Prestazione sopra le righe per la
squadra di Benitez che nella penultima gara della stagione, l’ultima lontano
dalle mura amiche, riesce a sbarazzarsi di una
Sampdoria inerme di fronte ai colpi degli attaccanti azzurri. La gara che
non ti aspetti, vista l’assenza di Higuain leader dell’attacco, e di Albiol in
difesa, Benitez decide di spolverare dalla panchina Duvan Zapata e Mesto,
proprio quest’ultimo collocato nel ruolo inedito di centrale della retroguardia
partenopea.
La gara parte con qualche brivido
per Reina. Gli inserimenti di Soriano, particolarmente ispirato, creano
qualche grattacapo alla difesa azzurra che però riesce ad arginare le manovre
avversarie e a disimpegnarsi nel migliore dei modi per poi ripartire in
contropiede. La gara si accende quando al 17° minuto: Reina compie un tocco
errato verso un suo compagno, e serve palla a Maxi Lopez, ma prontamente il
portierone azzurro si fa perdonare intervenendo con decisione fuori dall’area contrastando il
centravanti avversario e dando il via
alla ripartenza degli azzurri. Contropiede che conduce, al 19°, all’1-0 di Zapata abile a sfruttare di testa
una respinta errata di Fiorillo sulla zuccata precedente di Fernandez. Il colpo stordisce la Sampdoria e al 27° minuto, Insigne dopo una serie di dribbling, si accentra e lascia partire un tiro
potente e preciso che buca ancora una volta Fiorillo che non vede partire la
palla in tempo.
Nemmeno il tempo di gioire per la
rete di Insigne, (in lizza per un posto in Nazionale), che arriva dopo soli 3
minuti il gol della Samdoria, con Eder che infila un incolpevole Reina con un
tiro dalla distanza. La partita
sembra riaperta, ma cinque minuti più tardi arriva il 3-1 di Callejon direttamente su calcio di punizione. Gioia doppia per lo spagnolo che oltre a
mettere il sigillo nel match festeggia la nascita di sua figlia. Il primo tempo si conclude con il
risultato di 3-1 per il Napoli che gestisce agevolmente.
La ripresa parte
subito con un pericolo per gli azzurri, ma Reina si fa trovare pronto nell’uscita
e mantiene il risultato invariato. Grazie ad un’altra
ripartenza fulminea di Zapata e successivo cross al centro, Hamsik interrompe il digiuno e firma il gol del 4-1. I partenopei controllano agevolmente la Samp che ad ogni ripartenza degli uomini di Benitez traballano vistosamente. Arriva così, al 63°
minuto, il quinto gol: ancora una volta la velocità di Callejon semina il panico, sul suo cross s'avventa Mustafi che nell'intento di anticipare Zapata spedisce la sfera in fondo alla sua porta. Però il Napoli si vede costretto a fare a meno del suo capitano, Marek Hamsik costretto ad
uscire anticipatamente al 65° minuto di gioco per un fallo di frustrazione di
Mustafi.
Gli azzurri, dopo la quinta rete, decidono di amministrare la gara cercando di
contenere le avanzate di una Samp spinta oramai solo dall’orgoglio. E così si
concede l’ingresso in campo al 72° di Zuniga, che fa il suo ritorno in campo, sfiorando
anche in un occasione il gol con un tiro dal limite (ritorno positivo quello
del colombiano, dopo l’infortunio del 1 ottobre contro l’Arsenal, che lo ha
tenuto fuori per 7 mesi). Ed infine l’esordio fra i pali al 78° di Doblas. La partita
sembra ormai finita quando all’88° arriva il gol per il giovane Wszolek che
chiude la gara sul risultato di 5-2 in favore dei partenopei.
di Salvatore Cappiello
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