Dopo 25 anni il Napoli riconquista il primo posto nella Serie A. Altri tempi, altri giocatori, tranne lo stadio, sempre quello di 25 anni fa, il catino di Fuorigrotta, pieno allora pieno oggi, straboccante di felicità allora, lo stesso adesso, con un sogno allora e oggi più che mai e più di allora. E' presto per parlarne, troppo presto per sfortuna nostra e per fortuna dei nostri avversari, ma se la mentalità, la voglia, la caparbietà e la fame di vincere sarà quella ammirata ieri sera contro l'Inter, siamo pronti a riscrivere la storia del nostro Napoli, ed in questa storia appena iniziata solo i ciechi non vogliono vedere che la squadra di Maurizio Sarri è una macchina perfetta da gioco e se gli smemorati fanno finta di nulla, ricordo loro che :Lazio,Juve,Fiorentina,Milan,Inter hanno lasciato agli azzurri l'intera posta in palio. Abbiamo avuto un solo momento di sbandamento di memoria tecnica "spagnola" dopo aver subito il gol del 2-1, da quel momento in poi seppur in vantaggio di un uomo (espulsione di Nagatomo), abbiamo lasciato l'iniziativa agli uomini di Roberto Mancini, si è rivisto a piccoli tratti un Napoli in ansia, non più preciso negli appoggi, non più sicuro; è vero che Higuain ha avuto due volte la palla per il 3-1, ma si è rischiato di brutto negli ultimi 45 secondi dove,prima un palo e poi una super parata di Pepe Reina, hanno fatto si che i 3 punti restassero al San Paolo. Da dire anche che, il tecnico milanese ha ben poco da recriminare sul risultato: la metà dei punti in classifica li ha guadagnati vincendo quasi sempre 1-0 e avendo la fortuna dalla sua parte; per due volte ha incontrato squadre in forma ed ha sempre perso: 4-1 con la Fiorentina e 2-1 contro di noi, iniziasse a farsi qualche domanda se è così sicuro che può lottare fino alla fine e, prima di accusare gli arbitri di aver espulso ingiustamente un suo giocatore, guardasse bene le immagini,perchè il giapponese è stato espulso per somma di ammonizioni e i due falli c'erano tutti, iniziando dal primo dove c'è una ginocchiata furba a Callejon e poi il secondo giallo è una scivolata scomposta che interrompe l'avanzata di Allan verso la porta. Questo nulla toglie al Napoli : una vittoria meritata, voluta, preparata nei minimi dettagli dall'uomo di Bagnoli che riesce sempre a presentare un Napoli che si adatta a seconda dell'avversario di turno, ieri sera per lunghi periodi di gioco gli azzurri utilizzavano un tocco e via della palla oppure alternavano due tocchi e passaggio, facendo in modo di avere sempre un uomo libero negli appoggi. Può sembrare poco ma, nel computo di 90°di gioco portano i loro frutti. E se avete notato e letto quando ai microfoni di Sky il tecnico azzurro dice "domani farò un cazziatone ai miei,negli ultimi 20 minuti hanno avuto paura" sui social si è scatenato il putiferio accusando Sarri di presunzione e quant'altro. Scusate, la domanda nasce spontanea: ma Sarri non era il "professore di campagna?" Non era quello che aveva risvoltato il Napoli come un calzino? Non era il simpaticone che con suo accento toscano mischiato ad un pò di napoletano faceva sorridere tutti? Si era, è lui, solo che non eravamo primi in classifica! Sì, sta tutto là il discorso: se non sei primo e stai sempre nelle retrovie sei simpatico a tutti, come appena metti le ali e ti piazzi in testa alla classifica passi la soglia della simpatia ed diventi il più antipatico in un amen; manca solo sentirci cantare contro i cori "come la juve voi siete come la juve". Sinceramente non ce ne può fregar di meno. Gonzalo Pipita Higuain cosa c'è più da dire su di lui? Il primo gol non guarda mai la porta, sempre gli occhi puntati sulla palla, si gira e tira una cannonata in porta, il secondo gol un misto di potenza, velocità e precisione: tra due avversari cavalca per 30 metri senza mai perdere la posizione arrivando fino in area e scaricare un missile terra aria alle spalle di Handanovic. Ha sbagliato due volte, merito anche del numero uno nerazzurro, il gol del 3-1 ma ieri non si poteva chiedere di più e mettiamoci pure che è il capocannoniere solitario con 12 gol, fanno di lui il nuovo eroe del pubblico napoletano e se a fine gara si ferma sotto la curva cantando e saltando, entra a far parte dell'olimpo degli eroi napoletani. Non meno di lui Pepe Reina che ha tolto letteralmente dalla porta la palla del pareggio al 49°con la punta delle dita manda il pallone sul palo e dopo esulta come un attaccante che ha appena segnato il rigore decisivo ai mondiali. Ha perso l'imbattibilità dopo 500 e passa minuti, non fa niente ogni tanto bisogna pur concedere qualche briciola agli altri. Una serata magica per la squadra, per la gente, sono quelle soddisfazioni che negli anni passati ci sono rimaste sempre in gola, volevamo volare e puntualmente quando c'era il momento di dare lo scossone, venivamo meno nelle aspettative. Quest'anno no, non sappiamo come finirà questo campionato, ma di una cosa siamo certi: del tecnico e dei giocatori siamo tutti innamorati, non tanto per le vittorie ma per gli atteggiamenti in campo, danno l'anima per 90°, sudano, combattono fino alla fine, questo abbiamo sempre sognato e questo stiamo ammirando, poi se a giugno...
Francesco Ricciuto
Bravo Francesco,bellissimo articolo. Saluti e tifo sfrenato dal Messico.
RispondiElimina