Proviamo a lasciarci alle spalle, almeno per qualche istante, i fatti di Roma. Questo finale di campionato, che dal punto di vista della classifica non ha quasi più nulla da raccontare, può ancora regalare qualche spunto per quanto riguarda invece i piani futuri del Napoli. Tra non molto ci sarà il "Mundial" e alcuni calciatori hanno la possibilità di giocarsi le ultime carte per la convocazione mettendosi in mostra nelle restanti partite di Serie A. Altri invece potrebbero mettere in mostra i loro talenti per cercare la fiducia del tecnico per la prossima stagione. Ed infine è tempo di bilanci. Sportivi ed economici. Partiamo proprio da quest'ultimo punto.
Ebbene il Napoli si è posizionato tra le prime 20 società al mondo per quanto riguarda la gestione finanziaria del club. Il valore societario è di 296 milioni di euro, con zeri debiti ed un fatturato di 156 milioni. La Spagna la fa da padrona in questa particolare classifica. Gli altri club italiani sono il MIlan (856 milioni) ma con 38 milioni di debiti, l'Inter (483 milioni) con 48 milioni di debiti, la Juve (850milioni) meno di 8 milioni di debiti. De Laurentis ha sempre dato importanza alla salvaguardia dei conti societari. Il suo obiettivo è vincere si, ma senza fare follie come successo nei decenni passati che hanno portato tante vittorie ma hanno prosciugato le casse societarie portandolo al fallimento. Storia passata!
Altre buone notizie, motivo d'orgoglio, in Casa Napoli sono le convocazioni dei propri tesserati nelle rispettive nazionali. Per adesso c'e ne sono ben 11: 3 svizzeri, 2 spagnoli, 2 argentini, 1 algerino, 1 colombiano, 1 belga ed 1 brasiliano. L'ultimo convocato in ordine di tempo è stato il brasiliano Henrique Adriano Buss. Grande soddisfazione per il calciatore azzurro che oramai non credeva più, tranne in cuor suo, di far parte della "Selecao verde/oro", invece Scolari all'ultimo giro lo ha chiamato. Saranno soddisfatti anche i tifosi brasiliani. Ogni volta che nella nazionale carioca c'è stato un giocatore del Palmeiras hanno vinto la competizione mondiale. Henrique oltre ad essere un ex della suddetta squadra ne era anche il capitano. Meglio di così...
Comprato da Bigon, con l'avallo di Benitez, per una modica cifra di 3,5 milioni di euro, partita dopo partita si è conquistato la fiducia del tecnico che lo ha utilizzato in tutti i ruoli. Da difensore ad attaccante, è stato un valore aggiunto alla squadra. Sempre impeccabile ed attento è diventato una pedina fondamentale per lo scacchiere del Napoli.
Con Henrique, è salito alla ribalta nell'ultimo mese (un po' poco per noi tifosi) anche Gokan Inler. Per Benitez è un intoccabile, sia per questo campionato sia per il prossimo, vista anche la probabile partenza di Bherami e l'incognita Dzemaili. In coppia con Jorginho, lo svizzero ha alzato in modo positivo il suo rendimento in campo. Domenica a Genova si avvicinerà alle 100 presenze (98) condite da 4 gol: 2 in campionato, 1 in Champions, 1 in Europa League. In tre anni a Napoli, Inler ha potuto festeggiare la vittoria di due coppa Italia, un secondo posto e il terzo posto attuale. Ormai abbiamo imparato a conoscerlo, è un diesel: parte piano per poi andare forte alla lunga distanza. Più gioca e più migliora. Nelle ultime partite è più presente nella manovra di attacco del Napoli, molto più preciso nei tocchi rispetto all'inizio campionato dove alternava partite mediocri se non insufficienti, a giocate sopraffine.
Partendo da queste note positive, il Napoli dovrà operare sul mercato per far si che la squadra dia la zampata decisiva sia in Italia che in Europa per portare a casa importanti successi. Di conseguenza dimostrando che anche al Sud si può programmare e vincere e portare in alto l'immagine della città Napoli, infangata ingiustamente negli ultimi tempi.
di Francesco Ricciuto
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