Belgio-Russia: 1-0. Mertens sopra le righe. Non trova il gol ma è lui, insieme ad Hazard, sono gli uomini più pericolosi di Wilmots. Voto: 6.5.
Il Belgio conquista l'accesso agli Ottavi di Finale. Ancora una splendida prova per il "puffo atomico" che nei 45' a sua disposizione mette a ferro e fuoco l'area di rigore avversaria. E' lui l'uomo più pericoloso dei diavoli rossi. Gli è mancato solo il gol. La Russia di Fabio
Capello, per tutta la prima frazione di gioco subisce gli avversari. E soprattutto sull'out di destra i russi non riescono mai a prendere le misure agli attacchi di Mertens e compagni. Il Belgio forte dell’esperienza della
prima partita, nella quale il tecnico Wilmonts non schierò alcuni
titolari, si presenta in campo con il duo fantasia: Mertens e Hazard. La Russia si dispone in campo facendo
intendere che aspetterà il Belgio per poi ripartire in
contropiede. Squadra solida quella russa, e stando alle parole del tecnico
italiano, sta facendo esperienza per i prossimi mondiali che
ospiteranno in casa loro.
Il possesso palla è tutto
belga. L’unico a provare a smuovere qualcosa è il "nostro
azzurro" Mertens. Dribbling, scatti, rapidità, fantasia, intelligenza. Ma per un motivo
o l’altro non riesce a finalizzare, anzi. Risulta fin troppo
altruista, quando per bene tre volte si presenta davanti al portiere
russo, nella posizone a lui più congeniale e invece di tirare la
solita bordata, mette al centro per i compagni che non solo non hanno
seguito l’azione ma stanno in ritardo nel farsi vedere. La difesa russa inizia a prendergli le
contromisure allora Mertens si alterna sulle fasce con l’altro
fantasista, Hazard. Il risultato è sempre lo stesso fin quando, nella ripresa, Wilmots decide di sostituirlo. La Russia allora
inizia a prendere fiducia e creare non pochi problemi ai diavoli
rossi.
L’inizio della ripresa non cambia il
copione, tanto possesso palla del Belgio e russi che giocano in
contropiede. Dal 10' la formazione di Capello inizia a crederci, ad attaccare di
più ma proprio nel momento
migliore russo e con la sostituzione di Dries Mertens, Hazard
sale in cattedra. A due minuti dalla fine con un’azione
spettacolare, sfonda la difesa russa mette al centro per Origi che
insacca.
Australia-Spagna: 0-3. Con Reina ed Albiol in campo da subito, probabilmente, la Spagna sarebbe riuscita ad evitare l'eliminazione e le critiche, giustamente, piovutegli addosso. Nella gara in cui i due napoletani sono stati schierati titolari, si è vista un'altra Spagna e questo gli ha permesso di evitare almeno l'umiliazione dell’ultimo posto. I nostri beniamini si sono dimostrati utilissimi alla causa: Reina (voto 6.5) e
Albiol (voto 6.5).
Tanti, troppi dissapori nello spogliatoio dei Campioni del Mondo e d'Europa. Proprio
Albiol in un’intervista ha dichiarato "dobbiamo evitare la
brutta figura di arrivare ultimi, siamo sempre la Spagna Campione del Mondo, non stiamo qui a giocare delle amichevoli". Questo fa capire
che già dall’inizio Del Bosque ha avuto il suo bel da fare nel
tenere a bada contrasti tra i suoi giocatori. Non ultimo dei problemi è l’isolamento
del madrilista Xabi Alonso che accusava i compagni di avere
poca fame di vittoria e di non lottare per la maglia. Si è ritrovato
solo nella sua ultima, probabilmente, partita con la Spagna. Tornando a Reina e Albiol, la
stampa spagnola alle tante critiche rivolte al loro mister, ieri ne
hanno aggiunte delle altre. Perché non schierare subito Reina
visto che Casillas non veniva schierato nemmeno più da Ancellotti, tranne nella
finale di Champions, e perché non mettere un più veloce e sicuro
Albiol al posto di un giocatore falloso e inconcludente come Sergio
Ramos? Queste le domande rivolte a mister Del Bosque da parte del
quotidiano spagnolo "Marca". Parlare dopo, come sempre, è
facile. Ricordiamo tutti che ad inizio mondiale tutti accreditavano la
Spagna come possibile finalista. Solo noi tifosi del
Napoli, sapevamo che con Reina e Albiol, la Spagna poteva
ottenere qualcosa in più sia in professionalità che come
carattere. Del Bosque sa da dove ripartire e chi riconfermare. Sa che
può contare su due uomini fidati: Pepe Reina e Albiol.
di Francesco Ricciuto
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