Finale Tim Cup: Fiorentina-Napoli 1-3, ma vince innanzitutto la vergogna.:NapoliMania

domenica 4 maggio 2014

Finale Tim Cup: Fiorentina-Napoli 1-3, ma vince innanzitutto la vergogna.

 Un evento quale è la finale di Coppa Italia, che ha lo scopo di sancire chi è la migliore del torneo nazionale, non può essere il mezzo, invece, per sottolineare quanto sia elevata l'ignoranza, la stupidità e l'intolleranza in questo paese. Territorio che vive di continue manifestazioni di richieste di rispetto dei diritti umani. Intanto un giovane tifoso di circa 30 anni lotta tra la vita e la morte per non so quale motivo. Le autorità politiche, la polizia e i dirigenti tutti del Napoli e della Fiorentina hanno cercato di gestire tutte le conseguenze di ogni loro decisione. 

L'intervento di Hamsik, in qualità di capitano, ha cercato di stemperare le tensioni tra i tifosi azzurri, tenuto in campo fin' oltre le 21.00, ora prevista per l'inizio del match che è stato poi spostato alle 21.45. Nel frattempo si attendevano anche notizie in merito allo stato di salute del tifoso ferito da arma da fuoco. Per quanto riguarda, invece, il calcio giocato, Benitez schiera dal 1°minuto Reina, Ghoulam, Fernandez, Albiol, Henrique, Inler, Jorginho, Hamsik, Insigne, Callejon, Higuain. Da subito si nota la grinta e la voglia degli azzurri con cui dimostrano di voler comandare il match. Infatti, il primo squillo arriva dopo appena 5 minuti dal fischio d'inizio, con Insigne che comincia a prendere le misure con uno dei suoi soliti tiri a giro, deviato, però, in angolo dal portiere avversario, da cui, tra l'altro, si crea una nuova situazione favorevole per il Napoli, con Higuain che non riesce a controllare bene un rimbalzo del pallone impedendogli di metterlo in rete. E' al minuto 11, però, che lo stesso "scugnizzo napoletano", conscio del precedente errore, ricevendo un meraviglioso assist da parte di un ispiratissimo Hamsik, con un destro a giro sul palo più lontano, manda la sfera alle spalle di Neto. Grande merito a Fernandez che ha saputo chiudere gli avversari in difesa, a Jorginho che ha saputo impostare e Hamsik che ha corso per 40 metri con palla al piede prima di servire "Lorenzo il Magnifico". Fiorentina 0 – Napoli 1. Passano appena 3 minuti, precisamente al 14°, e i viola si salvano di nuovo in angolo dopo una prepotente azione di contropiede dei partenopei, conclusasi con l'intervento in extremis su Higuain. Anche questa si rivela solo un'avvisaglia per ciò che sta per accadere. Infatti, al minuto 16° è ancora Insigne ad andare in gol, dopo una nuova incursione del Pipita attraverso tre avversari, il quale passa la palla al centro dell'area di rigore viola su cui non arriva Hamsik, ma non lo scugnizzo di Frattamaggiore che, questa volta, calcia di sinistro. Fiorentina 0 – Napoli 2. Gli Azzurri sembrano padroni del campo, ma è troppo presto per cantar vittoria. Infatti, al 27° Vargas ne approfitta di un momento di scarsa concentrazione della difesa partenopea, riuscendo a concretizzare con un gol, un ottimo passaggio di Ilicic. Fiorentina 1 – Napoli 2. 

Questa rete dona linfa vitale alla Fiorentina che, fino alla fine del primo tempo, ritorna ad essere coscente delle proprie capacità cercando di imporre al meglio trame di gioco particolarmente offensive, e ai tifosi viola che, al pari delle altre tifoserie pseudo italiane, potendo tirare, finalmente, la testa fuori dal sacco, iniziano ad intonare i soliti cori razzisti ed offensivi nei confronti dei napoletani. Al 44° viene annullato un gol ad Aquilani in fuorigioco. La prima frazione finisce senza alcun minuto di recupero sul penteggio di 2 a 1 a favore del Napoli. Il secondo tempo inizia sulla falsa riga della parte finale di quello precedente, dove la Fiorentina cerca di essere aggressiva e il Napoli che contiene le azioni avversarie rimanendo prevalentemente a centrocampo. Qualcosa, però, deve cambiare, e così Benitez, sollecitato da un pestone rimediato da Hamsik, decide di sostituirlo facendo entrare Mertens al minuto 63, che, di solito, quando entra a partita in corso, riesce ad inventarsi sempre qualcosa. Stessa sorte spetta anche ad Higuain a causa di un riacutizzarsi del dolore alla tibia. Pandev, al minuto 70, prende il suo posto. Da annoverare, dopo pochi istanti, anche l'ingresso del talentuoso Giuseppe Rossi dopo 5 mesi di assenza per infortunio. Dopo appena tre minuti, il macedone si mette in luce sprecando un'occasione eclatante, non riuscendo a scavalcare il portiere Neto che gli toglie il pallone dai piedi. Purtroppo, al 78°, dopo essere stato già graziato in una precedente occasione, Inler rimedia il secondo giallo della partita, lasciando la squadra in dieci e costringendo Benitez a correre ai ripari inserendo Behrami al posto di Insigne. La Fiorentina intensifica il pressing, desiderosa di raggiungere almeno il pareggio per riaprire il match ed andare ai supplementari in superiorità numerica. Occasione che riesce ad avere al minuto 84 con Ilicic, che spreca malamente una chiara occasione da gol, mandando il pallone di poco a lato. In gergo si dice: "Gol fallito, gol subito", ed infatti al minuto 92, in pieno recupero, dopo un assist al bacio di Callejon, Dries Mertens mette il sigillo sulla vittoria del titolo segnando un gol con un potente e piazzato diagonale, uguale, per chi lo ricorda, alla sua prima rete in campionato, segnata alla stessa Fiorentina, al Franchi. Fiorentina–Napoli finisce 1-3. Ma è al 96° che l'arbitro Orsato decide di porre fine alla partita, sancendo la vittoria del Napoli sulla Fiorentina, e garantendole il diritto di alzare, perla seconda volta negli ultimi tre anni, la Coppa Italia.


Ciro Esposito, questa coppa è anche tua!

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