Mondiale: gli esordi di Brasile, Croazia, Spagna e Olanda:NapoliMania

sabato 14 giugno 2014

Mondiale: gli esordi di Brasile, Croazia, Spagna e Olanda

Dici Brasile dici spettacolo. La cerimonia d’apertura dei Mondiali in Brasile 2014 è iniziata con coreografie sfavillanti, colori che inneggiano alle foreste e al mare brasiliano, nello stadio Itaquero di San Paolo c’è stato il tutto esauritoDue ore e più di spettacolo, non solo visivo ma anche canoro, che ha visto esibirsi una sempre più affascinante Jennifer Lopez che ha letteralmente stregato i 60.000 spettatori con 25’minuti di spettacolo, duettando con Pittbull e Claudia Lette, star brasiliana. Ma c’è sempre il rovescio della medaglia. All’esterno dello stadio, durante la cerimonia, si sono registrati numerosi scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, con il ferimento, per fortuna non grave, tra gli altri di un’inviata della CNN . La prima partita, come di consuetudine, ha visto scendere in campo la nazionale che ospita la manifestazione contro la CroaziaTifosi in delirio durante l’inno, dove troviamo una novità: qualsiasi sia la nazione che scende in campo, a metà esibizione dell’inno, la musica si arresta ed i tifosi delle rispettive nazionali scese in campo dovranno continuare a cappella il resto del brano, molto coinvolgente.

Brasile-Croazia
La partita dei padroni di casa non è stata così semplice. I croati come da tradizione si sono rivelati ostici. Ci ha pensato l’arbitro giapponese a regalare un rigore inesistente ai brasiliani, permettendo loro di pareggiare l’autogol di Marcelo. Dal Brasile ci si aspetta sempre il calcio spettacolo, giocate che lasciano a bocca aperta. Ed invece tutto si è visto tranne che il bel gioco. Undici giocatori innamorati della palla e che hanno giocato ognuno per sè pensando di risolvere individualmente la partita. C'è da dire che non sempre troveranno la Croazia e l’arbitro giapponese. La partita è terminata 3-1 per i padroni di casa, risultato che però non deve trarre in inganno. I croati fino all’ultimo hanno messo in difficoltà i verdeoro. Come dice Gary Lineker, ex attaccante inglese "il calcio è strano, 22 giocatori che corrono dietro ad un pallone, vince sempre il Brasile”.

Messico-Camerun
Nella stessa serata c’è stata la seconda partita del girone A: Messico–Camerun. Risultato finale: 1-0. Anche in questa partita errori evidenti degli arbitri, il Messico ha dovuto segnare ben tre volte prima di vedersi convalidare il gol. Due annullati per fuorigioco (inesistente) e per l'altro è stato chiamato fallo sul portiere. La sensazione è che i leoni d’Africa, a parte il sempre eterno Eto', sono poca cosa. Squadra senza identità, senza un gioco, senza nulla. Buona fortuna a loro.

Spagna-Olanda
Nel girone B, si è giocata la rivincita della finale degli ultimi mondiali in Sud Africa: Spagna–OlandaQuest'ultima si è presa una clamorosa rivincita. Il 5-1 alla Spagna nella gara d'esordio non vale la Coppa ma lascerà segni indelebili nella mente dei Campioni del Mondo e d'Europa. Gli spagnoli dovranno risollevarsi, soprattutto psicologicamente da un'imbarcata senza precedenti. L’ultima nel 1954 ad opera del Brasile (1-6). Del Bosque ha preferito Diego Costa, fischiatissimo dal pubblico brasiliano, mettendo Iniesta, David Silva e Xavi a giostrare alle sue spalle. Van Gaal ha risposto con una difesa "Trapattoniana" e si è affidato alle giocate  di Sneijder, van Persie e Robben.
La Spagna in avvio, usando il famoso "tiki taka" del Barcellona, è riuscita a trovare il vantaggio al 27'. Diego Costa, scattato coi tempi giusti ha dribblato secco il centrale olandese e poi furbescamente ha messo il suo piede su quello dell'avversario lasciandosi cadere. Rizzoli ha decretato il rigore e Xabi Alonso lo ha trasformato con un rasoterra impeccabileIl vantaggio spagnolo ha dato la carica agli "orange" che hanno cominciato a farsi vedere. Un buco di Piquè su cross di Robben non è stato sfruttato da Van Persie. Ma l'attaccante del Manchester United si è rifatto alla grande: al 44', cross di Blind, dalla sinistra sulla linea di centrocampo, Van Persie ha anticipato la difesa e in tuffo di testa ha disegnato il pallonetto che ha beffato Casillas.  Al 53', con tre tocchi, la squadra di van Gaal ha trasformato un'azione da difensiva in offensiva e ha capovolto il risultato grazie a Robben. Spagna frastornata. Al 60' van Persie, di nuovo, dal limite dell'area, ha fatto tremare la traversa di Casillas con un destro al volo potentissimo. L'appuntamento col gol è rimandato di poco. Sneijder crossa da punizione e De Vrij, appostato sul secondo palo, ha infilato in rete di testa. Al 64' la Spagna è già affondata. Casillas pasticcia su un retropassaggio elementare, van Persie si avventa sul pallone e fa poker. All'80' Robben parte da solo, evita mezza difesa e fa pokerissimo. Casillas, con un doppio intervento su Wijnaldume e Robben, ha evitato il "cappotto". Ora, per passare il turno, c'è da fare i conti col Cile che con un perentorio 3-1 ha liquidato l’Australia, mai scesa in campo.

Mentre vi scriviamo, e mentre aspettiamo la partita della Nazionale Italiana  contro l’Inghilterra,  è arrivata la notizia che Gigi Buffon non sarà della partita. Distorsione alla caviglia purtroppo, al suo posto ci sarà Sirigu. Noi tifosi del Napoli, ovviamente, ci auguriamo vivamente di vedere in campo il nostro pupillo, Lorenzo Insigne. Non è bastata la buona prova contro il Fluminense per far cambiare idea a Prandelli. 

di Francesco Ricciuto

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