha digerito la scelta societaria di elevare il costo dei ticket nei SETTORI POPOLARI a 40 euro. 40 euro fa si che una famiglia di tre o quattro persone non vada allo stadio, e ci pensi bene prima di spendere quella cifra,valutando bene lo spettacolo offerto in un cesso di stadio, scusatemi ma è la verità per quanto ami il San Paolo che frequento da 40 anni: poltroncine al limite dell'indecenza, servizi igienici schifosi, bouvetteria con prezzi gonfiati e, mettiamoci pure squadra non ancora completa , ha fatto si che le presenze non erano superiori alle 30.000 unità. In attacco Sarri schiera il polaccone Milik con Callejon e Mertens, a centrocampo Hamsik,Jorginho,Allan e dietro Albiol,K.K, Ghoulam e Hysaj, Reina in porta. Parto da quest'ultimo: non è ancora in forma, l'infortunio non lo ha smaltito ancora, sui gol può non avere colpe ma come a Pescara è sempre posizionato male, recupererà di sicuro, mi preoccupa che il secondo è Rafael: non si può pensare di affidarsi a lui; ci sta Sepe, male non è ma tengo il pensiero che la diatriba dell'anno scorso quando decise di andare a Firenze per giocare per poi scaldare la panchina, in società gliela stanno facendo pagare in qualche modo, mancano due giorni alla chiusura del mercato pensassero anche a questo ruolo.
I primi 10 minuti di gioco, i rossoneri tengono più palla, gli azzurri stanno là in mezzo al campo e capire se hanno la mentalità giusta per riempire di palloni la rezza difesa dal gigante Donnarumma, un gran bel portiere ed è grazie a lui che nei restanti 35 minuti della prima frazione il Milan non va sotto di 4-5 gol. Due li segna, con Mertens che fa quello che vuole e solo perchè il portiere alto due metri gli nega la gioia del gol, ma niente può sulla respinta che va sui piedi di Milik che quasi non ci crede e ci impiega un paio di secondi per muovere le gambe e mettere la palla dentro. Gli azzurri si galvanizzano e s'iniziano a vedere cose buone, i napoletani recuperano, pressano, triangolano, insomma giocano bene.
Arriva il secondo gol, non abituati noi a certe realizzazioni, non ci sembra vero che Milik salta, ma salta tanto, anzi di più ed incorna in porta il 2-0. Il Milan più di bestemmiarsi tra di loro non può. Finisce il primo tempo e mano al libretto degli assegni per comprare una bottiglietta d'acqua versata in un bicchiere vecchio per come è vecchio il San Paolo.
Secondo tempo e non si capisce niente più per 10 minuti. Siamo in preda all'isterismo arbitrale per primo e da dormita generale degli azzurri poi. Da un fallo non chiamato a Jorginho a metà campo,c'è l'azione veloce dei rossoneri con palla a Niang spostato di lato con due uomini vicino Reina chiude sul primo palo..embè gol, come è passata la palla lo sanno loro intanto è 2-1. Cinque minuti dopo da un batti e ribatti la palla va a Suso , chiude gli occhi, carica di punta, prega tutti i Santi e scaraventa nell'angolino più lontano, più alto, impossibile, alle spalle di Pepe: 2-2 e bestemmie a gogò, intanto Sarri pur di fumare si fa espellere, l'arbitro si ricorda che sulle maglie hanno uno sponsor dell' Eurovita,gruppo assicurativo di Unicredit a sua volta sponsor della Roma ( due giornate di campionato tre rigori) e non fischia più nulla. Urge cambiare, Allan è sulle gambe, non ne ha più, entra Zielinsky, il Napoli cambia passo e marcia, il polaccone numero due mette verve in campo, mozzica e pressa, porta bene palla, riprendiamo coraggio e Callejon su respinta la mette dentro, 3-2 e la squadra di nuovo concentrata a fare bene. Da un'azione di contropiede condotta da Insigne in un due contro uno, la mette al centro e Romagnoli degno di un gran portiere si tuffa con le mani evita il gol ma evita pure l'espulsione il perchè lo sa Valeri, ma la mette sui piedi di Callejon ed è 4-2. Cè stata anche un'altra espulsione per il Milan ma,espulso o non espulso, le 4 pallette se le prendevano lo stesso.
Mancano due giorni alla fine del mercato, manca chi sostituirà Koulybali e Ghoulam quando faranno la coppa D'Africa, manca un portiere di riserva come ho scritto sopra, capire che si deve fare con questo benedetto Gabbiadini che, se ogni tanto si facesse una risata, capirebbe che qua da noi sta bene e sarà utile. Parlare con Insigne e fargli capire che fare bambinate come le sta facendo lui, del tipo non fare riscaldamento prepartita e a metà tempo e scappare giù negli spogliatoi a fine partita senza salutare, ci perde lui. E ultimo e non per ultimo : un fesso qualsiasi che metta a conoscenza dei tifosi di ciò che fa la società,usando i social, mezzo potentissimo che fa da tramite con i tifosi. E'vero che i social hanno dato parola anche a chi ha la testa per "spartere" (DIVIDERE) le orecchie, ma qualche notizia in più eviterebbero tanti casini.
Francesco Ricciuto