Rio de Jainero, Stadio Maracanà: Germania–Argentina 0-1,
113' Gotze.
La Germania è campione del mondo per
la quarta volta. Sconfitta l’Argentina grazie ad un
gol di Mario Goetze a 7 minuti dalla fine del secondo tempo supplementare. Da come era iniziata la partita, tutto immaginavamo tranne la vittoria dei tedeschi. Higuain (6.5) e
Lavezzi hanno messo in difficoltà la retroguardia avversaria in più occasioni. Gli argentini hanno chiuso tutti gli
spazi, hanno rallentato il gioco per poi ripartire in velocità. La
Germania, al contrario, non riusciva a sviluppare il suo gioco. Sempre
dietro la linea della palla e a rincorrere gli avversari. E sono arrivate anche diverse buone occasioni. Una su tutte: passaggio smarcante di Lavezzi, Higuain si ritrova faccia a faccia con Neuer ma spreca in malo modo
mandando il pallone fuori e di tanto. Messi sembra attivo, si propone
con due giocate delle sue. Fraseggia di frequente con l'attivissimo "Pocho" che riesce anche a mandare in gol, con un cross
dalla destra, Gonzalo Higuain. Gioia per il napoletano che però resta strozzata in gola in quanto il guardalinee gli sventola un fuorigioco evidente. Mascherano un baluardo davanti alla
difesa, dal lato suo non passa nemmeno il vento. Lavezzi accorcia e riparte come gli
abbiamo sempre visto fare.
Ti aspetti che l’erede di
Diego, Messi, metta la sua zampata. Invece più passa il tempo e più si
estranea. Viene fuori la solita voce che prima, durante e dopo la
partita abbia avuto vomito. Non regge la pressione di un’intera
nazione? I troppi paragoni con Maradona lo affossano invece di
galvanizzarlo? Fatto sta che quello che gli "albiceleste" si aspettano
da lui non si vedrà per tutta la partita. Inizia il secondo tempo e si ha il sentore che
Sabella, abbia perso la lucidità giusta per
affrontare la partita. Inspiegabilmente tiene fuori Lavezzi e mette
dentro Aguero. Inutile per tutto il resto della partita così come in quella precedente quando aveva preso il posto di Higuain. L’Argentina sulla fascia non spinge
più, non è più pericolosa. Seconda mossa "strana": fuori Higuain e dentro Palacio! Loew "fesso" non è. Toglie un
difensore, avanza il baricentro dei suoi ed inizia il lento lavoro ai
fianchi degli argentini. Più passa il tempo, più la Germania prende
il controllo della situazione. I due nuovi entrati argentini si rivelano inutili
sotto tutti i punti di vista. Palacio non incide mai sulle corsie
laterali, si accentra sempre pestando i piedi agli altri compagni di
reparto. Aguero diventa con Messi l’attaccante centrale. Con il
fisico che si ritrova non riesce a spostare di un solo centimetro i difensori tedeschi. E non era poi così difficile immaginarlo.
Non si hanno notizie di infortuni o
stanchezza da parte di Higuain e Lavezzi. Non si hanno notizie di
Messi. Non si chiariscono le idee circa questi cambi da parte di Sabella. Quando si
dice portare una sconfitta sulla coscienza, ecco questo è un caso del
genere. Si arriva ai supplementari con la Germania che nelle primissime battute incute terrore a Romero e alla difesa. Poi tutto sembra indirizzarsi verso i calci di rigore. Ed invece...Schurlle, subentrato a
Klose, lascia sul posto Zabaleta, mette al centro per Gotze che stoppa di
petto e tira a volo ad incrociare superando l'incolpevole Romero. L'orologio segna il minuto 113. All'Argentina ne restano sette per tentare il tutto per tutto. Ma praticamente non succede nulla. Il giocatore più criticato dalla
stampa tedesca e dal suo stesso mister, regala il titolo mondiale alla
Germania. E il paradosso qual è?
Messi viene dichiarato miglior giocatore dei mondiali. Si capisce che è stata presa prima dell’inizio della
partita, l’Adidas è molto influente in questi casi. James
Rodrguez, Mascherano, Robben, e tanti altri giocatori in questo
mondiale hanno fatto qualcosa in più. Forse inizieranno a smetterla con i paragoni con Maradona! Altro stile, altra
personalità. Altro CAMPIONE.
di Francesco Ricciuto
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