Parma-Napoli, la partita dei ricordi: Crippa, Zola, passando per i due Cannavaro fino ad arrivare a Dzemaili :NapoliMania

giovedì 3 aprile 2014

Parma-Napoli, la partita dei ricordi: Crippa, Zola, passando per i due Cannavaro fino ad arrivare a Dzemaili

Parma-Napoli, la partita dei ricordi: Crippa, Zola, passando per i due Cannavaro fino ad arrivare a Dzemaili
Parma-Napoli: quanti ricordi. Dagli anni 80' fino ai nostri giorni, un filo invisibile ha sempre tenuto strette le due società. Non parliamo di gemellaggio, non almeno tra le tifoserie, ma...come dire, rispetto e stima reciproca. Più di una volta gli emiliani sono venuti incontro al Napoli nei periodi di maggior difficoltà economica. Un connubio solido che vide una sola volta una "storpiatura". Il 10 giugno 2001 il Parma subì una sconfitta mal digerita dai partenopei: il Verona s'impose per 1-0 condannando alla serie B il Napoli di Ferlaino/Corbelli. Mentre gli scaligeri trovarono la salvezza proprio grazie a quella vittoria.  
Da quel momento qualcosa cambiò tra le due tifoserie. Ma non tra le Società che continuarono a collaborare. I primi colpi di mercato risalgono alla fine degli anni '80. Ferlaino cercava di "rattoppare" i buchi di bilancio dopo gli anni gloriosi di Maradona. Tanzi si rende immediatamente disponibile e non si lascia scappare l'occasione quando in un solo pacchetto l'allora presidente del Napoli gli offrì Massimo Crippa e Gianfranco Zola. Dall'Emilia invece arrivano i difensori Gambaro e Bia, il centrocampista Caruso e udite udite...Fabio Pecchia. Si proprio lui, l'attuale braccio destro di Rafa Benitez che immediatamente entrò nei cuori dei tifosi azzurri. Erano altri tempi. Il Parma di Tanzi in questo preciso momento storico si rivelò un "amico" affidabile dei partenopei che altrimenti non avrebbero potuto nemmeno iscriversi al campionato. Certo, gli emiliani non l'hanno fatto per puro spirito di solidarietà, hanno avuto il loro buon tornaconto

Non è che l'inizio di uno scambio fitto di calciatori tra le due squadre. Qualche anno dopo, infatti, da Parma arriva a vestire la maglia del Napoli Matrecano. Difensore ruvido, vecchia maniera. Ma il vero colpo di mercato è la cessione di Fabio Cannavaro. Nelle sempre più asciutte casse del Calcio Napoli arrivano 10 miliardi in contanti. E come contropartita il Parma offre Pizzi ed Ayala. Scambio che i tifosi del Napoli cercarono di impedire in tutti i modi. Ma servirono a poco i sit-in di protesta. Economicamente la situazione del Napoli iniziava a precipitare mentre, Tanzi alle spalle aveva la Parmalat che al tempo era sinonimo di garanzia. Poi è andata come è andata...

1998/1999: il Napoli cede anche l'altro Cannavaro, Paolo. Da Parma arriva Mora, terzino sinistro che nonostante la giovane età dimostra di avere talento. Ma l'attenzione però viene concentrata su un altro colpo di mercato, dodici mesi dopo. Sempre più in emergenza Ferlaino, aiutato dal procuratore del calciatore e dal fratello, riesce a cedere all'amico Tanzi: Paolo Cannavaro. Un altro brutto colpo per i tifosi azzurri. Sull'autostrada, nell'opposto senso di marcia, viaggiavano Roberto Stellone e Matuzalem. Nel 2000, infine, da Parma arrivò Husain. Nome altisonante ma che a Napoli non lasciò il segno. Nel 2006, Paolo Cannavaro tornò nella sua città a parametro zero e segnando la fine di una lunga ed intensa collaborazione tra i due club.

Per arrivare ai nostri giorni, con l'arrivo di De Laurentiis qualcosa pare sia tornato ad instaurarsi tra le due società. Ghirardi mostra subito piena disponibilità e trova l'accordo con il patron azzurro per Blerim Dzemaili (in comproprietà col Torino). Soldi più Santacroce e Blasi. Bigon invece pare stia sondando il terreno, proprio in queste ore, per il centrale difensivo Paletta. Calciatore apprezzato da Benitez e che, tra l'altro, già conosce visto i trascorsi dell'italo-argentino al Liverpool. Staremo a vedere.


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