Della serie non è vero ma ci credo: ad inizio partita ritorna il brano Go West che accompagna gli azzurri all'entrata in campo, Napul'è viene suonata 10 minuti prima. Il Napoli in campo di nuovo con la maglia azzurra, quasi tutti i titolari in campo...torna la vittoria! Scherziamoci su che di questi tempi è salutare. Comunque riguardo all'inno, nulla contro Pino Daniele, ci mancherebbe pure, però, per chi lo ricorda, la prima volta il suo brano fu messo in una partita serale contro la Juve (c'era ancora Tele+) si doveva vincere per forza...si perse. Conoscete la leggenda: ad una nave non si cambia mai il nome, se no affonda? Bene, lasciamo Go West all'ingresso in campo della squadra e Napul'è la mettiamo prima, dopo, durante, ma mai più all'ingresso delle squadre. Il Napoli in campo dopo una settimana di ritiro a CastelVolturno, le facce tese ed incazzate, nuovo rituale prima del calcio d'inizio, gli 11 titolari, con tutti i componenti della panchina, si abbracciano e si danno la carica. Benitez "stranamente"schiera la formazione ideale secondo me: in difesa Albiol, Koulibaly, Strinic, Maggio, in porta sempre Andujar, a centrocampo Lopez e Gargano, sulle ali Mertens e Callejon, Gabbiadini dietro Higuain. Mertens con Gargano i migliori in campo, il belga rispolvera tutto il suo bagaglio tecnico, che conosciamo bene, il gol è una sua perla, sulla sinistra salta l'avversario ed incrocia con l'altro piede il palo più lontano. L'uruguaiano è un motorino inesauribile , recupera tutto, recupera tutti, sbaglia anche, ma da lui non si passa, aiutando in modo notevole Lopez che con meno affanni riesce pure a fare qualche appoggio discreto. Il Napoli in campo è più che concentrato, non concede nulla ai viola tranne uno svarione di Andujar nel secondo tempo che mette Borja Valero in condizione di tirare mandando di tanto a lato. Chi è a terra, chi deve recuperare e lo si vede ad occhio nudo, è proprio Gonzalo Higuain, nervoso più del dovuto, al 4 minuto Mertens gli serve un pallone sulla fascia dove bisognava solo rincorrerlo, l'argentino non ci pensa proprio e manda a quel paese il compagno invitandolo a servigli il pallone sui piedi, quattro minuti di gioco e stai già così, caro il mio Pipita, non oso immaginare alla fine della partita. La Fiorentina non crea problemi agli azzurri, ogni volta che cerca di ripartire verso la nostra porta viene subito rintuzzata nella sua metà campo, è vero ha fatto tanto possesso palla, ma signori miei se devo constatare che il Napoli fa solo 28, 29 minuti di possesso palla e segna tre gol, ci metto la firma fino alla fine del campionato. Dopo l'1 a 0 di Mertens, il Pipita ha l'occasione di sfogare la propria rabbia, far gioire noi e mettere fine alla partita: una bordata da 25 metri a 110 km/h, (dati Sky) colpisce in pieno la traversa, scende giù sempre ad una velocità esagerata ed entra in porta di ben 30 cm, tutti hanno visto che è gol, tutti, tranne quella persona con la maglia gialla messa a lato della porta che deve vedere soltanto se la palla entra o meno e stava girato verso il pallone, stava a due metri dal luogo del misfatto..embè? Che fa sta figura mitologica? Dice all'arbitro( lontano dalla porta) che non è gol... immaginate voi Higuain, testosterone alto, acidi lattici, nervi, bestemmie in spagnolo ed italiano a che livello sono arrivati. La partita va avanti su questo binario fino al 60 minuto, come nella migliore tradizione turca dove al 61 minuto festeggiano la liberazione dell'oppressore dal proprio paese accendendo fumogeni tric trac e botte a muro Benitez effettua il cambio sistematico, anzi a mio modo di vedere si è pure incazzato perchè avvenuto al 62 minuto. Entra il capitano Marek Hamsik per Gabbiadini, quest'ultimo sempre attento e preciso negli inserimenti, lo considero il miglior acquisto del Napoli; dopo solo 8 minuti lo slovacco mette in rete comodamente un assist di Callejon. Due a zero e partita chiusa, gli azzurri danno l'impressione di saper gestire la gara, per forza ci sta in campo chi ci deve stare. Al 75 minuto entra Lorenzo Insigne esce il Pipita,con l' ovazione dello stadio: non ha segnato, non ha giocato bene, ma si è messo a disposizione della squadra creando spazi a non finire. Lorenzinho è carico, a differenza di prima che si facesse male, fa sempre un azione giusta e non spreca mai palloni, da un suo passaggio al millimetro nasce il terzo gol dell'altro redivivo Callejon, che insacca tra le gambe del portiere: l'esultanza dello spagnolo l'avete vista ed è tutto un programma. Finisce tre a zero per gli azzurri, dopo tantissimo tempo disputiamo una partita senza affanni, non credo e mai ci crederò che i ritiri trasformano le persone, da ex atleta non ho mai trovato benefici da un ritiro. Ogni professionista dopo gli allenamenti, uno, due o quanti ne sono al giorno, la sera deve tornare a casa, poi sta alla professionalità del calciatore e della società a far si che non si cada in "tentazione". Ieri l'impressione è che gli azzurri erano parecchio infastiditi dalla situazione venutasi a creare. De Laurentiis a fine gara ha dato una sorta di premio, annullando il ritiro solo per la giornata di ieri per poi riprenderlo già da stasera, salvo ripensamenti. Ripeto ieri in campo c'erano 11 titolari, gli stessi 11 che sanno giocare a calcio...
Francesco Ricciuto
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