Dopo la sfida del Tardini qualcosa è cambiato: De Laurentis fa quasi a botte con un tifoso, Benitez rimprovera pubblicamente i suoi. E poi silenzio stampa:NapoliMania

lunedì 7 aprile 2014

Dopo la sfida del Tardini qualcosa è cambiato: De Laurentis fa quasi a botte con un tifoso, Benitez rimprovera pubblicamente i suoi. E poi silenzio stampa

Benitez  è arrivata l’ora di cambiare le carte in tavola, il bicchiere mezzo vuoto e mezzo pieno non regge più! "Sicuramente possiamo fare di più, dobbiamo fare la fase difensiva con maggiore intensità. Abbiamo una squadra con qualità che ha i suoi punti di forza e le sue debolezze. Dobbiamo migliorare i punti deboli e stasera non l’abbiamo fatto alcune volte". Queste le parole del tecnico spagnolo dopo la partita di ieri, era visibile la sua amarezza, in altre interviste, anche dopo risultati negativi, era più disposto al dialogo trovando sempre una parola di incoraggiamento per i suoi giocatori.

Ieri sera al Tardini invece è andato subito al dunque, criticando soprattutto la fase difensiva nell’unica occasione creata dal Parma e tramutata in gol. I centrocampisti azzurri non hanno seguito l’inizio dell’azione gialloblu, lasciando spazi aperti e facendosi trovare impreparati nel coprire le fasce. Così sono arrivati agevolmente al cross in area, creando superiorità numerica e lasciando solo Parolo di fronte a Reina.

Benitez "Dovevamo concretizzare sotto porta e non l'abbiamo fatto, il Parma invece ha tirato una volta ed ha segnato" è il ritornello che va ripetendo lo spagnolo, da un po’ di tempo, ma a differenza delle altre volte il Napoli con qualche giocata dei suoi campioni ha fatto sua la partita, o almeno non perdendo. Ieri invece si sono messi in luce tutti i difetti degli azzurri.

Da statistiche di inizio campionato fino alla partita di ieri, si nota che l’impiego di Hamsik vicino alla punta rende lo slovacco un giocatore prevedibile e mai pericoloso. Aggiungiamoci anche l’infortunio che lo ha tenuto fuori dal campo per più di 50 giorni ed ecco spiegato il momento no del giocatore.

Capitolo Higuain: si sono sempre cantate le lodi di questo professionista che stava al servizio della squadra, che metteva i compagni in condizioni di segnare….tutto vero.Il punto è un altro. Signori miei togliete all’attaccante il gol e  va a farsi benedire tutto quello che di  buono è stato detto di lui. Alla domanda fatta a Benitez della sostituzione di Higuain risponde seccato “Io credo che l’allenatore deve fare la scelta tecnica che ritiene giusta, Duvan ha dimostrato di essere entrato con grande voglia ed io devo pensare al meglio per la partita”. Ecco la parola giusta! Voglia di vincere, voglia di segnare, in questo momento l’argentino non incide più come fino a poco tempo fa e farebbe meglio a ritrovarsi in fretta e brontolare e gesticolare di meno al momento del cambio.

Mertens, se serviva ancora un "quid" per far capire a Benitez che senza di lui in campo,il Napoli perde tantissimo in fase offensiva, ieri l'ha avuto. Ha cambiato il volto alla partita, sempre deciso e pericoloso con i suoi dribbling e cross a differenza di Insigne che vive in un suo mondo di fantomatiche magie e narcisismo. Il belga è sempre pericoloso, sempre attento al compagno libero, completa visione di gioco a 360°.

Capitolo De Laurentis: l’increscioso avvenimento di ieri sera con il tifoso azzurro non è giustificabile, per carità! Nel suo sbagliare reagendo in quel modo però ha dato un segnale preciso che quella sua aria distaccata quando segue il Napoli o durante qualche intervista, non è altro che è una maschera. Muore dalla voglia di vincere, muore dalla voglia di non fare figuracce come ieri sera, muore dalla voglia di confrontarsi con le potenze europee…ma tutta questa voglia la può soddisfare solamente mettendo a disposizione di Benitez una rosa altamente competitiva. Comprando giocatori affermati ed in grado di risolvere una partita anche con una semplice giocata.

di Francesco Ricciuto

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