Benitez scioglie
ogni dubbio riguardo la presenza del Pipita: “Higuain sta bene”. Oramai
sembra un lontano ricordo il dolore alla tibia, patito in questa settimana, in
seguito al duro contrasto con Andreolli nel match contro l’Inter, e che ha
destato preoccupazione per un suo impiego in finale. Poi, sulla difficile sfida che attende gli azzurri: “Non siamo favoriti, conterà
determinazione, qualità e anche fortuna” ma soprattutto la testa giusta per un
approccio migliore al match. “Il cuore è
fondamentale ma in queste gare è la testa a fare la differenza” – ha affermato
il tecnico azzurro - “l’esito della partita non
cambierà il giudizio positivo sulla stagione. Giocare una finale è sempre
difficile, a noi e alla Fiorentina piace giocare a calcio e sarà una bella
partita”.
Dunque don Rafè preferisce non sbilanciarsi troppo nella conferenza
stampa alla vigilia del match, e dalle sue parole si evince anche un po’ di
scaramanzia, insomma, la partita sarà
tutta da giocare fino alla fine e con la massima concentrazione, visto e
considerato che la Fiorentina è una squadra a cui piace molto giocare un calcio
offensivo, e quindi da contrastare con un possesso palla maggiore e magari
puntare sulla qualità del collettivo del Napoli che di certo non si discute, e
sulle giocate di un Pipita recuperato e del capitano azzurro Marek Hamsik, in
cerca di riscatto.
È proprio lo slovacco ad
accompagnare il tecnico nella conferenza stampa e sembra non patire molto la tensione riuscendo anche a scherzare con i giornalisti: “I capelli?
Stavolta non mi taglio la cresta, ma se vinciamo, qualcosa mi inventerò”,
di certo non è nuovo a questo tipo di performance, visto che già in passato ha
sacrificato la sua amata cresta proprio nell’occasione in cui il Napoli vinse
la Coppa Italia, e chissà cosa avrà in mente questa volta Hamsik. Poi, tornando serio, dichiara di non esserci alcun problema con Benitez, anzi, di aver accettato la sua esclusione nel match contro l’Inter, e quindi di
rispettare pienamente le scelte del suo
tecnico: “Una maglia da
titolare? Sono un professionista, sono pagato per esserlo e lo sono sempre
stato, Il mister fa le sue scelte e io lo rispetterò sempre”. Poi conclude smentendo di avere il tormento per il gol, che non arriva da un bel po',
preferendo alla rete personale la prestazione collettiva. Insomma gli
azzurri sono carichi e pronti per affrontare con la giusta mentalità la sfida
delicata, avendo la consapevolezza che questa squadra la Coppa Italia l’ha
già vinta, a differenza dei viola che invece giocheranno con maggiore tensione,
tenendo presente che, per loro questo è l’evento più importante degli ultimi 12
anni e dunque la pressione sarà alle stelle.
di Salvatore Cappiello
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