“La fredda cronaca…” parafrasando lo sketch del personaggio di Frengo di Mai dire gol. Parlare della partita di ieri con il Cagliari, dove c’era tanto da festeggiare: la Coppa Italia conquistata, il terzo posto assicurato, i preliminari della Champion League e la vittoria in campionato…invece si è assistito ad uno spettacolo muto, dove le sole urla erano dei bambini assiepati ai bordi delle tribune, eravamo tutti composti, come sempre, con tanta rabbia dentro. Come sempre!!
Chi di noi ieri non aveva la voglia di esultare ai gol del Napoli? Dopo i 3 gol rifilati al Cagliari, si è alzata la media gol da parte dei nostri beniamini: 1,84 a partita, cioè quasi due gol in ogni gara. Un record!! Chi di noi non avrebbe voluto gioire al giro d’onore prepartita con tanto di coppa da esibire? Il pensiero andava sempre a Ciro Esposito e alla gogna mediatica che sta infangando Napoli città e noi tifosi.
La partita: Benitez da spazio alle seconde linee, lasciando in panchina ed in tribuna i big. Ciò non impedisce al Napoli di giocare sempre con la stessa intensità e voglia di vincere, anche perché il Cagliari ha interpretato al meglio il ruolo di sparring partner. Non ha mai impensierito gli azzurri, non ha mai fatto una giocata degna di questo nome, tutti e 11 rossoblu dietro la linea del centrocampo. Non sappiamo cosa Pulga volesse dimostrare, ma una volta sotto di 3 gol, continui a difenderti…sa molto di anticalcio.
Gli azzurri iniziano la partita già sapendo che si sono assicurati il terzo posto, visto la sconfitta casalinga della Fiorentina contro un tenace e mai domo Sassuolo. Il Napoli gioca con disinvoltura, gli riescono tutte le giocate, la sensazione è quella che può andare in porta come e quando vuole. In difesa, Fernandez, sotto gli occhi di Sabel, C.T. argentino, sfodera la migliore prestazione. A centrocampo Inler e Dzemaili dettano tempi di gioco e innalzano una diga molto difficile da superare, ma ripeto, di fronte c’era una squadra già in vacanza.
Chi ha fatto la differenza è stato Goran Pandev, schierato dall’inizio, ha messo in serie difficoltà la retroguardia cagliaritana, procurandosi due rigori e segnando una delle tre reti. Insieme a lui il belga Mertens, non sbaglia una partita, non conta quale avversario abbia davanti, lui gioca sempre al 100%. Si rivede un più efficace Hamsik, più coinvolto nell’azione, più presente in fase d’interdizione, peccato per il rigore sbagliato, il Napoli deve ripartire da lui per una nuova annata di successi.
La partita è un monologo azzurro, il Napoli si porta avanti di tre gol e nulla può il Cagliari per arginare i partenopei,facendo attenzione a non prendere un’imbarcata esagerata come gli anni passati,termina la partita con il lungo applauso dello stadio ed i cori per Ciro Esposito,si inizia a pensare all’anno prossimo anche se ci sono due partite da giocare. Una delle quali, contro il Verona al San Paolo, con il timore che verranno attuati sanzioni,la chiusura di qualche settore o dell’intero stadio.
Benitez con Bigon,sono già all’opera da tempo per nuovi acquisti, prima c’è da risolvere la questione delle comproprietà iniziando da Pepe Reina. A giugno ritornerà al Liverpool, le sirene del Barcellona echeggiano nelle sue orecchie facendo attenzione anche a Callejon che non nasconde il suo amore per il Real Madrid. Si deve capire cosa farà la società azzurra con Zuniga, ieri in panchina per tutti i 90 minuti, mandato dal tecnico spagnolo ad effettuare i soliti esercizi di riscaldamento per poi riaccomodarsi in panchina con un gesto di stizza, buttando via la canotta, una volta capito che non sarebbe entrato.
La società Napoli, deve lavorare anche per salvaguardare la dignità di una città offesa come non mai, non deve più accadere che Napoli venga bistrattata in modo volgare e prevenuto, si vince anche in questo!
Non posso finire senza poter scrivere: FORZA CIRO NON MOLLARE.
di Francesco Ricciuto
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