Non ce l'ha fatta. Questa mattina, alle 6, Ciro Esposito si è spento."Insufficienza multiorganica non rispondente alle terapie mediche e di supporto alle funzioni vitali". Questo è quanto si apprende dal referto del Policnico Gemelli di Roma. Ciro è stato in quel letto d'ospedale per cinquanta giorni. Ha subito diversi interventi chirurgici. Ma purtroppo non è bastato. E' morto per essere andato allo stadio a vedere una partita di calcio. Assurdo. Ancora più straziante. E fa ancora più male l'assenza e l'ignavia delle istituzioni. Quasi due mesi da quel maledetto giorno in cui si disputava la finale di Coppa Italia, Fiorentina-Napoli, e mai nessun rappresentante delle Istituzioni si è degnato di andare in quell'ospedale per sincerarsi delle condizioni del tifoso azzurro. Per mostrare la presenza dello Stato Italiano. Niente. Prima c'era da occuparsi della "carogna". Poi sono arrivati i mondiali. E quindi la tragedia di Ciro Esposito è passata in secondo piano. Perfino la tifoseria giallorossa ha scritto, in mattinata, ai familiari di Ciro. Hanno mostrato il loro cordoglio. Parliamo dei Tifosi ovviamente. Non dei Daniele De Santis e simili per i quali ci si augura che la giustizia faccia il suo corso. E' l'unica cosa che ora chiedono i familiari della vittima. Non vendetta ma giustizia. Chi ha sbagliato paghi!
In primis il prefetto di Roma. Colpevole di non essere riuscito a garantire l'ordine pubblico all'esterno dello stadio. I tifosi del Napoli sono stati lasciati soli per tutto il tragitto che li conduceva all'Olimpico. E Ciro purtroppo ci ha rimesso la pelle perchè è intervenuto in soccorso dei tifosi napoletani nel pullmann preso d'assalto da De Santis e dai suoi "compari". Si sentivano urla di bambini, ragazzi e ragazze provenire dal bus preso d'assalto con fumogeni e petardi. Questo affermano i parenti del ragazzo e che l'hanno dichiarato anche ai loro legali. A seguire dovranno pagare tutti coloro che non sono riusciti ad evitare gli scontri, e quindi il decesso del trentenne tifoso azzurro. Fino ad arrivare a De Santis sul quale ora pende un capo d'accusa di omicidio volontario e non più di tentato omicidio.
Ci auguriamo che finalmente lo Stato si accorga di quanto è accaduto fuori lo Stadio Olimpico e tiri fuori la testa dalla sabbia perchè è sua la principale colpa di tutta questa brutta storia. Noi di Napolimania abbiamo cercato di trattare l'argomento sempre con più tatto possibile. Per Ciro innanzitutto. E per la sua famiglia. E speravamo di poter dare una notizia assai diversa da questa. Siamo degli amanti del calcio, dello sport. Tifosi del Napoli come Ciro. E "roba" simile ci fa inorridire. Ci fa rabbia. Ci toglie le parole. Abbiamo dentro di noi tutto lo sgomento per un fatto che non doveva accadere! Ciro e la famiglia non meritavano un epilogo come questo. Lo Stato Italiano doveva proteggerlo, doveva permettergli di salire la gradinata dell'Olimpico e gioire per i gol del suo Napoli. Quindi tornarsene a casa dalla sua famiglia e dalla sua fidanzata. Purtroppo non è accaduto. Ora però è arrivato il momento di individuare i colpevoli ed affidarli alla giustizia. Almeno questo glielo vogliamo concedere?!
Ciao Ciro, sarai sempre con noi!
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