Tripletta di Higuain e gol da antologia per Mertens: la Lazio ne prende altri quattro dal Napoli

Tris di Higuain e capolavoro di Mertens. E' finita come all'andata: 4-2 per gli azzurri. Buona prova anche di Insigne nell'inedita veste di capitano. La Lazio in verità ha creato non pochi grattacapi alla solita difesa sbadata del Napoli. Quest'oggi in particolare è sembrato in affanno Raul Albiol, sostituito al primo della ripresa da Fernandez. Sua la colpa in occasione del momentaneo vantaggio laziale. Ma non è stata l'unica pecca del centrale difensivo. Già in precedenza aveva dato cenni di incertezza. Bene ha fatto Benitez a concedergli 45' di riposo. D'altronde una giornata storta, a lui che fin dall'inizio del campionato è sempre stato il migliore del pacchetto arretrato, può anche capitare. 

Mertens ha realizzato un altro dei suoi strepitosi gol. E c'è da dire anche che fino a quel momento non era ancora entrato in partita. Per una mezz'ora almeno il belga ha vagato per il campo in cerca della posizione giusta. Pochi palloni giocati e senza mai rendersi pericoloso. Poi il lampo. Taglio da sinistra verso il centro e bolide sotto l'incrocio dei pali da fuori area. Imparabile. L'estro ha tirato fuori da una situazione difficile il trequartista partenopeo che da quel momento in poi è tornato ad essere quello di sempre. 

Higuain ha risposto alle tante voci di questa settimana realizzando una tripletta. Qualcuno lo accusava di allenarsi poco e male. Qualche altro diceva che era sovrappeso.  L'astinenza dal gol da diverse settimane. Poi lo scontro con l'allenatore. Insomma...una settimana difficile per il "Pipita". Ma i campioni veri sanno tirarsi fuori da queste situazioni rispondendo sul campo. E così ha fatto. Partenza in sordina, deve occuparsi (come sempre) di difendere la posizione sgomitando con gli avversari. E quelli della Lazio oggi si sono fatti sentire da questo punto di vista. C'è voluto il peggior Banti per far si che i calciatori di Reja rimanessero in undici sul terreno di gioco fino all'inizio del secondo tempo. Nonostante la consueta marcatura asfissiante dei difensori avversari, Higuain è riuscito ugualmente a ritagliarsi degli spazi. Talvolta arretrando o decentrandosi. Poi nella ripresa non ce n'è stato più per nessuno. Tre reti e due miracoli del portiere della Lazio.