Risolto il problema della discriminazione territoriale: non sarà più reato! :NapoliMania

sabato 14 giugno 2014

Risolto il problema della discriminazione territoriale: non sarà più reato!

Il campionato di calcio è ormai alle spalle, l'attenzione ora è focalizzata sui Mondiali di Brasile 2014. Tale manifestazione, di certo, non spicca per la più assoluta essenza sportiva che invece dovrebbe essere alla base del tutto. Purtroppo la politica si è, ormai, impossessata anche dello sport più bello e seguito nel mondo. E noi napoletani ne sappiamo qualcosa.
Già molti anni fa Diego Maradona, capitano e leader assoluto del Napoli di allora, fu l'unico ad alzare la voce e a dire al mondo intero che avrebbe fatto di tutto per vincere col Napoli e per i napoletani, soprattutto per la soddisfazione di smontare l'arroganza e la prosopopea delle due milanesi e dell'altra di Torino, gestite da persone che muovevano principalmente l'economia del paese e che quindi dovevano assolutamente vincere a scapito di società del sud. 


Stiamo parlando di calcio o di situazione socio-politica ed economica italiana? Sono passati ormai tanti anni da quelle affermazioni del Pibe de Oro (che è stato e sarà nostro) ma la tematica non è per niente cambiata. Quest'ultima stagione calcistica è stata emblematica in tal senso. Forse qualcuno, per lavarsi la faccia, ha pensato bene di dare un nome al fenomeno chiamandolo “Discriminazione territoriale”. A detta dei tanti è nata per interrompere l'esplicita sollecitazione razzista condita da espressioni per nulla goliardiche (a differenza di come li ha giudicati qualche addetto ai lavori). Quello che è stato catalogato come reato, ha decisamente spaccato in due l'opinione pubblica. Da una parte c'è stato chi lo sosteneva e dall'altra chi, invece, l'ha trovato un provvedimento inutile ed esagerato. Intanto, per settimane e settimane non si è fatto altro che parlare, ovviamente quando faceva comodo, dei tanti cori e gesti squallidi verso la città di Napoli ed i napoletani. Tutti ricorderanno quello che è successo a Bologna, durante il match tra la squadra di casa ed il Napoli. Il Corriere dello Sport scriveva: Vesuvio lavali col fuoco...”. È questo il coro partito dalla curva del Bologna oltre mezz'ora prima del calcio d'inizio della partita del Dall'Ara tra rossoblù e Napoli. Il coro è stato ripetuto anche durante il riscaldamento, accompagnando le note di 'Caruso' di Lucio Dalla (gesto volto ad unire le due tifoserie da un ipotetico fattore comune). Esposto anche uno striscione: “Sarà un piacere quando il Vesuvio farà il suo dovere”. Importante precisare la differenza. Prima della canzone dai tantissimi tifosi del Napoli presenti era partito un applauso e l'invocazione "Lucio Lucio". Dopo quanto accaduto Gianni Morandi dichiarò che, poiché colpito in senso negativo dal comportamento dei suoi concittadini, avrebbe rassegnato le dimissioni da “Presidente Onorario” del Bologna. Conseguenze....!!!???? Curva chiusa per un turno e pena sospesa per un anno. 

E quanto accaduto a San Siro?
Tuttosport scrive: Tanti cori contro i napoletani sono risuonati a San Siro durante Milan-Sampdoria. E un boato di fischi ha fatto seguito all'annuncio dello speaker sul divieto di cori discriminatori, che è costato la chiusura della Curva Sud per questa partita. Bandiere, fumogeni, bombe carta e l'intero repertorio di cori da ultrà contro i napoletani, incluso quello sul Vesuvio e uno striscione con scritto 'La chiusura del settore non cancella l'odore: Napoli m...': così circa 300 tifosi della Curva Sud rossonera prima di Milan-Sampdoria hanno protestato all'esterno di San Siro contro la chiusura del settore a cui sono abbonati, il 2° anello verde, decisa dal giudice sportivo proprio per i cori discriminatori di domenica durante Milan-Napoli.
Anche entrambe le curve dello Juventus stadium hanno subito la sanzione di Tosel per un solo turno, contro l'Udinese, mentre un turno in più alla sud (guarda un po'), nonostante fosse stato violato anche il principio di recidività, ed una multa di 50.000 euro. I tifosi erano stati graziati già in passato, durante Juve-Genoa, e quindi avevano la pena sospesa. La cosa più divertente fu che, per mandare un messaggio di tifo pulito, la dirigenza bianconera chiese ed ottenne di far entrare bambini al posto dei più grandi. Risultato raggiunto! Pensare che ogni volta che il portiere avversario rinviava il pallone, si sentivano tante voci bianche e candide urlare: "M...a". Era quello il messaggio?

Tuttavia, il reato di discriminazione razziale è diventato, poi, argomento di fitte discussioni, per arrivare al punto che dalla prossima stagione sarà eliminato, poiché non è possibile che per colpa di "poche persone" (io direi tanti schifosi) ne paghino le conseguenze tantissimi innocenti. Peccato che gli organi preposti non siano capaci di colpire nemmeno quei pochi idiotiOppure le società preferiscono pagare le multe, visto che saranno sempre di meno rispetto ai soldi che perderebbero con gli stadi vuoti?
Addirittura la televisione di stato ha glissato tante volte, o sminuendo i gesti delle varie tifoserie ignoranti, poiché poco conveniente sostenere il Napoli a scapito delle altre, come ad esempio la Roma, i cui tifosi meriterebbero di essere letteralmente radiati da ogni forma di sport, e che sono stati ripetutamente resi liberi dall'improbabile giudice Tosel. Anche perché non saprei cos'altro aspettarmi, visto che la stessa RAI permette ad un politico, Matteo Salvini, di prendersi gioco dei napoletani e far da spalla ad una sottospecie di tifoso "viola", mentre via Skype, definiva ridendo "Oriundi" sia Insigne che Immobile. Il messaggio è stato chiaro: "Napoletani state zitti e subite", tanto sia in un caso sia in un altro siete un problema. Sono curioso di sapere cosa si inventeranno per la prossima stagione.
                                                                                              
                                                                                               Sempre Forza NAPOLI!


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