Tifosi del Napoli: "Presidente non voti Tavecchio":NapoliMania

mercoledì 30 luglio 2014

Tifosi del Napoli: "Presidente non voti Tavecchio"

Dopo le frasi di Tavecchio, presidente della Lega Pro e candidato alla poltrona di Presidente della FIGC ("L'Inghilterra individua dei soggetti che entrano, se hanno professionalità per farli giocare, noi invece diciamo che Optì Pobà è venuto qua, che prima mangiava le banane, adesso gioca titolare nella Lazio e va bene così. In Inghilterra deve dimostrare il suo curriculum e il suo pedigree...") si sta scatenando una dura battaglia contro lo stesso Tavecchio e chiunque lo appoggi. Un appoggio importante glielo sta dando il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. Contrariamente alla chiara posizione presa da noi tifosi azzurri, lui prova anche a smorzare i toni: "stiamo dando un peso enorme a delle parole dette in malo modo. Si è fatto troppo rumore per una frase di cattivo gusto. Fa bene il governo a restare fuori da questa vicenda".
No Caro Presidente non sono frasi di cattivo gusto, bisogna chiamarle con il proprio nome: FRASI RAZZISTE, fanno più male le sue affermazioni che quello del personaggio Tavecchio. Un presidente di una società meridionale che ogni santa domenica in giro per l'Italia viene presa di mira da cori beceri e razzisti, fattori che portano solo all'odio e a conseguenze tragiche come quella di Ciro Esposito. Non può in nessun modo appoggiare, votare e sostenere un simile individuo. De Laurentiis a parte, come può Tavecchio ricoprire per quattro mandati la carica di presidente della Lega Pro con una fedina penale degna (e probabilmente migliore) di Genny la Carogna? Senza offesa per Genny. Il signor Tavecchio è stato processato e condannato cinque volte. È stato condannato a 4 mesi di reclusione per falsità in titolo di credito continuata in concorso. A 2 mesi e 28 giorni di reclusione, nel 1994, per evasione fiscale e dell’IVA. A 3 mesi di reclusione, nel 1996 per omissione di versamento di ritenute previdenziali e assicurative. A 3 mesi di reclusione, nel 1998, per omissione o falsità in denunce obbligatorie e nello stesso anno ad altri 3 mesi di reclusione per abuso d'ufficio e violazione delle norme anti-inquinamento. Oltre a multe complessive per oltre 7.000 euro. Un pedigree (usando le sue parole) di tutto rispetto. 

La mia domanda è semplice: ad un comune cittadino italiano con una fedina penale come quella che ha Tavecchio, permetterebbero di candidarsi a qualsiasi concorso pubblico, o di essere eletto per ben quattro volte presidente della Lega Pro? Ho seri dubbi. Il motivo che impedisce a De Laurentiis di fare un passo indietro e quindi togliere l'appoggio al succitato individuo è molto poco chiaro. Promesse da parte di Tavecchio? E su cosa? Per cosa? Non e' lo stesso De Laurentiis che in ogni intervista non manca mai di sottolineare che vuole un calcio moderno, con leggi moderne, con persone giovani di mente e di fatto, con larghe vedute e che stronchino il razzismo sul nascere? L'unico pensiero che possiamo fare su questo ostinato appoggio è che DeLa abbia letto nel pensiero di Tavecchio un discorso che va avanti da anni, quello dei troppi stranieri in ogni squadra e poca visibiltà da parte degli italiani. Però ci sono modi e modi per fare certe affermazioni, e lui ha scelto il peggiore. Ma a parte questo, resta pur sempre un controsenso: il numero uno azzurro nella sua squadra, quanti giocatori italiani possiede? E negli 11 che vanno in campo? Talvolta uno solo: Maggio, oppure due Maggio e Mesto. Quando proprio c'è il "pienone" gioca anche Insigne ed arriviamo a tre. Su undici. Ieri sera anche il Sassuolo ha ritirato l'appoggio a Tavecchio. Sono rimaste ancora 13 squadre che sostengono questo candidato. I tifosi del Napoli stanno chiedendo a De Laurentiis di farsi da parte in questa vicenda. La faccia, l'orgoglio e la dignità di sopportare il razzismo fuori da Napoli ce la mettono loro, ogni santa domenica.
di Francesco Ricciuto

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