Benitez meglio di Mazzarri: ecco perchè la sua non è una stagione fallimentare:NapoliMania

mercoledì 9 aprile 2014

Benitez meglio di Mazzarri: ecco perchè la sua non è una stagione fallimentare

Molti tifosi, appassionati e non, si stanno interrogando su come giudicare la prima stagione di Benitez sulla panchina del Napoli. Molti l’hanno considerata come una stagione di fallimenti: partendo dal distacco dal primo posto, passando per l’eliminazione ai gironi di Champions League fino all’uscita dall’Europa League per opera del, modesto, Porto. Le statistiche però dicono che ha già conquistato più punti dello scorso campionato. Ha da disputare ancora una finale di Coppa Italia. Ha stravolto la mentalità dei calciatori portandoli a ragionare come una grande squadra. C'è stata una vera e propria rivoluzione compiuta in pochi mesi. Ci sono stati passi falsi, questo sarebbe stupido negarlo. Ma proprio in virtù di quanto appena detto si possono comprendere e si può guardare con fiducia alla nuova stagione. In parole povere: si è puntato troppo in alto ad inizio campionato ma non per questo la stagione di Benitez è da considerarsi fallimentare.                                                                                                                         

Cerchiamo, con numeri alla mano, di dare una valutazione alla stagione del Napoli. Partiamo dal modulo che ha cambiato radicalmente il modo di giocare. Rispetto al 3-5-2 della precedente gestione "Mazzarriana" si è passati al 4-2-3-1 più europeo di Benitez. Nel modulo di Mazzarri era risaputo che il Napoli sfruttava molto gli esterni e dopo un po’ è diventato molto prevedibile. Bastava chiudere le fasce e gli azzurri non giocavano più. Il gioco era prevalentemente incentrato su Cavani con i suoi pro e i suoi contro. Nel 4-2-3-1 di Rafa invece notiamo che i terzini non sono costretti a farsi tutta la fascia, se non di rado, ma hanno un compito più difensivo. Ci sono poi gli esterni offensivi che hanno un carico di lavoro un po' più pesante, nel modulo di Mazzarri no. Certo c'è da valutare le lacune difensive visto che non si difende in 5, con 3 centrali, ma si difende in 4 con i terzini. D'altronde è un gioco che privilegia l'attacco. Con questo modulo però la squadra, inoltre, spazia su più fronti: sia sulle fasce che per vie centrali. Higuain ha anche un compito di “assistman” oltre che di “goleador”

Passiamo quindi ad un confronto sui modi di giocare.  Mazzarri: Contropiede. Benitez: possesso palla. Quando quest'ultimo non diventa sterile (talvolta snervante) ha innumerevoli vantaggi rispetto ad aspettare l'avversario per poi colpirlo in contropiede. Innanzitutto costringe gli avversari ad un maggior dispendio di energie. Li tiene lontani dall'area di rigore. E coinvolge l'intera squadra che come una "molla" avanza ed arretra compatta senza vedere quindi praterie tra i reparti.
Altro punto a favore di Don Rafè poi sono le statistiche. Forse l'elemento che da maggiormente ragione all'allenatore spagnolo. Il Napoli ha fatto più punti della scorsa stagione nonostante il Napoli abbia giocato una Champions ad altissimo livello, l’anno scorso invece un’ Europa League giocata tanto per giocarla. Se Juventus e Roma, quest’ultima favorita dal non giocare le Coppe, non avessero fatto un campionato da record ora il Napoli sarebbe in lotta per lo scudetto. Bisogna anche oggettivamente riconoscere il merito degli avversari. Inoltre il Napoli, come già detto, ha fatto una Champions ad altissimo livello uscendo con 12 punti. Mai successo. E si consideri che squadre come Zenith sono passate con 6 punti. Il Napoli l’anno scorso uscì dall’Europa League contro un modestissimo Victoria Plzen. Ed uscì dalla Coppa Italia al primo turno contro il Bologna (riserve).

Queste sono solo alcune delle differenze della nuova gestione Benitez rispetto al ciclo di Mazzarri. E stiamo parlando soltanto del primo anno del tecnico spagnolo a Napoli. Quando poi sarà concluso il suo ciclo (speriamo il più tardi possibile), tireremo le somme.  Detto questo il Napoli è un cantiere aperto e con qualche innesto importante può puntare ad essere una delle regine, prima di Italia e poi d’Europa. Magari con un pizzico di fortuna in più cosa che è mancata quest’anno con molte assenze importanti: Zuniga, Behrami, Maggio, Mesto, Rafael e Higuain per un periodo di tempo ad inizio stagione.

Ritengo che il bilancio di Benitez sia dunque più che positivo. Forse si è puntato troppo in alto ad inizio stagione senza considerare che questo poteva essere un anno di transizione. Com'è fisiologico dopo un lungo periodo in cui l'allenatore precedente ha impostato una rosa in maniera totalmente differente. E nonostante ciò sono già arrivati dei risultati positivi. Altri potrebbero ancora arrivare. La finale di Coppa da giocare a Roma (il 3 Maggio) contro la Fiorentina, il record di vittorie esterne (ne manca una), il record di punti stagionali (più difficile dopo la sconfitta di Parma ma ci si potrebbe provare, ne mancano 15 in sei partite). 

di Roberto Gallo

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