Napolimania Amarcord: quel Napoli-Lazio del 1997:NapoliMania

mercoledì 28 maggio 2014

Napolimania Amarcord: quel Napoli-Lazio del 1997

Quella volta allo stadio...un tuffo nei ricordi. Tutti i tifosi hanno impresso nella memoria dei momenti particolari, legati a qualche partita vissuta sugli spalti del San Paolo. I più fortunati ricorderanno, ad esempio, qualche gol di Maradona oppure gli scudetti conquistati. Sicuramente i momenti più alti del calcio a Napoli. Ma ci sono anche altre partite che, forse per ragioni più sentimentali, in qualche modo lasciano il segno e di tanto in tanto tornano alla memoria. Non necessariamente la conquista di una Coppa, di uno Scudetto o di qualche altro titolo.

Era il lontano 1997. Il 19 novembre per la precisione. Il Napoli, allenato da Mazzone (all'esordio sulla panchina azzurra), affrontava la Lazio di Sven-Goran Eriksson nella gara di ritorno degli Ottavi di Finale di Coppa Italia. All'andata fu una "Caporetto" per gli azzurri. Un 4-0 in favore dei laziali che non lasciava speranze per la gara di ritorno al San Paolo. Soprattutto perchè il divario tecnico tra le due squadre era enorme. La quaterna che i laziali ci rifilarono fu più che meritata. Il meteo ci mise del suo per rendere l'impresa ancora più ardua. Pioveva che Dio la mandava. Diverse zone del rettangolo di gioco erano allagate e l'erba non si vedeva neanche più.  Sugli spalti poco più di 6000 temerari. Il risultato dell'andata non incoraggiava in questo senso. Ancor meno la pioggia battente che iniziò a cadere dalla mattina e che, a poche ore dal calcio di inizio, si trasformò in un nubifragio. Eppure ci andai. Insieme con mio padre. Sfidammo la pioggia e tutti quelli che ci dicevano: "ma che jat a fà?". 

Queste le formazioni: 
Napoli: Di Fusco, Sbrizzo, Baldini, Zamboni, Facci, Turrini, Giannini, Goretti, Rossitto, Bellucci, Protti. Allenatore Mazzone. 
Lazio: Ballotta, Negro, Nesta, Grandoni, Favalli, Rambaudi, Venturin, Marcolin, Gottardi, Boksic, Signori. Allenatore Eriksson. 
Reti: 32' Protti, 80' Giannini, 87' Rossitto. 

I primi venti minuti il Napoli mostrò tutti i suoi limiti e se non era per Di Fusco (schierato al posto di Taglialatela), la gara non avrebbe avuto più senso già dalle prime battute di gioco. Poi Carletto Mazzone dalla panchina si fece sentire e gli azzurri provarono una reazione d'orgoglio. Il vantaggio arrivò alla mezz'ora grazie a Igor Protti che sfruttò un passaggio errato della difesa laziale battendo Ballotta. Il gol diede morale ai partenopei che continuarono ad attaccare pur subendo, in contropiede, le ripartenze di Boksic e Signori. Nella ripresa il Napoli si giocò il tutto per tutto. Dentro anche Calderon e azzurri tutti all'attacco. Di Fusco salvò ancora i suoi volando da un palo all'altro in un paio di occasioni. Poi, all'80', un tiro sbagliato di Calderon divenne un ottimo assist per Giannini che sul secondo palo si fece trovare pronto: 2-0. Dagli spalti i 6000 iniziarono a credere nella possibile rimonta. Tutti dentro l'area di rigore avversaria. A tre minuti dal termine fu Rossitto a far esplodere la gioia dei pochi presenti al San Paolo realizzando il 3-0. I supplementari erano davvero a portata di mano. E gli azzurri stavano anche per acciuffarli in extremis. Al 92' fu Claudio Bellucci, tra i migliori in campo, ad avere l'occasione per il 4-0. A tu per tu col portiere però si fece ribattere la conclusione indirizzata sul secondo palo facendo svanire così il sogno della rimonta. Il Napoli uscì dalla Coppa Italia ma alla fine abbandonò il terreno di gioco tra gli applausi. 

Vincemmo ma non passammo il turno. Fu però una partita al cardiopalma. Bellissima. Giocammo all'altezza di una squadra molto più forte di noi, nonostante scese in campo con le seconde linee. Riuscì perfino a farci dimenticare che per 90' eravamo stati sotto un nubifragio! Per chi volesse rivedere la sintesi di quella gara, questo è il video: 

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