Doveva essere la partita perfetta. In ogni reparto. E così non è stato. Peccato. Per 70' il Napoli ha dominato. L'unico errore difensivo è stato pagato a caro prezzo. In Europa funziona così. Meglio che gli azzurri ne prendono atto altrimenti arriveranno sempre sconfitte amare.
E' innegabile che per settanta minuti in campo c'è stato solo il Napoli. La formazione di Castro non s'è vista per niente. Il problema è che quando tiri 12 volte in porta e ne metti dentro soltanto due, non puoi dormire sonni tranquilli. Ed il primo errore che commetti costa caro. Esattamente come è successo contro il Porto. Anche perchè è risaputo che il punto debole degli azzurri è la difesa. A maggior ragione le occasioni in attacco vanno sfruttate tutte...o quasi. Tra andata e ritorno il Napoli ha costruito 20 chiare occasioni da gol. Ma dentro ne sono finite due.
Peccato. Questa qualificazione si poteva ottenere. Non era impossibile. La squadra ha giocato bene fino all'1-1. Poi è calato il gelo. L'unico errore commesso è costato il gol del pareggio ed ha complicato tutto. Il vantaggio firmato da Quaresma poi è stata la prova che i calciatori avevano subito il contraccolpo. In pratica ha fatto quello che voleva dentro l'area di rigore con 3 giocatori che lo circondavano. Poi la staffilata sotto l'incrocio dei pali era imparabile. Ma mentalmente il Napoli già non c'era più.
Ora bisogna mettersi quest'altra batosta alle spalle e pensare a Coppa Italia e campionato. Questa stagione dovrà servire per maturare. Per crescere. Per capire gli errori ed evitare di ripeterli in futuro.
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