Chi lo avrebbe voluto sulla panchina
della propria squadra già qualche anno fa, d'ora in avanti potrà farlo. Oronzo Canà, interpretato da Lino Banfi, sarà un allenatore per
davvero e
non solo al cinema. Lino Banfi, che ha reso famoso il protagonista del film "L’allenatore nel Pallone",
riceverà infatti un diploma ad honorem da parte dell’Aiac,
l’asso allenatori presieduta da Renzo Ulivieri. Il patentino gli è stato
consegnato nel corso di Football Leader 2014, in programma dal 3
al 5 giugno ad Amalfi. Al tecnico Canà - informano gli organizzatori della
manifestazione - sarà consegnato il tesserino per aver descritto vizi e virtù
del calcio italiano nei due film interpretando "in modo ironico, divertente e
passionale il ruolo di trainer di una squadra di calcio, non solo guida tecnica
di una squadra, ma gestore di uomini e di stati d’animo", si legge in una nota. "Nelle due pellicole - spiegano i rappresentanti dell’Aiac
nella motivazione - Canà-Banfi
è stato strepitoso nell’esprimere, utilizzando il registro della comicità,
il ruolo unico ricoperto dagli allenatori di calcio: punto d’incontro tra i
capricci dei calciatori, imposizioni dei dirigenti, domande dei giornalisti e
aspettative dei tifosi. Dal calciomercato al ritiro precampionato, dalla saudade
dei giocatori brasiliani alla passerella di riti e scaramanzie, dalle
esaltazioni della folla alle contestazioni del pubblico sino alle interviste
nel dopo partita”.
Quante volte noi tifosi, appena vediamo una squadra in
difficoltà, usiamo lo sfottò ai nostri amici/nemici tifosi “Se prendete Oronzo
Canà vi va meglio”. Al momento della consegna del tesserino per la stagione
sportiva 2014/2015,è stata rivolta al mister ad honorem quale squadra volesse
allenare. "Tutti sanno che sono tifoso della Roma seppur barese, i tifosi
pugliesi mi hanno sempre perdonato questa mia fede giallorossa. Ho chiesto a
De Laurentiis se mi affidasse il Napoli, mi piace la piazza, la gente, lo
stadio ma il presidente ha risposto con fermezza che per i prossimi anni sta bene
con Benitez e se malauguratamente dovesse andare male, mi terrà in
considerazione”. Banfi, quando nel 1984 interpretò il ruolo del famoso
allenatore della Longobarda, fu il primo che in modo ironico, denunciò tutto
quello che di marcio esisteva e doveva ancora accadere nel mondo del
calcio. Dalle "combine" tra i giocatori, ai risultati dirottati su un certo
binario, dirigenti che in qualche maniera cercano di avvicinare sia
arbitri che componenti dei piani alti del Palazzo, storia che abbiamo
vissuto nel 2006…
Meglio Benitez, per ora, ma nel passato Oronzo Canà avrebbe fatto la sua bella figura
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