Quando Rafa Benitez dice "dobbiamo crescere tutti, migliorarsi sempre, dare sempre qualcosa di più" oggi ne è stata la dimostrazione. Un Napoli all'italiana che di più non si può, chiuso dietro, in attesa dei laziali, poi ripartenze che fanno male come la più classica squadra provinciale. Altre volte si era sempre visto un Napoli che cercava di imporre il suo gioco con una fitta rete di passaggi. Oggi all'Olimpico, gli azzurri hanno lasciato il possesso palla ad una Lazio sì rimaneggiata ma sempre pericolosa e colpita al 18 °minuto con Higuain con il più fatale contropiede e poteva chiudere la partita allo stesso modo nel secondo tempo sempre con il Pipita che manda fuori di pochissimo. Bene questo è stato il succo del successo di oggi, una squadra, quella azzurra, entrata in campo e decisa a far sua la partita o meglio decisa a non perdere e lasciare sul campo altri punti importanti per la corsa Champions. Benitez manda in campo il nuovo acquisto Strinic, schierandolo con Albiol e Koulibaly, il croato non sbaglia nulla, sempre positivamente presente in attacco e in difesa, ha aiutato i compagni a restare sereni e guarda caso oggi Albiol, a parte il primo pallone giocato in malo modo, è tornato sui suoi livelli normali come eravamo abituati a vederlo. Meglio così una freccia in più da usare per Benitez, l'altro acquisto: Gabbiadini, si è accomodato in panchina tutta la partita. Fuori Hamsik , al suo posto De Guzman che nell'ultimo periodo si sta facendo trovare sempre pronto e preciso, non ha doti da grandi campione ma le piccole cose che fa aiutano la squadra in ogni fase del gioco. A centrocampo David Lopez e Gargano fanno da diga alle scorri bande laziali, ci riescono sia con la tecnica che con le manieri forti. In attacco Higuain, Callejon e Mertens, in campo dal primo minuto. Come dicevamo il Napoli non ha nessuna intenzione di fare la partita, lascia tutto in mano alla Lazio e lo sarà sia al momento del gol che fino alla fine della partita. La Lazio accusa il vantaggio di Higuain, ci mette 10 minuti per riprendersi e tentare il pareggio e lo fa con l'ottimo Biglia prima e Cavanda poi, Rafael si fa trovare attento e pronto(per fortuna nostra). Finisce il primo tempo, sono sincero non è il Napoli che sono abituato a vedere ma nemmeno ho il timore che gli azzurri mollino prima o poi. Il secondo tempo è la copia dei primi 45 minuti, Lazio in avanti alla ricerca del pareggio ed il Napoli pronto a colpire in contropiede. Inizia la girandola delle sostituzioni, dentro Hamsik e Jorginho e nel finale anche Zapata per Higuain, il risultato non cambia, il gioco di Benitez con i nuovi innesti non ne risente. Il Napoli controlla la partita fino al 95°quando Rizzoli fischia la fine. Vittoria che ridà morale alla squadra, ridà il terzo posto al Napoli e per dirla alla Benitez #cipuòstare ad aspirare a qualcosa di più del terzo posto visto gli ultimi 4 pareggi della Roma, ma ci vuole continuità ogni domenica, ogni santa domenica e vincere le partite con qualunque avversario facendo in modo che diventi normalità e non un un fatto eccezionale!
Francesco Ricciuto
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