Un evento quale
è la finale di Coppa Italia, che ha lo scopo di sancire chi è la
migliore del torneo nazionale, non può essere il mezzo, invece, per
sottolineare quanto sia elevata l'ignoranza, la stupidità e
l'intolleranza in questo paese. Territorio che vive di continue
manifestazioni di richieste di rispetto dei diritti umani. Intanto un giovane tifoso di circa 30
anni lotta tra la vita e la morte per non so quale motivo. Le
autorità politiche, la polizia e i dirigenti tutti del Napoli e
della Fiorentina hanno cercato di gestire tutte le conseguenze di
ogni loro decisione.
L'intervento di Hamsik, in qualità di capitano,
ha cercato di stemperare le tensioni tra i tifosi azzurri, tenuto in
campo fin' oltre le 21.00, ora prevista per l'inizio del match che è
stato poi spostato alle 21.45. Nel frattempo si attendevano anche
notizie in merito allo stato di salute del tifoso ferito da arma da fuoco. Per quanto
riguarda, invece, il calcio giocato, Benitez schiera dal 1°minuto
Reina, Ghoulam, Fernandez, Albiol, Henrique, Inler, Jorginho, Hamsik,
Insigne, Callejon, Higuain. Da subito si nota la grinta e la voglia
degli azzurri con cui dimostrano di voler comandare il match. Infatti, il primo squillo arriva dopo appena 5 minuti dal fischio
d'inizio, con Insigne che comincia a prendere le misure con uno dei
suoi soliti tiri a giro, deviato, però, in angolo dal portiere
avversario, da cui, tra l'altro, si crea una nuova situazione
favorevole per il Napoli, con Higuain che non riesce a controllare
bene un rimbalzo del pallone impedendogli di metterlo in rete. E' al
minuto 11, però, che lo stesso "scugnizzo napoletano",
conscio del precedente errore, ricevendo un meraviglioso assist da
parte di un ispiratissimo Hamsik, con un destro a giro sul palo più
lontano, manda la sfera alle spalle di Neto. Grande merito a
Fernandez che ha saputo chiudere gli avversari in difesa, a Jorginho
che ha saputo impostare e Hamsik che ha corso per 40 metri con palla
al piede prima di servire "Lorenzo il Magnifico". Fiorentina 0 –
Napoli 1. Passano appena 3 minuti, precisamente al 14°, e i viola si
salvano di nuovo in angolo dopo una prepotente azione di contropiede
dei partenopei, conclusasi con l'intervento in extremis su Higuain. Anche questa si rivela solo
un'avvisaglia per ciò che sta per accadere. Infatti, al minuto 16° è
ancora Insigne ad andare in gol, dopo una nuova incursione del
Pipita attraverso tre avversari, il quale passa la palla al centro
dell'area di rigore viola su cui non arriva Hamsik, ma non lo
scugnizzo di Frattamaggiore che, questa volta, calcia di sinistro.
Fiorentina 0 – Napoli 2. Gli Azzurri sembrano padroni del campo, ma
è troppo presto per cantar vittoria. Infatti, al 27° Vargas ne
approfitta di un momento di scarsa concentrazione della difesa
partenopea, riuscendo a concretizzare con un gol, un ottimo
passaggio di Ilicic. Fiorentina 1 – Napoli 2.
Questa rete dona
linfa vitale alla Fiorentina che, fino alla fine del primo tempo,
ritorna ad essere coscente delle proprie capacità cercando di
imporre al meglio trame di gioco particolarmente offensive, e ai
tifosi viola che, al pari delle altre tifoserie pseudo italiane,
potendo tirare, finalmente, la testa fuori dal sacco, iniziano ad
intonare i soliti cori razzisti ed offensivi nei confronti dei
napoletani. Al 44° viene annullato un gol ad Aquilani in fuorigioco. La prima frazione finisce senza alcun minuto
di recupero sul penteggio di 2 a 1 a favore del Napoli. Il secondo
tempo inizia sulla falsa riga della parte finale di quello
precedente, dove la Fiorentina cerca di essere aggressiva e il Napoli
che contiene le azioni avversarie rimanendo prevalentemente a centrocampo. Qualcosa, però, deve cambiare, e così
Benitez, sollecitato da un pestone rimediato da Hamsik, decide di
sostituirlo facendo entrare Mertens al minuto 63, che, di solito,
quando entra a partita in corso, riesce ad inventarsi sempre
qualcosa. Stessa sorte spetta anche ad Higuain a causa di
un riacutizzarsi del dolore alla tibia. Pandev, al minuto 70, prende
il suo posto. Da annoverare, dopo pochi istanti, anche l'ingresso del
talentuoso Giuseppe Rossi dopo 5 mesi di assenza per infortunio. Dopo
appena tre minuti, il macedone si mette in luce sprecando
un'occasione eclatante, non riuscendo a scavalcare il portiere Neto
che gli toglie il pallone dai piedi. Purtroppo, al 78°, dopo essere
stato già graziato in una precedente occasione, Inler rimedia il
secondo giallo della partita, lasciando la squadra in dieci e
costringendo Benitez a correre ai ripari inserendo Behrami al posto
di Insigne. La Fiorentina intensifica il pressing, desiderosa
di raggiungere almeno il pareggio per riaprire il match ed andare ai
supplementari in superiorità numerica. Occasione che riesce ad
avere al minuto 84 con Ilicic, che spreca malamente una chiara
occasione da gol, mandando il pallone di poco a lato. In gergo si
dice: "Gol fallito, gol subito", ed infatti al minuto 92,
in pieno recupero, dopo un assist al bacio di Callejon, Dries Mertens
mette il sigillo sulla vittoria del titolo segnando un gol con un
potente e piazzato diagonale, uguale, per chi lo ricorda, alla sua
prima rete in campionato, segnata alla stessa Fiorentina, al Franchi.
Fiorentina–Napoli finisce 1-3. Ma è al 96° che l'arbitro Orsato decide
di porre fine alla partita, sancendo la vittoria del Napoli sulla
Fiorentina, e garantendole il diritto di alzare, perla seconda volta
negli ultimi tre anni, la Coppa Italia.
Ciro Esposito, questa coppa è anche tua!
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