In questo campionato per ben 5 volte il Napoli aveva avuto l'occasione di avvicinare i primi due posti in modo consistente, fallendo sempre e non con squadre blasonate ma con quelle della media classifica in giù. Stavolta al San Paolo c'è la Sampdoria di Mihajlovic che segue il Napoli solo a tre punti, quale occasione migliore per agganciare il quarto posto a pari con gli azzurri e mandare qualche messaggio a De Laurentiis per un eventuale ingaggio sulla panchina azzurra l'anno prossimo? Invece niente, come si dice dalle nostri parti " se ne jiute carico e meraviglie" -è ritornato a casa sua carico di meraviglie- Benitez gli ha dato una bella lezione di calcio. Lo spagnolo continua a ruotare i suoi uomini: fuori di nuovo Hamsik, Mertens, Strinic e Koulibaly, dentro Ghoulam, Henrique, Jorginho, Insigne e Gabbiadini. Partiamo da Ghoulam: non prende mai Eder, anzi non lo vede mai, il gol inizia dal suo lato e, come avete visto, invece di correre e guardare il proprio avversario gli da le spalle, perdendolo di vista completamente; l'autorete,poi, è una sfortunata deviazione di Albiol. L'algerino perde sempre il confronto con Eder, viene salvato dallo stesso... Mihajlovic che sposta Eder( 'o ssap sul iss pecchè). Dall'altro lato, Henrique ha tenuto a bada Eto'o. Buono per noi. Jorginho si è visto a sprazzi: personalmente non mi piace come giocatore. Gabbiadini,invece, come si fa a tenerlo fuori ? Ha piedi delicati, visione di gioco, ben visto da Higuain, con lo stesso si trovano ad occhi chiusi, è sempre presente al posto giusto e al momento giusto. E veniamo alla coppia meraviglia: Higuain e Insigne. Il primo abbiamo scritto, visto e detto tutto, è l'attaccante per eccellenza ed in più ha i piedi da numero 10, se voglio trovargli un difetto..sta sempre incazzato! Lorenzo Insigne, capitano ieri sera, trascina i suoi ed in più fa un gol che è una perla, intercetta la palla a centrocampo, si fa 50 metri palla al piede fino al limite dell'area e poi fa partire il suo tiro preferito: a giro. Mezzo collo piede ed interno che si insacca alle spalle di Viviano. L'ho scritto altre volte e lo ripeto con piacere, dal suo infortunio è ritornato più maturo, più forte fisicamente, più convinto in quello che fa. Quando mai lo abbiamo visto in difesa ad aiutare i compagni? Mai. Adesso ,invece, arretra davanti alla difesa, aiuta, recupera e riparte in modo naturale senza andare mai in affanno. Prima pensava a se stesso, adesso guarda prima i compagni e li mette in condizioni di trovarsi davanti al portiere, poi se ha tempo, fa qualcosa per lui come il gol di ieri sera. Lo stesso Callejon, veloce come sapevamo, quasi preciso nei tocchi, mette di nuovo paura agli avversari. Tutto questo giova al gioco del Napoli, ci sono più possibilità di arrivare al gol rispetto alle prestazioni degli ultimi mesi. La classifica si accorcia, stiamo a meno due dalla Roma, meno tre dalla Lazio, che verrà al San Paolo. Ci stanno tutti i presupposti per finire bene la stagione, non dimentichiamo la semifinale Uefa con il Dnipro. A proposito delle coppe europee: visto che le 4 semifinaliste della Champions sono già tutte qualificate per la prossima edizione della coppa con le orecchie, chi vince l'Europa League entra nei gironi Champions direttamente. Altra opportunità che il Napoli deve sfruttare. Benitez non Benitez, dilemma che a noi tifosi fa venire il mal di testa. Inizio a parlare da chi fa retorica, chi usa frasi fatte, una delle quali è: "adesso tutti salite sul carro del vincitore". Allora: parlo per me e solo per me, se a me il Napoli non piace, non gioca bene, perde o pareggia contro squadre inferiori tecnicamente , lo dico, lo scrivo e lo critico, quello che abbiamo visto nell'ultimo mese e mezzo è stata la brutta copia del Napoli, non sto qui ad elencare di nuovo ciò che è successo. Sono dell'opinione che una società ben organizzata determinati cali non li deve avere, può subire una flessione, ma non quello che è successo a noi. Adesso gli azzurri stano ritornando brillanti, gli altri calano e noi voliamo, a questo punto questa condizione deve rimanere fino alla fine della stagione, da adesso in poi non ci sono più calcoli da fare: si deve vincere e non guardare in faccia a nessuno. Con questo non mi sento meno tifoso di chi NON HA MAI DETTO NULLA MA HA PARLATO SOLO DOPO LE VITTORIE, criticare serve a migliorare e la fede per maglia azzurra non viene meno anzi si rafforza. Poi ognuno la vede e la vive come vuole, ma smettiamola con proclami retorici e ridicoli, non serve a nessuno. Ho messo la foto di Benitez...il suo sguardo dice tutto!
Francesco Ricciuto