Per
quest'anno il Parma si rivela la bestia nera del Napoli. Una
tra le partite più brutte disputate dagli azzurri caratterizzata anche, e soprattutto, dalle
inspiegabili decisioni di Benitez, in particolar modo la sostituzione
di Higuain.
Tanto
cuore ma poca testa. Il
Napoli, quest'anno, ci ha già reso spettatori di prestazioni di
questo genere. Soprattutto
nella prima frazione di gioco, non ha sfruttato l'atteggiamento
passivo di un Parma catenacciaro che attendeva gli avversari per poi
ripartire. E'
un film visto e rivisto! Quando
incontra squadre che fanno della loro filosofia cardine " la
difesa", chiudendosi e difendendo bassi, con otto giocatori
dietro la palla, mostra i propri limiti. In questa sfida, sono mancati principalmente gli esterni
offensivi. il Napoli è stato costretto a giocare per vie centrali con Inler e
Jorginho che venivano costantemente raddoppiati. Gli stessi non hanno
dato velocità alle manovre offensive, costringendo Higuain a
continui sacrifici senza essere servito nel migliore dei modi. E'
vero che un attaccante come lui trova poco spazio in quanto marcato
sempre da non meno di due difensori, ma, in concreto, non ci sono
stati movimenti tali da riuscire ad aprire sufficientemente le maglie
difensive del Parma.
Complice
di tutto ciò anche il nostro capitano che non riesce più ad
incidere con i suoi inserimenti, caratteristica che lo ha reso tra i
migliori centrocampisti in Europa.
Lo
stesso mister Benitez, ai microfoni di Mediaset, chiaramente
amareggiato, ha ammesso: "La squadra, questa sera,
ha fatto un passo indietro, dimostrando ancora una volta di non
riuscire ad affrontare tutte le partite con la giusta mentalità".
La voglia di vincere possono averla tutti, ma se non hai le idee
chiare su come fare a superare determinate difficoltà vuol dire che
quel salto di qualità di cui tanto si parla non c'è ancora stato. Il
frutto dell'analisi sta nelle motivazioni, incomprensibilmente,
maggiori in partite di cartello, anzichè contro squadre dal profilo
più basso, e tutto ciò avallato dal fatto che questa sera è
scesa in campo la stessa formazione che sette giorni fa ha affrontato
e battuto la prima in classifica. Perchè
questi cali di tensione e concentrazione?!
E'
questo che deve far riflettere maggiormente. Purtroppo
gli eventi hanno preso il sopravvento e, così, il presidente De
Laurentiis, con uno scatto non poco ortodosso, ha driblato un tifoso
che ha legittimamente detto: "Non vogliamo vincere solo
con la Juve", allontanandosi
su uno dei mezzi della Società e ordinando il silenzio stampa,
lasciando, quindi, insoddisfatte tante curiosità di noi tifosi
partenopei.
Tuttavia
credo siano necessarie ulteriori osservazioni, anche se personali:
"Alla luce di quanto visto dall'inizio del Campionato fino
ad oggi, siamo sicuri che il Napoli abbia tutti gli interpreti giusti
del modulo proposto da Benitez?"
A
questo punto non credo. Innanzitutto
il ruolo che Hamsik è chiamato a ricoprire (parere espresso anche
dallo stesso giocatore) non gli permette di esprimere al meglio le
sue qualità e capacità, in quanto troppo avanti e poco libero di
agire con gli inserimenti dettati dalla sua intelligenza tattica. Credo
che il modulo più congeniale allo Slovacco sia il 4-3-3. Al
pari del capitano azzurro, lo stesso Lorenzo Insigne, in settimana,
ha espresso perplessità sul ruolo che il mister gli chiede di
interpretare, costringendolo a sacrifici che non sono nelle sue corde.
Dobbiamo
prepararci a qualche cambiamento doloroso?
Se
porta a qualcosa di grande, ovviamente, "La maglia prima di
tutto", però non dimentichiamo il patrimonio che abbiamo!
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