Sfatando il tabù Chievo, il Napoli si porta al secondo posto a soli due punti di ritardo dalla Roma capolista. Vittoria importante per gli uomini di Maurizio Sarri, perchè i veronesi sono una squadra ben impostata in campo, solida e caparbia, gioca un calcio che mette in difficoltà chiunque dal primo al novantesimo minuto a prescindere di quale sia il parziale in campo. Gli azzurri arrivati a Verona venerdì, direttamente dalla trasferta di Europa League in Danimarca, hanno avuto poco tempo per recuperare energie quindi, sfidare gli uomini di Maran non è stato proprio di aiuto. Sarri schiera i suoi uomini nel collaudato 4-3-3, schierando i titolari dopo il turnover europeo. I padroni di casa fanno subito capire che non sarà una gita per i partenopei, da una palla persa a centrocampo i veronesi volano in contropiede in un 3 contro 3 , Simone Pepe lancia a tu per tu con Reina, il suo compagno Castro e fortunatamente per gli azzurri, all'attaccante non riesce lo "scavetto" e la palla va fuori di poco. Il Napoli fa tanto possesso palla ma non riesce a trovare la via della porta, i clivensi sono racchiusi nella propria metà campo, per impensierire il numero uno veronese ci vogliono colpi da campioni; ci pensa Gonzalo Higuain a caricarsi la squadra sulle spalle e cominciare a cambiare scenario alla partita. Assist di Marek Hamsik al 22' per il Pipita, tiro di prima intenzione e deviato, prima da un difensore e poi dal portiere sul palo. Dopo pochi minuti ancora Higuain con una botta da fuori area coglie in pieno il palo, il pallone attraversa tutta la linea della porta senza entrare in rete.. Tanta sfortuna per gli azzurri, almeno però si capisce che si sono svegliati e non subiscono più il Chievo. Il Napoli sposta il suo baricentro nella metà campo avversaria e non permette più ai veronesi di uscire oltre il centrocampo, manca il gol, manca il guizzo finale dei tre la davanti, solo così si può pensare di fare gol. Finisce il primo tempo con la sensazione che gli azzurri hanno preso le giuste misure agli avversari; adesso bisogna avere pazienza e aspettare l'occasione giusta per punirli. Così succede nel secondo tempo: prima Insigne che impegna il portiere del Chievo con un tiro dei suoi e poi, su un cross rasoterra di Ghoulam, si avventa Higuain e con una bordata piega le mani a Bizzarri che non ha nemmeno il tempo di capire da dove arrivava il tiro. Il Napoli in vantaggio con l'uomo più in forma e simbolo della squadra di Sarri , altro giocatore rispetto agli altri campionati, meno imbronciato, meno solista, più uomo squadra, disposto a sacrificarsi anche in difesa, ieri più di una volta era lui a sventare di testa i calci d'angolo veronesi e quante volte lo abbiamo visto recuperare a centrocampo la palla e ripartire? Tante volte, tantissime. Dal vantaggio in poi gli azzurri hanno più di un occasione per chiudere la partita, questa volta peccano di presunzione e lo si nota negli atteggiamenti del mister azzurro che in panchina è a dir poco agitato perchè, portarsi il Chievo al 90' con il vantaggio di un solo gol e sprecarne tanti, non è proprio una buona idea. Infatti gli uomini di Maran iniziano un'arrembaggio nell'area azzurra, si schierano con il tridente e provano in tutti i modi a pareggiare. Ed in questo momento si vede il cambio di mentalità ottenuto da Sarri: gli azzurri non si scompongono, non si fanno prendere dal timore degli avversari,sono sempre ordinati in campo, Koulibaly e Albiol, sì avete letto bene Albiol ,alzano un muro davanti a Reina, Hysaj e Ghoulam cementano la difesa, Allan, Jorginho e Hamsik sono il metronomo della squadra. I due centrali difensivi azzurri, in partenza verso altre squadre a fine agosto, sono diventati i pilastri della difesa, per lo spagnolo a volte la sensazione è..che non ci sia, nel senso che: rispetto all'anno scorso dove tutte le bestemmie dei tifosi azzurri erano dirette a lui per lo scarso rendimento, adesso è talmente normale che lui non sbagli più nulla che lo dimentichiamo, te ne accorgi a fine partita, rivedendo le immagini che lui è più che presente in campo. E' un processo di crescita del Napoli che va di partita in partita, una squadra che ogni volta mostra sempre più convinzione nei propri mezzi ed anche se subisce gli avversari, è sempre concentrata su quanto succede in campo, dando sicurezza anche a noi tifosi. C'e solo un artefice di tutto questo: Maurizio Sarri.
Francesco Ricciuto
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