Argentina–Belgio:1-0 (8' Higuain - voto: 7.5).
L’Argentina trova la semifinale
grazie ad una rete del Pipita Higuain, dopo solo otto minuti del primo
tempo. Tanto basta per passare il turno e trovare l’Olanda in
semifinale. La partita più brutta disputata dal
Belgio: lenti, prevedibili e attacco sterile. Dall'altra parte invece, l’Argentina schiera
Messi, Di Maria, Higuain e Lavezzi. Si capisce subito però che non è una
partita che si può risolvere con una magia dei tenori, ci vuole un qualcosa in attacco che, fino a questo
momento, è mancato: il gol di Higuain. E puntuale, nel momento del bisogno, el Pipita risponde: scatto sulla sinistra di Messi, palla al centro, rimpallo e pallone che si impenna. Come un falco si avventa Higuain, senza nemmeno guardare la porta tira
a volo ad incrociare e Courtois può solo vedere il pallone finire alle sue spalle. E’ il gol che sblocca Higuain. Cinque
partite anonime, non per demeriti propri quanto piuttosto per il poco coinvolgimento nelle azioni d'attacco da parte dei compagni.
Dopo la rete si vede un altro
Higuain. Pressa, rincorre l’avversario, si propone con più
costanza, crea spazi per i compagni. Avrebbe meritato anche la standing ovation quando nel secondo tempo, da una palla rubata a
centrocampo, viene lanciato verso porta. Supera Kompany con un tunnel e si invola verso il portiere. Lo guarda, lo mette a
sedere e conclude con una bordata che però si stampa sulla traversa. Davvero un peccato. E’ un’Argentina diversa. Sistemata
bene in campo. Il Pocho, oltre alle sue solite scorribande sulla
fascia, rientra a metà campo ed ha il compito di raddoppiare
sempre su Hazard. Lo fa benissimo, tanto è vero che il belga viene
sostituito dal nostro Dries Mertens (voto 6). Il puffo atomico prova in qualche occasione a scuotere i suoi ma è tutta la squadra che non gira. Per di più, già in svantaggio, il Belgio si espone di frequente alle temibilissime ripartenze degli avversari. Proprio durante una di queste, Di Maria s’infortuna e anche per lui si teme che il mondiale possa essere già finito. Si tratta di uno
strappo. Negli ultimi minuti il Belgio prova a fare il colpaccio ma il forcing finale produce solo una serie
infinita di calci d’angolo che Fellaini prima e Lukaku dopo non riescono a concretizzare. Finisce 1-0.
Esce il Costa Rica. Lo fa da
imbattuta. Amara soddisfazione ma è così. Non ha mai perso una
partita. Si è arresa ieri sera ai calci di rigore. A proposito di
calci di rigore, ieri Van Gaal si è reso protagonista con una "genialità". O, se vogliamo pensare al contrario, ha avuto soltanto un'enorme fortuna. Chiamiamola come vogliamo ma alla fine ha avuto
ragione lui. Al minuto 110, fa scendere in campo il portiere di riserva, Krul. Abbiamo pensato ad un infortunio del portiere
titolare ed invece no. Van Gaal aveva tra le mani le
statistiche relative alle prestazioni dei suoi due
portieri sui calci di rigore. Krul in Premier League ne ha parati 2
su 20, Cillesen nessuno. Quindi: cambio di portiere a quarantacinque secondi dai calci di rigore. Mossa che risulta vincente. Krul innervosisce i tiratori
costaricensi, para il secondo rigore a Ruiz e para l’ultimo rigore a
Umana dando il via libera all’Olanda per la semifinale. Il bello ed il brutto del calcio: va fuori
chi non ha mai perso una partita. Al contrario, talvolta per passare il turno basta un'intuizione, o un'enorme fortuna dell'allenatore, a seconda di come si vuole vederla, per decidere una partita.
Queste le due semifinali:
Brasile–Germania, martedì 8 luglio ore 22:00, Estadio Minerao
Argentina–Olanda, mercoledì 9 luglio ore 22:00,
Arena de Sao Paulo
di Francesco Ricciuto
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