Ebbene
sì! Ad una giornata dal termine, sembra facile parlare di rimpianti
alla luce dei buoni risultati ed il bel gioco espresso nelle ultime
gare, ma non è così. Sapevamo che il gioco di Benitez aveva bisogno
di tempo per adattarsi al nostro campionato, i molti punti persi
contro le “piccole” ne sono una prova. Sapevamo anche che la nostra
rosa, sebbene rinforzata da giocatori di ottima caratura
internazionale, non era completa al 100%. Inoltre, il dover spesso
rincorrere le due lepri Roma e Juventus, ha pesato psicologicamente.
La
vittoria della Coppa Italia e la qualificazione ai preliminari di
Champions sono indubbiamente risultati discreti, ma le ambizioni per
questa grande società sono enormi. E come detto più volte, ad inizio campionato si è puntato troppo in alto. Fare proclami candidandosi a vincere lo scudetto, arrivare lontano in Champions e poi in Europa League ha alimentato speranze nei tifosi che poi sono state disattese. Se non si fosse parlato così tanto di altissima classifica e successi in Europa probabilmente adesso la stagione di Benitez sarebbe vista in maniera più positiva. Cosa che l'allenatore spagnolo merita tra l'altro. Ha fatto una vera e propria rivoluzione. Troppo spesso la stampa se ne dimentica. La qualificazione ai preliminari di Champions League, il record di punti, quello di successi in trasferta, probabilmente quello dei gol totali in campionato e poi la conquista della Coppa Italia sono un bilancio niente male per un allenatore al primo anno al Napoli e che ha stravolto mentalità, modulo e meccanismi di gioco. Questo nel momento in cui non ci si aspetta di lottare per lo scudetto o per la conquista della Champions. Altrimenti cambia tutto.
Bisogna però guardare con fiducia al prossimo campionato. La speranza di vedere già dalla
prossima stagione, proprio in relazione a quanto detto, un Napoli determinato a vincere e tornare ad essere protagonista in Italia e in Europa, di conseguenza non può essere che alta. Con i meccanismi già avviati di Benitez, partendo dal gioco di fine stagione in particolare, completando la rosa e mettendoci anche la testa, il Napoli ha tutte le carte in regola per essere protagonista. Stavolta sul serio.
di Francesco Abate
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