Inutile nasconderlo. In Italia, come in Europa, i fatti dell'Olimpico hanno concentrato l'attenzione facendo passare in secondo piano tutto il resto. Perfino la vittoria dello scudetto della Juventus non ha avuto risalto. E' comprensibile. Quelle scene hanno fatto il giro del mondo. I tifosi, a causa di una pessima informazione, ora vengono visti come quelli che dettano legge. Che vogliono fuori dal carcere l'assassino di un membro delle forze dell'ordine. Come camorristi. Nessuno però ha centrato (a questo punto dobbiamo pensare di proposito) il punto della questione. Cioè che lo Stato Italiano, attraverso gli organi preposti, non sapendo fronteggiare un problema (che è quello di garantire la sicurezza pubblica evitando, quindi, una sparatoria fuori lo stadio, e garantendo il normale svolgimento di una manifestazione sportiva, NON LA MAGLIETTA DI UN INDIVIDUO) scarica sui tifosi la colpa di tutto. I tifosi napoletani ovviamente.
Perchè i 200 fiorentini che hanno aggredito il Club Napoli Bologna (20 persone) con spranghe e bastoni mandandone diversi all'ospedale, non hanno avuto praticamente sanzioni di alcun tipo. La chiusura di un turno per la curva Fiesole è RIDICOLA. Non si può neanche parlare di sanzione. E comunque è stata adottata per i cori discriminatori, non per le violenze. Così come nulla si è detto a proposito dell'esplosione di petardi dei tifosi viola dalla curva a loro assegnata all'Olimpico. E la cosa più grave di tutte attende ancora un verdetto. Un colpevole. Ciro Esposito aspetta ancora di sapere chi è stato a sparargli. Si perchè nonostante c'è una certa sicurezza (dovuta alle tante testimonianze dei presenti sul posto, alle immagini ed ai video a disposizione degli inquirenti), l'indiziato numero uno, Daniele De Santis, non è ancora stato individuato ufficialmente come colui che ha sparato. Lo stub (cioè l'esame che rivela la presenza di polvere da sparo) è risultato negativo. Alt. Negativo ma non al punto da scagionare l'indiziato. Da quanto è permesso di sapere (sull'argomento a differenza di quanto avviene per i napoletani coinvolti, ci sono molto meno informazioni) tutto ruoterebbe attorno alle particelle di polvere pirica ritrovate sulla mano di De Santis. Soltanto due su tre sarebbero state riscontrate. Ora si aspetta di effettuare il test per le impronte digitali sull'arma. Bisogna andare cauti. E' ovvio. Ma non nel caso di Ciro Esposito. Lui meglio metterlo subito in stato d'arresto e piantonarlo fuori dalla camera d'ospedale senza permettere nemmeno alla mamma di entrare, così come prevede la procedura. "E se questo poveretto che combatte tra la vita e la morte da sei giorni, che entra ed esce dalla sala operatoria, costantemente intubato e nutrito con le flebo, tenta qualche evasione...? E' un rissoso. E' corso dietro a uno (o anche più di uno) che gli ha lanciato contro fumogeni e petardi e l'ha ripetutamente provocato. Non si sa mai. Arrestiamolo e isoliamolo".
Restiamo sgomenti. Indignati. Sentiamo di subire costantemente soprusi. Umiliazioni. Napoli ed i napoletani sono le vittime di tutta questa brutta pagina di CRONACA. Si, cronaca. Perchè lo sport sabato sera non s'è visto quasi. E che sia chiaro una volta per tutte. Non s'è visto non per colpa dei partenopei. Ma per colpa delle Istituzioni che hanno guardato tutto lo spettacolo, dentro e fuori dal campo, senza battere ciglio. O meglio. Senza sapere dove mettere le mani. E chiariamo anche un'altra cosa. Non siamo qui per difendere Genny a carogna, o i napoletani a prescindere! Non siamo ottusi. Ma proprio in virtù di questa ragione non ci facciamo prendere per i fondelli da nessuno! La maglietta vergognosa indossata dal succitato Genny non trova il consenso nostro come nemmeno quello della maggioranza dei napoletani. Non ci è piaciuto il lancio dei petardi che poi ha anche colpito, fortunatamente senza danni, un vigile del fuoco. Non ci è piaciuta l'invasione di campo. Ma non per questo sentiamo di dover pagare ANCORA UNA VOLTA noi l'incompetenza delle istituzioni, sportive e politiche.
Napoli ha un suo figlio che combatte la morte tutti i giorni da diversi giorni. E si trova a combatterla perchè qualcuno ha pensato di andargli incontro con una pistola in mano e trovatosi in difficoltà (grazie alla sua mente malata) questo qualcuno gli ha esploso contro un colpo di pistola. Altri tre colpi sono andati a ferire altre due persone. E noi dobbiamo stare a sentire mentre vi scandalizzate per la maglietta di Genny a carogna?!
Lo Staff di Napolimania
Francesco Abate, Francesco Ricciuto, Giuliano Bara,
Luigi Vollero, Salvatore Cappiello
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