Napoli: Champions matematica e 3 gol in onore dei feriti di Roma:NapoliMania

mercoledì 7 maggio 2014

Napoli: Champions matematica e 3 gol in onore dei feriti di Roma

Il match che si è disputato stasera al San Paolo, tra Napoli e Cagliari, ha rappresentato un chiaro segnale che molte persone che vivono in questo paese speravano di non vedere. Già durante la giornata è trapelata una notizia che in un attimo ha fatto il giro dell'intero stivale, quasi se l' aspettavano, o meglio, speravano accadesse: 3000 magliette con la scritta "Spezziale libero" commissionate per protestare nei confronti delle istituzioni. E chi mi dice che, come al solito accade in questo paese, non sia stata orchestrata a mestiere? Sta di fatto che, stasera, il popolo napoletano ha sbattuto in faccia a coloro che hanno la coscienza un po' mal ridotta, a vario genere nel mondo della politica, giuridico e anche dell'informazione, che per saper vivere non necessitiamo di insegnamenti da nessuno. La squadra, infatti, ha festeggiato la vittoria della Coppa Italia, in un clima surreale, eseguendo il giro di campo col trofeo in mano, senza particolari manifestazioni goliardiche, in rispetto di quanto accaduto nella capitale (con la "c" minuscola), in rispetto dei feriti in stato di fermo, in rispetto di Ciro Esposito, in rispetto della decisione della tifoseria organizzata di rimanere in silenzio, senza esporre striscioni e senza le famose magliette. Trasmettendo il messaggio "Siamo una cosa sola". Altro elemento importantissimo da sottolineare, che rientra nel contesto della cronaca di una giornata calcistica, è la bellezza delle centinaia di voci bianche di ragazzini e bambini, che col loro inneggiare ai colori azzurri e ai propri beniamini, riuscivano a squarciare quel silenzio surreale, a differenza di altri stadi d'Italia, dove anche quando era permesso solo ai bambini di entrarvi, in conseguenza di un provvedimento restrittivo nei confronti della tifoseria più adulta, questi giovani innocenti si facevano sentire inveendo in maniera decisamente volgare nei confronti dei portieri avversari. Complimenti........!
Dopo questa fase introduttiva, il match inizia col Cagliari che cerca da subito di spaventare il Napoli lanciandosi con un azione d'attacco verso la porta di Reina, ma senza destare troppe preoccupazioni. La risposta degli Azzurri arriva subito al minuto con una discesa arrembante verso la porta cagliaritana, che, tra passaggi stretti e rimpalli, non viene violata solo per pura fortuna. Al pari di quanto accadrà, dopo appena 4 minuti, con un Hamsik tanto ispirato quanto sfortunato. Intanto il Cagliari dimostra di riuscire, comunque, a mantenere il campo e a fronteggiare al meglio e con ordine le folate offensive dei partenopei, i quali, però, riescono sempre a tirare il coniglio dal cilindro, così come ha fatto Dzemaili, al 27°, lasciando partire una silurate tale che il portiere sardo riesce a deviare sulla traversa con la punta delle dita. Dopo appena 3 minuti, precisamente al 30°, ci prova anche Fernandez a piazzare il pallone con un colpo di testa, verso l'angolo alto della porta, ma che vede contrapporsi uno dei difensori rossoblù. Ma il goal è nell'aria, è questione di minuti, anzi di 1 minuti. Al 31° Conti atterra Pandev a pochi passi dal portiere, rimediandosi un giallo e facendo assegnare un calcio di rigore al Napoli, eseguito magistralmente da Mertens e portandosi in vantaggio. Napoli 1 Cagliari 0.
Come si suol dire "l'appetito vien mangiando o segnando", e lo stesso folletto belga, dopo appena 3 minuti dal suo goal, ci riprova, tentando la doppietta senza, però, riuscirci e buscandosi un richiamo da Callejon che richiedeva il passaggio poiché in posizione più favorevole. Ma è al 42° che, quest'ultimo, grazie ad un suo generosissimo assist a centro area che avrebbe anche potuto evitare, permette al macedone Pandev di appoggiare comodamente la palla in rete e di siglare il goal del 2 a 0. Il primo tempo finisce dopo 2 minuti di extra time col Cagliari in attacco, rimediando due calci d'angolo consecutivi, senza, tuttavia, impensierire più di tanto la retroguardia partenopea.
Il secondo tempo inizia con una scena ad effetto. Benitez, visto il risultato, concede a Colombo, terzo portiere azzurro, la possibilità di giocarsi le sue carte al pari degli altri, e senza sfigurare in paio di occasioni verificatesi durante i secondi 45 minuti. Il ritmo rimane blando fino al 53°, quando il Napoli, con una nuova azione d'attacco, lancia Pandev verso la porta, che, però, viene fermato in maniera scorretta da Silvestri, rimediando il cartellino rosso per fallo da ultimo uomo in chiara occasione da goal. Cagliari in 10 e portiere di riserva HabramovOvviamente rigore, che, vuoi per costante sfortuna, vuoi per ansia da prestazione, Hamsik sbaglia scagliandolo contro la traversa (che ancora trema). Il punteggio rimane sul 2 a 0 fino al 57°, momento in cui Dzemaili recupera, col terzo goal, quello sbagliato pochi minuti prima. Napoli 3 Cagliari 0. Da qui parte la pratica delle sostituzioni per far tirare il fiato ai più stanchi e dare la possibilità di giocare a chi, durante l'anno l'ha fatto di meno. Infatti si sono rivisti Zapata e Radosevich. Fino al termine della partita, il solito monologo, con gli Azzurri assoluti padroni del campo che non hanno lesinato nel mostrare giocate di pregio assoluto come la triangolazione, all' 86°,tra Hamsik e Gohulam che non si è conclusa in rete per una giusta combinazione di attenzione della difesa sarda mista ad un pizzico di fortuna. Senza alcun minuto di recupero, al 90°, l'arbitro Ghersini, all'esordio in A, fischia il termine del match col punteggio di  3 a 0 a favore del Napoli.
Ciro Esposito torna presto, il San Paolo, stasera, aveva una voce in meno: "la tua".

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