Dici Brasile dici spettacolo. La cerimonia d’apertura dei Mondiali in Brasile 2014 è
iniziata con coreografie sfavillanti, colori che inneggiano alle foreste e al
mare brasiliano, nello stadio Itaquero di San Paolo c’è stato il tutto esaurito. Due ore e più di spettacolo, non solo visivo ma anche
canoro, che ha visto esibirsi una sempre più affascinante Jennifer Lopez che ha
letteralmente stregato i 60.000 spettatori con 25’minuti di
spettacolo, duettando con Pittbull e Claudia Lette, star brasiliana. Ma c’è sempre il rovescio della medaglia. All’esterno dello
stadio, durante la cerimonia, si sono registrati numerosi scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, con il ferimento, per fortuna non grave, tra gli altri di un’inviata della CNN . La prima partita, come di consuetudine, ha visto scendere in campo
la nazionale che ospita la manifestazione contro la Croazia. Tifosi in delirio durante l’inno, dove troviamo una
novità: qualsiasi sia la nazione che scende in campo, a metà esibizione dell’inno, la
musica si arresta ed i tifosi delle rispettive nazionali scese in campo
dovranno continuare a cappella il resto del brano, molto coinvolgente.
Brasile-Croazia
La partita dei padroni di casa non è stata così semplice. I croati
come da tradizione si sono rivelati ostici. Ci ha pensato l’arbitro giapponese a
regalare un rigore inesistente ai brasiliani, permettendo loro di pareggiare
l’autogol di Marcelo. Dal Brasile ci si aspetta sempre il calcio spettacolo, giocate
che lasciano a bocca aperta. Ed invece tutto si è visto tranne che il bel
gioco. Undici giocatori innamorati della palla e che hanno giocato ognuno per sè pensando di risolvere individualmente la
partita. C'è da dire che non sempre troveranno la
Croazia e l’arbitro giapponese. La partita è terminata 3-1 per i
padroni di casa, risultato che però non deve trarre in inganno. I croati fino
all’ultimo hanno messo in difficoltà i verdeoro. Come dice Gary
Lineker, ex attaccante inglese "il calcio è strano, 22 giocatori che corrono
dietro ad un pallone, vince sempre il Brasile”.
Messico-Camerun
Nella stessa serata c’è stata la seconda partita del girone
A: Messico–Camerun. Risultato finale: 1-0. Anche in questa partita errori evidenti degli
arbitri, il Messico ha dovuto segnare ben tre volte prima di vedersi convalidare
il gol. Due annullati per fuorigioco (inesistente) e per l'altro è stato chiamato
fallo sul portiere. La sensazione è che i leoni d’Africa, a parte il sempre
eterno Eto', sono poca cosa. Squadra senza identità, senza un gioco, senza
nulla. Buona fortuna a loro.
Spagna-Olanda
Nel girone B, si è giocata la rivincita della finale degli ultimi
mondiali in Sud Africa: Spagna–Olanda. Quest'ultima si è presa una clamorosa rivincita. Il 5-1 alla
Spagna nella gara d'esordio non vale la Coppa ma lascerà segni indelebili nella mente dei Campioni del Mondo e d'Europa. Gli spagnoli dovranno risollevarsi, soprattutto psicologicamente da
un'imbarcata senza precedenti. L’ultima nel 1954 ad opera del Brasile (1-6). Del
Bosque ha preferito Diego Costa, fischiatissimo dal pubblico brasiliano, mettendo Iniesta, David Silva e Xavi a giostrare alle sue spalle. Van Gaal ha risposto con una difesa "Trapattoniana" e si è affidato alle giocate di Sneijder, van
Persie e Robben.
Mentre vi scriviamo, e mentre aspettiamo la partita della
Nazionale Italiana contro l’Inghilterra, è arrivata la notizia che Gigi Buffon non sarà della partita. Distorsione alla caviglia purtroppo, al suo posto ci sarà Sirigu. Noi tifosi del Napoli, ovviamente, ci auguriamo vivamente di vedere in campo il
nostro pupillo, Lorenzo Insigne. Non è bastata la buona prova contro il
Fluminense per far cambiare idea a Prandelli.
di Francesco Ricciuto
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