Dopo i fatti di sabato sera all’ Olimpico di Roma, lo Stato ha trovato il modo di far discutere e dividere quella minoranza che ancora credeva o crede che non tutto sia da buttare. Ieri è arrivata la squalifica da parte del giudice Tosel al San Paolo. Due giornate a porte chiuse e 60.000 euro di multa. Alla Fiorentina, dove anche il suo D.S. Pradè ha trattato con gli ultras, una giornata di chiusura alla curva Fiesole.
Il giudice sportivo ha ribaltato con questa sentenza tutto quanto affermato dal Ministro Alfano in Parlamento. Cioè che non c’era stata nessuna trattativa con l’ultras napoletano e che la presenza dello stesso era dovuta solo a far chiarezza che non c’era nessun morto tra i supporters azzurri e la partita la si doveva giocare. Tosel invece in modo chiaro e netto, attingendo a piene mani dalle relazioni fatte dagli ispettori della Procura Federale, ed in possesso di un dossier che racconta tutto quanto avvenuto sotto la curva in quei maledetti 45 minuti che hanno ritardato l'inizio della gara, dimostrava che i tifosi azzurri avevano l’intenzione di effettuare una invasione di campo se Marek Hamsik non si fosse presentato sotto la curva per parlare con loro, smentendo così tutto quello che Alfano aveva affermato poco prima.
I responsabili dell’ordine pubblico allarmati da queste richieste chiedevano ai dirigenti del Napoli di acconsentire che il capitano azzurro avesse il colloquio con gli ultras. Paura di un’invasione di campo con 70.000 persone da gestire non è poca cosa, ecco che si muove il drappello azzurro verso la cancellata dove è appollaiato l’origine di tutti i problemi di quella sera. Da questo momento in poi, per il Giudice Tosel, inizia la trattativa Stato/Ultrs. Da qui la sanzione per il Calcio Napoli
"l’atteggiamento gravemente intimidatorio assunto dai propri sostenitori,che avevano minacciato l’invasione di campo qualora il capitano non avesse fornito delucidazioni sulla sorte dei tre feriti napoletani"
Il Ministro Alfano, ieri pomeriggio, nella sua dialettica con le tv, affermava l’esatto contrario.
"Far andare il capitano azzurro sotto la curva era si per informare che non c’era stato nessuno scontro con i fiorentini o poliziotti, ma già si era deciso che la partita avrebbe avuto regolare svolgimento e che tutti dovevano ritornare ai loro posti"
L’unica cosa che noi tifosi possiamo capire è che in questa battaglia tra Governo e istituzioni sportive, non si arriverà mai a capo di una soluzione. Ognuno vuole prevaricare sull’ altro mettendo paletti sulle proprie gerarchie. Non danno un segnale di forza e decisione per stroncare a tutti i costi il fenomeno ultrs. Adesso se ne parla, se ne discute, si è trovato l’uomo nero a cui dare tutte le colpe, Gennaro De Tommaso, Daspo per 5 anni…ditemi se qualcuno di voi ha capito cosa ha fatto per avere 5 anni di allontanamento forzato dagli stadi. Indossava la maglia pro Speziale? Non sta istigando alla violenza, sta chiedendo come tanti in tutta Italia che si rivedi il processo Raciti, è una colpa?
A proposito: il Ministro Alfano qualche tempo fà fuori dalle aule di giustizia chiedeva a gran voce, in pubblico, alle tv e alle radio, la libertà per un noto Capo del Consiglio condannato in via definitiva. La stessa persona che in altri processi aveva evitato il carcere grazie ad escamotage politici (realizzati da egli stesso con il voto favorevole chiaramente dello stesso Ministro degli Interni che faceva parte di quella maggioranza) oppure per la prescrizione dei processi. Per citarne alcuni: Prostituzione minorile, trattative con la mafia, falso in bilancio, corruzione ecc...Si è vero: Genny la carogna è il colpevole di tutti!!
di Francesco Ricciuto
Nessun commento:
Posta un commento