Tutti a rapporto dal Papa. E non poteva essere diversamente. E' uno sportivo, lui segue le vicende calcistiche e non poteva non accorgersi che giorno dopo giorno, sia nella Fiorentina che nel Napoli, i calciatori si "andavano infortunando" con frequenza impressionante. Ha pensato: "meglio ca ce mett 'a mana mia altrimenti qua la finale la giocano cinque contro cinque". Scherzi a parte è stato un bel gesto, l'ennesimo di questo pontefice, che ha responsabilizzato i calciatori e le Società.
In Italia come in Argentina il calcio è un fatto sociale e richiede una responsabilità sociale da parte dei calciatori, dentro e fuori dal campo. Da ragazzo sono andato parecchie volte allo stadio e ho dei bei ricordi. Momenti gioiosi, di domenica, insieme ai miei familiari. Vorrei augurare che il calcio e ogni altro sport molto popolare recuperi la dimensione della festa. Siete al centro dell'attenzione e tanti vostri ammiratori sono giovani e giovanissimi; tenete conto di questo, pensate che il vostro modo di comportarvi ha una risonanza in bene e in male. Siate sempre veri sportivi!
Parole che hanno emozionato tutti i presenti. De Laurentiis che ha donato la maglia azzurra numero "1" a Papa Fracesco definendolo "portiere delle anime". Rafa Benitez, Insigne, Jorginho, Maggio...tutti visibilmente emozionati davanti al Papa. E non poteva essere altrimenti. Così come lo erano anche i calciatori e i dirigenti viola.
Intanto procede a gonfie vele la vendita dei tagliandi per la sfida di domani. Si stima che per il settore dedicato ai partenopei i biglietti siano praticamente già finiti. La Questura di Roma sta lavorando sodo, invece, per evitare infiltrazioni di tifosi romanisti o laziali. Un rischio che, vista la rivalità, è concreto più che mai. Episodio che andrebbe condannato a prescindere ma che dopo le parole del Papa sul clima di festa da creare negli stadi risulterebbe ancora più stonato. Ancora più stupido.
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