Garcia si accontentava del "punticino", per questo motivo ha perso:NapoliMania

lunedì 10 marzo 2014

Garcia si accontentava del "punticino", per questo motivo ha perso

Garcia si accontentava del "punticino", per questo motivo ha perso

Quel 3-0 in Coppa Italia è stato decisivo. Si spiega così la tanta "paura" tattica di Garcia nell'incontro di ieri. Ha stupito tutti, infatti, l'atteggiamento della Roma. Eravamo abituati a vederla attaccare, impostare la partita. Comandare il gioco. Ma ieri non è andata così. 

Personalmente ho avuto l'impressione che sia venuta al San Paolo per cercare il "punticino". Arroccati in difesa aspettando che il Napoli gli concedesse spazio per il contropiede. Una sorta di "catenaccio" tipico delle squadre piccole che affrontano una grande. Cinque centrocampisti a protezione dei difensori ed il solo Gervinho, ala adattata a punta per l'occasione, a cercare di sorprendere gli azzurri in velocità. Questo non per dire che il Napoli è la grande squadra mentre la Roma è una piccola. Niente affatto. 

La partita del Napoli non è stata bella. Troppa tensione per tutto il primo tempo e non solo. Errori d'impostazione del gioco, fretta nei passaggi, poca lucidità. Gli azzurri hanno sofferto per lunghi tratti la Roma proprio per queste ragioni. Poi però qualcosa è cambiato. Benitez ha riletto i suoi appunti e sorpresa...compreso l'aspetto rinunciatario della Roma,  ha trovato il modo di infilarsi nella diga creata da Garcia a ridosso della propria area di rigore. Si, si è esposto ancora di più ai contropiedi giallorossi ma fa parte del gioco. Se vuoi vincere bisogna che attacchi. E se l'avversario si difende in nove, bisogna che ti riversi compatto all'attacco. 

I tre "schiaffi" presi nel ritorno della Semifinale di Coppa Italia hanno giocato un ruolo fondamentale. In quell'occasione non si è vista la Roma di ieri sera. Garcia, che pure aveva il vantaggio di un gol, non si è arroccato in difesa. Ha provato, fin dall'inzio, a giocarsela a viso aperto. I giallorossi attaccavano, pressavano alti, senza aspettare il Napoli per colpirlo in contropiede. Non aveva cinque difensori aggiunti davanti alla propria area di rigore. Evidentemente, memore della disfatta che ancora bruciava, il tecnico francese ha optato per non scoprirsi troppo evitando un'altra umiliante sconfitta. In fin dei conti a loro un pari andava più che bene, lo ha detto lo stesso allenatore prima della gara "La pressione sulle spalle ce l'hanno loro. A noi un pareggio andrebbe già bene". 

Non sarà stata la miglior partita del Napoli. I tre punti, una volta tanto, sono arrivati giocando in maniera non brillante. Tutto vero. Ma è altrettanto vero che nemmeno la Roma è venuta a giocare con l'intento di vincere. E non ha fatto nemmeno questa grandissima partita come hanno detto tante Tv e tanti giornali. 



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