Chi ha qualche annetto in più, ricorderà perfettamente il gol capolavoro di Marco Van Basten negli Europei 1988. Defilato al punto che lo specchio della porta nemmeno lo vedeva. Poteva scorgere solo il prima palo, il secondo era nascosto dal portiere. Fece un tiro a volo che si incrociò nel set opposto...una magia.
(clicca qui per vedere il gol di Van Basten)
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Ieri nel suo piccolo, Henrique, al Massimino di Catania, ha sfoderato lo stesso colpo di biliardo del suo più famoso collega. Tenendo presente che, il brasiliano, non è un'attaccante, non è aggraziato nella corsa (con i suoi 185 cm e con quelle leve lunghissime), è riuscito prima ad infilarsi tra due avversari, ricevere l'uno-due dal compagno e tirare al volo defilato sulla destra. L'unica cosa che vedeva era il portiere ed il primo palo. Beh, le similitudini ci sono tutte. Probabilmente, indossando un'altra maglia, Henrique, sarebbe già candidato al Pallone d'oro, alla Scarpetta d'oro e qualsiasi altro premio internazionale esistente.
(clicca qui per vedere il gol di Henrique)
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Basta ricordare che quando il Dio del calcio scese a Napoli, tante volte, tantissime, mandava in cura psichiatrica tantissimi difensori usando la "rabona", i sapientoni addetti al lavoro, pur di non ammettere la genialità, l'estro, la magia di Diego, dicevano che non sapendo usare il piede destro, s'inventò la rabona.
Ma tutto questo è storia, veniamo alla partita di ieri, allora:
la vittoria c'è l'ho, i 3 punti c'è l'ho, la Fiorentina a meno 10 c'è l'ho, 4 gol dopo tanto tempo c'è l'ho, la difesa attenta mi manca!!
Se andiamo a rivedere i gol del Catania, sul primo gol cross di Lodi, palla tesa e forte, Reina respinge, ci sono bene 3 giocatori del Catania pronti a ribattere in rete, Monzon insacca e chi lo marcava? Zapata che non vede assolutamente la palla dove è. Secondo gol stessa storia, una serie di sviste e cattivi posizionamenti difensivi del Napoli, permettono al Catania di realizzare il secondo gol. Era il Catania, ultimo in classifica. Per fare un'esempio: la Juve nelle ultime 13 partite 2 gol subiti. Il Napoli? Meglio non quantificarli...
Benitez ha tanto da lavorare e tanto da chiedere al proprio presidente, sopratutto in difesa, per colmare il divario che ci separa dalle due in classifica che ci precedono, partendo obbligatoriamente dal reparto arretrato. Ieri è andata bene. Un po' costretto dalle tante assenze, un po' per cercare di tenere più freschi i titolari in vista della sfida contro la prima della classe...però il divario qualitativo è apparso evidente. In futuro, una squadra con ambizioni da scudetto e con smania di affermarsi in Europa, deve avere in panchina calciatori dello stesso livello dei titolari, o quasi.
di Francesco Ricciuto
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