Sono passati 27 anni da quella
memorabile data. Si! Sto parlando del 10 maggio 1987, quando venne
scritto un pezzo della storia della città di Napoli: il primo
scudetto degli Azzurri. E' vero che, a differenza di altre squadre,
non possiamo festeggiare un palmares molto più ricco di trofei, ma il
raggiungimento di questo obiettivo rappresentò un vero e proprio
riscatto sociale. Avvertire la forte sensazione di incredulità di
Milan, Inter e Juventus spodestate dal quel posto che qualcuno gli aveva assegnato con un diritto inderogabile. Grande errore!
Che meravigliosa emozione, vedere i propri beniamini scendere in campo,
l'anno dopo, col Tricolore cucito sulle maglie di color Azzurro cielo
e mare. Quel giorno il Napoli giocò al San Paolo contro la
Fiorentina. Ai partenopei bastava solo un punto per avere la certezza
matematica della conquista dello scudetto. Quando finì la partita, il risultato
era 1-1 (entrambi i goal nel primo tempo). La prima
rete fu segnata da Andrea Carnevale, mentre il pareggio fu raggiunto
verso la fine dei primi 45 minuti da Roberto Baggio, irrefrenabile
durante uno dei suoi soliti dribling ricchi di classe.
Poi fu solo festa, prima allo stadio e dopo in tutta la città che
in pochi minuti si riempì di un'onda azzurra. La
gente sembrava impazzita, non credeva completamente a ciò che
vedeva. Caroselli in ogni angolo della città. Entrambi i lati di ogni
strada erano uniti tra loro da nastri e striscioni bianchi e azzurri
con slogan di vario genere per inneggiare alla vittoria del trofeo.
Quasi come
fosse un rito comune, mentre tutti i Campioni Azzurri, con a capo
Diego Armando Maradona, saltavano, cantavano e gioivano negli
spogliatoi, zuppi d'acqua per i ripetuti gavettoni, anche i tanti
tifosi, riversati nelle tante strade di Napoli e dei vari Comuni, si
lanciavano nelle varie fontane storiche, tipiche delle piazze
cittadine. Auto, furgoni, moto...qualunque tipo di mezzo motorizzato
fu dipinto dei colori della festa, allo scopo di andare in giro, a
sirene spiegate, caricandosi di un numero di persone, spesso, oltre
il limite di sopportazione. Ma anch'essi erano felici di accettare
quel compromesso. Lo stesso Capitano Azzurro, 'napoletano' tra i
napoletani, durante un'intervista, evidentemente felice per quanto
fatto, disse che era stata ridata dignità alla città di Napoli ed
ai napoletani (obiettivo che ancor' oggi sostiene di voler
perseguire). Da lì l'inizio di un periodo ricco di soddisfazioni,
dal punto di vista sportivo, con la conquista della Coppa Uefa e
l'arrivo del secondo scudetto.
Onore al merito ai protagonisti di quella
fantastica avventura: Di Fusco, Garella, Taglialatela, Bigliardi,
Bruscolotti, Carannante, Ferrara, Ferrario, Filardi, Lampugnano,
Marino, Renica, Volpecina, Bagni, Caffarelli, Celestini, Cioffi, De
Napoli, Muro, Romano, Sola, Carnevale, Castellone, Giordano e,
infine, Maradona.
Forza Napoli!
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